La Cremonese resta l’unica squadra, assieme al Pescara, a non aver mai perso una partita da quando è cominciato il campionato di Serie B: nelle prime sette giornate i grigiorossi hanno raccolto due vittorie e cinque pareggi, un ruolino che gli consente di essere in piena zona play-off ma oggi la squadra di Mandorlini poteva fare decisamente di meglio in casa contro la Salernitana. Allo Zini l’incontro è andato in archivio sul risultato di 0-0, un pareggio comunque indolore per le due squadre che restano nella top 8 e hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per rimanerci a lungo. Un’occasione per parte nel primo tempo con Jallow che ci ha provato in rovesciata senza inquadrare la porta di Radunovic, dall’altra parte Paulinho ha spaventato Micai con un colpo di testa, palla che si è spenta di poco a lato. Poco prima dell’intervallo gli ospiti protestano con l’arbitro Guccini chiedendo il calcio di rigore per un sospetto intervento con il braccio da parte di Croce: le immagini al rallentatore scagionano però il numero 11 della Cremonese, visto che il pallone sbatte prima sul piede e poi in un secondo momento sul gomito, quindi il direttore di gara ha fatto bene a non prendere provvedimenti visto che in questi casi il regolamento chiude un occhio.
CARRETTA GRAZIA GLI OSPITI A TEMPO SCADUTO
Anche nella ripresa Cremonese e Salernitana si equivalgono sotto tutti i punti di vista, comprese le occasioni da gol: se Micai si conferma un mostro di bravura mantenendo la porta inviolata e dicendo di no a Paulinho, Radunovic fa valere i suoi 195 centimentri di altezza nei confronti di Castiglia che aveva provato a segnare dal limite, dovendosi accontentare del calcio d’angolo. Nel recupero, a tempo praticamente scaduto, Carretta fallisce il match-ball a pochi centimetri dalla porta spedendo il pallone sopra la traversa tra l’incredulità dei compagni, dei tifosi locali assiepati sugli spalti (nonostante il maltempo) e dell’allenatore Mandorlini che si mette le mani nei capelli per la colossale chance gettata al vento. Un furibondo Colantuono entra in campo e per poco non aggredisce Guccini, reo di aver concesso un supplemento di recupero che poteva costare molto caro alla Salernitana che tornerà in campo tra due settimane per affrontare il Livorno, mentre la Cremonese la rivedremo in azione soltantoa fine mese visto che gli uomini di Mandorlini osserveranno un turno di riposo.
LA PAROLA AI PROTAGONISTI
Subito dopo il triplice fischio Francesco Di Tacchio è intervenuto su DAZN: “Sapevamo che sarebbe stata dura su un campo difficile come quello della Cremonese, noi recriminiamo per il rigore negato ma gli avversari all’ultimo hanno avuto un’occasione importantissima e quindi direi che possiamo accontentarci del punto, ma da lunedì la musica deve cambiare, dobbiamo preparare meglio queste partite perché con i pareggi non andremo da nessuna parte. La mentalità fa la differenza, venire qua a giocarcela alla pari è già un ottimo risultato, siamo consapevoli di essere una buonissima squadra sebbene abbiamo ancora tanto da migliorare su diversi aspetti. Colantuono è un bel martello, conosce nei minimi dettagli pregi e difetti di ciascuno di noi”.
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