Il prossimo 22 ottobre andrà in onda una delle puntate più attese del programma di Raitre Report, incentrata sul suicidio di Raffaello Bucci, ultrà della Juventus e considerato anello di congiunzione tra la società e i tifosi. Un suicidio che lo stesso conduttore, Sigfrido Ranucci, intervistato durante il programma “Marte Sport Live” ha definito senza mezzi termini “misterioso”. Nel corso della puntata saranno mostrati documenti e intercettazioni inedite con protagonisti i dirigenti della Juventus nell’ambito dell’inchiesta “Alto Piemonte” che li vede coinvolti. E, sempre secondo le dichiarazioni rese oggi da Ranucci ai microfoni di “Te la do io Tokio”, in onda su Centro Suono Sport,nella vicenda che potrebbe essere partita proprio dal suicidio di Bucci potrebbero esserci anche i servizi segreti. “Tutto parte dal suicidio di Bucci, l’ultrà che si è ucciso buttandosi da un cavalcavia. Noi abbiamo analizzato le 48 ore prima del giorno del suicidio di Bucci, i contatti che ha avuto e abbiamo trovato alcune cose strane”, ha dichiarato il padrone di casa di Report, come riferisce il portale ForzaRoma.info. Tante le anomalie emerse nel corso dell’inchiesta che sarà trasmessa nelle prossime settimane ma che sembra già fare molto rumore. Dalle dimissioni di Marotta al fatto che la Juventus non avvia ancora replicato alla richiesta di interviste avanzata dalla redazione della trasmissione Rai. “Mi auguro che lo farà, in modo da fare un’informazione corretta”, ha commentato Ranucci.
INCHIESTA JUVENTUS: TUTTE LE ANOMALIE
Tante le domande sollevate dal conduttore di Report nell’ambito del giallo sul suicidio dell’ultrà della Juventus. “Il corpo di Bucci presenta dei tagli che non sono compatibili con la caduta, dei tagli che corrispondo a un paio di occhiali che non indossava quando si è buttato dal cavalcavia; questo fa pensare che Bucci sia stato picchiato prima, ma da chi? “, questa è solo una delle numerose anomalie emerse. Secondo Ranucci, a sembrare strana è anche la richiesta dei dirigenti della Juventus degli oggetti personali di Bucci: come mai? E’ pur vero che l’auto di Bucci era fornita in leasing dalla società di calcio ma ci sarebbero ancora molti altri elementi a non tornare. A spiegarli è sempre il conduttore che spiega come in un primissimo momento, i militari che intervennero per i primi rilevamenti non ritrovarono nell’auto né il borsello né gli occhiali, come testimoniato da alcune foto. Più tardi, furono gli stessi esponenti della Juventus a consegnarli asserendo di averli trovati nella vettura. “Qualcuno qui mente”, suggerisce Ranucci. Quella che vedremo sarà senza dubbio una inchiesta destinata a fare rumore. La vera bomba finale la riserva il conduttore di Report che nel corso dell’intervista ha aggiunto: “Bucci probabilmente era un informatore dei servizi segreti”. La vera anomalia arriva in anteprima: il cellulare di Bucci era sotto controllo da due anni ma nelle 3 ore precedenti al misterioso suicidio le registrazioni si fermano per un problema tecnico. “In quelle ore là sul telefono sequestrato, che alcuni rappresentati della Juventus avevano richiesto di avere in maniera indebita, c’erano dei messaggi partiti ad un’utenza della presidenza del Consiglio, in dotazione ad un uomo dei servizi di sicurezza chiamato in codice ‘Gestore’”, ha rivelato Ranucci. Ma siamo solo all’inizio delle tante stranezze.