Dalla IV Clinica chirurgica dell’Umberto I di Roma arrivano le prime parole dell’arbitro 24enne di Ciampino Riccardo Bernardini. Aggredito dopo il match di Promozione tra Virtus Olympia e Atletico Torrenova, Bernardini è caduto in terra perdendo i sensi e rischiando la vita, salvato dal pronto intervento del preparatore atletico del Torrenova Yuri Alviti. Nonostante la bruttissima esperienza, Bernardini ha affermato di non aver timore nel pensare di continuare la sua attività da arbitro: “Ce la faccio, ritorno, tranquilli,” ha affermato, “tranquilli, sto bene. Certo che mi riprendo, non ho paura.” Studente di Ingegneria gestionale a Tor Vergata, la madre di Riccardo, Fiammetta, ha confermato al Corriere della Sera come solo la passione abbia sempre spinto il figlio ad arbitrare: “Riccardo è un ragazzo meraviglioso, ha scelto di fare l’arbitro a 17 anni per passione, non per diventare Rizzoli o Collina. E intanto studia. È bravo, dicono sia molto professionale. Mi ha detto: “Non ho paura mamma, continuerò ad arbitrare”.” (agg. di Fabio Belli)
SALVATO DA UN ULTRAS LAZIALE
Ha rischiato la vita Riccardo Bernardini, 24enne arbitro della sezione di Ciampino, colpevole di aver espulso due giocatori della squadra di casa, la Virtus Olympia San Basilio, e per questo pestato selvaggiamente fuori dagli spogliatoi, preso a schiaffi e pugni da due tifosi che gli imputavano la sconfitta del proprio club. Una storia inquietante quella che arriva da Roma, più precisamente dal centro sportivo “Francesca Gianni” in via del Casale di San Basilio, a margine della gara di Promozione tra Virtus Olympia San Basilio e Atletico Torrenova 1986. Gli autori di questo barbaro pestaggio hanno dato in escandescenze dopo il triplice fischio dell’arbitro Bernardini, che nei minuti finali aveva estratto il cartellino rosso per due calciatori di casa, contribuendo secondo i facinorosi alla vittoria in rimonta per 3 a 2 dell’Atletico Torrenova. Il giovane fischietto è stato picchiato e scaraventato a terra, sbattendo il capo con una violenza tale da fargli perdere i sensi. A sottrarlo alla furia dei tifosi, e probabilmente a salvargli la vita dal momento che stava soffocando, è stato – come riportato da Il Corriere della Sera – il preparatore atletico del Torrenova Yuri Alviti, già capo ultrà degli Irriducibili della Lazio.
ARBITRO PESTATO DAI TIFOSI, VIRTUS OLYMPIA: “NOI ESTRANEI AI FATTI”
Riccardo Bernardini, l’arbitro pestato a fine gara, se la caverà con i dieci giorni di prognosi prescritta dai medici dell’ospedale che hanno deciso di trattenerlo in osservazione. Intanto la Virtus Olympia San Basilio con una nota ha voluto prendere le distanze dai “tifosi” che hanno sfogato la loro frustrazione per la sconfitta casalinga contro l’Atletico Torrenova 1986 picchiando il giovane fischietto:“La Virtus Olympia SB si dichiara estranea ai fatti accaduti nella giornata di oggi, al termine del match contro l’Atletico Torrenova svoltosi al Francesca Gianni. La società è profondamente rammaricata per l’aggressione perpetrata ai danni del direttore di gara, un episodio che con il calcio non ha nulla a che vedere. Le recinzioni che delimitano l’area tecnica, accessibile solo e soltanto a staff e terna arbitrale, sono state scavalcate da questi individui totalmente estranei al nostro club. La società ci tiene inoltre a precisare che, come da prassi, prima della sfida era stata avanzata richiesta agli organi competenti per la presenza delle forze dell’ordine. Una volta accaduto l’episodio di violenza, la Virtus Olympia SB ha immediatamente soccorso il giovane arbitro effettuando le chiamate ad ambulanza e polizia. Condannando fermamente quanto accaduto, la società nella figura del presidente Daniele Giovannoni rivolge i migliori auguri di rapida guarigione al signor Bernardini di Ciampino, mettendosi a disposizione degli organi di giustizia sportiva garantendo la massima collaborazione affinché siano individuati i responsabili“.