Si è ritirato dal calcio giocato, ma non da se stesso: Antonio Cassano è dunque dirompente come sempre nelle sue dichiarazioni e in un’intervista rilasciata a Il Secolo XIX sono tanti gli spunti di riflessione forniti dal talento di Bari Vecchia. Si parte dall’analisi di Cassano del momento del calcio italiano:”Il livello della Serie A ora è modesto, nel ’99 Icardi non avrebbe giocato all’Inter”. Fantantonio spiega: “Quando io ho esordito tra i professionisti, nella Reggina che lottava per salvarsi c’era gente come Pirlo, Cozza e Baronio. Che cosa è cambiato da allora? C’è un periodo per tutto. A quei tempi il calcio italiano era fatto di tanti numeri 10, Baggio, Totti, Del Piero, io, e tanti bravi difensori. Nel 2006 abbiamo vinto un Mondiale giocando con palla lunga su Toni. Adesso impera il guardiolismo, ma di Guardiola ce n’è uno nel mondo. E nel calcio italiano poca qualità adatta a quella filosofia”. Cassano poi precisa:”Quando dico che il livello della A è modesto non voglio essere snob, è un mio pensiero parametrato ai miei tempi Se Icardi fosse stato all’Inter si sarebbe trovato davanti Ronaldo e Vieri, avrebbe giocato?”.



CASSANO, “STUDIO DA DS, MI ISPIRO AD AUSILIO”

Ma adesso che il calcio giocato per Cassano rappresenta il passato, qual è il futuro di Fantantonio? A rispondere è stato proprio l’ex Real Madrid, nell’intervista concessa al Secolo XIX:”Mi piacerebbe restare nel calcio, sì. E mi piacerebbe farlo in prima linea, area tecnica, osservatore, come direttore sportivo”. Cassano ha chiari i modelli ai quali ispirarsi per la sua nuova carriera da dirigente:”Due esempi in Italia per me sono Ausilio dell’Inter che è un top club e Rossi del Sassuolo che è un club all’avanguardia…Non l’ho mai fatto, non posso sapere se sono bravo o no. Ma mi piacerebbe contribuire a costruire un progetto, seguendo l’istinto del mio calcio. Che, per capirci, è quello che va dal 1999 a sette, otto anni fa”. Il futuro di Cassano sembra ben delineato nella mente del talento di Bari Vecchia:”Al prossimo corso a Coverciano mi iscrivo di nuovo e stavolta partecipo. Poi chiaramente dopo devo trovare qualcuno che abbia fiducia in me. Se lo farei nella Sampdoria? Assolutamente sì. Ferrero è un presidente molto sveglio come piace a me, che sa muoversi. Romei mi ricorda molto Galliani, competenza calcistica e manageriale”.

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