Doveva essere una semplice udienza di routine quella di ieri mattina a Bolzano, reincarico e giuramento del perito del tribunale, il colonnello del Ris Giampietro Lago. Invece qualche fuori programma c’è stato. Quello meno eclatante, ma non per questo meno significativo, ha avuto come protagonista la Iaaf, che ha scelto di disertare l’udienza. Un’assenza che conferma la linea di condotta in tutta la vicenda peritale: quando c’è la Wada, manca la Iaaf e viceversa, come dire “siamo intercambiabili”, viva il tandem! Alla faccia dell’autonomia che pure la stessa Iaaf ha voluto rimarcare con la creazione della Athletics Integrity Unit, staccando formalmente da sé la struttura interna che operava i controlli antidoping. Ma a quanto pare l’indipendenza di controllore e controllato è al massimo una questione di facciata.



Dunque ieri la scena delle “parti lese” l’ha occupata solo l’avvocato della Wada Stefano Borella, che dopo aver confermato il parere contrario agli approfondimenti disposti dal Gip Walter Pelino nell’ordinanza di metà ottobre, ha chiesto ne fosse aggiunto un altro, cioè testare Alex Schwazer in chiave genetica con un nuovo prelievo di urina.



Il comandante dei Ris di Parma ha osservato che una tale analisi, seppur non rappresenta indagine di prova e resta nell’alveo della sperimentazione, potrebbe comunque dire qualcosa di significativo su come varia nel tempo la concentrazione di Dna nell’urina dell’ex marciatore.

A questo punto, inspiegabilmente in apparenza, l’avvocato della Wada ha cambiato idea, ha fatto dietrofront e ha ritirato la sua stessa proposta, che invece poi è stata fatta propria dall’avvocato difensore di Schwazer, Gerhard Brandstätter. Alla fine Pm e Gip hanno assecondato la petizione: quel prelievo ex novo e le conseguenti analisi si faranno! Il colonnello Lago ora ha tempo fino al 28 giugno per rispondere ai quesiti posti dal Gip nell’ordinanza e dimostrare che il suo lavoro peritale andava completato non a causa di un approccio superficiale, ma semplicemente perché la complessità del compito affidatogli necessitava di ulteriori tempi tecnici, ora concessi. L’udienza è fissata per il 5 luglio.