GP del Messico che potrebbe laureare già Hamilton campione del mondo, al pilota inglese basterà un 7° posto anche in caso di vittoria di Vettel, cosa già di per se abbastanza difficile visto lo stato di forma che sta attraversando il pilota tedesco. Macchine in pista in perfetto orario, nessun problema durante il giro di ricognizione, si aspetta solamente lo spegnimento dei semafori. Partiti. Scatta benissimo dalla terza posizione Hamilton che fruttando la scia e il lungo rettilineo insidia la testa della gara alle due Red Bull riuscendo a sorpassare Ricciardo ma non Verstappen. Dietro scatta bene anche Vettel che sopravanza Bottas, Raikkonen invece non riesce a trovare il varco giusto e viene risucchiato dal gruppone. Quinto giro Virtual Safety Car per la rottura della macchina di Alonso, con l’ex campione del mondo che posteggia mestamente la sua monoposto. Riprende la corsa con i distacchi che restano invariati, Verstappen ha oltre un secondo su Hamilton, dietro il pilota inglese tutti gli altri. Intanto Raikkonen si fa sotto alla Mercedes di Bottas, le “frecce d’argento” sembrano accusare problemi alle gomme e infatti all’undicesimo giro entra ai box Hamilton che monta le supersoft. La fermata di Lewis da avvio al “balletto” dei Pit Stop, con i migliori che si affannano a cambiare le coperture. Alla fine dei cambi gomme queste le posizioni dei primi sei: Verstappen, Hamilton, Ricciardo, Vettel, Bottas. La gara sembra letteralmente dominata da Verstapen che dopo 20 giri ha già 9 secondi di vantaggio sul secondo. 22° giro Vettel con gomme più fresche mette nel mirino Ricciardo, per radio invece Hamilton si lamenta delle sue coperture che a sua detta non sono per nulla performanti. Fase della gara con poche emozioni. 30° giro Vettel attacca Ricciardo, ma la Virtual Safety Car chiesta dal direttore della gara per permettere il recupero della macchina di Sainz vanifica lo sforzo del ferrarista. 34° giro ottimo sorpasso di Vettel a danno di Ricciardo, il tedesco per il momento è il più veloce in pista e mette nel mirino Hamilton. 39° giro la Ferrari si fa sotto alla Mercedes, Hamilton non resiste all’attacco e con un bel sorpasso Vettel si appropria della seconda posizione. 46° giro Hamilton subisce l’onta del sorpasso da parte di Ricciardo, immediatamente dopo si ferma per il secondo Pit Stop, il giro dopo rientra anche Vettel. Raikkonen passa Bottas e Verstappen si ferma ai box, all’uscita il giovane olandese rimane sempre primo, alle spalle Ricciardo. Duello in pista tra Vettel e Ricciardo, duello che si interrompe quando il pilota Red Bull deve posteggiare la sua monoposto stante la rottura del motore. Pochi giri al termine queste le posizioni:Verstappen, Vettel, Raikkonen, Hamilton, Bottas. Termnando cosi Hamilton si laureerebbe campione del mondo. Ultimo giro che vede una “doppia parata”, da una parte Verstappen vincitore della gara, dall’altra Hamilton che con quarto posto odierno mette il sigillo sul campionato. Arriva la bandiera a scacchi con le posizioni consolidate, con Hamilton campione 2018 e con le Ferrari che riescono a tenere vivo il sogno del mondiale costruttori.



CLICCA QUI PER IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS

CLASSIFICA PILOTI

1. LEWIS HAMILTON (Mercedes) 358

2. Sebastian Vettel (Ferrari) 294

3. Kimi Raikkonen (Ferrari) 236

4. Valtteri Bottas (Mercedes) 227

5. Max Verstappen (Red Bull) 216

6. Daniel Ricciardo (Red Bull) 146

7. Nico Hulkenberg (Renault) 69

8. Sergio Pérez (Force India) 57



9. Kevin Magnussen (Haas) 53

10. Fernando Alonso (McLaren) 50

11. Esteban Ocon (Force India) 49

12. Carlos Sainz Jr. (Renault) 45

13. Romain Grosjean (Haas) 31

14. Pierre Gasly (Renault) 29

15. Charles Leclerc (Sauber) 27

16. Stoffel Vandoorne (McLaren) 12

17. Marcus Ericsson (Sauber) 9

18. Lance Stroll (Williams) 6

19. Brendon Hartley (Toro Rosso) 2

20. Sergej Sirotkin (Williams) 1

CLASSIFICA COSTRUTTORI

1. Mercedes 585

2. Ferrari 530

3. Red Bull 362

4. Renault 114

5. Haas 84

6. McLaren 62

7. Force India 47*

8. Sauber 36

9. Toro Rosso 33

10. Williams 7

* cancellati i punti costruttori ottenuti fino al Gran Premio d’Ungheria