Dovrebbe arrivare entro la prima metà di dicembre la sentenza Uefa sulle violazioni al Fair Play Finanziario commesse dal Milan nel triennio 2014-2017: una decisione, quella della camera Giudicante Uefa, che avrà ripercussioni importante già nell’immediato, a partire dalla prossima finestra di mercato invernale. Come riportato da Peppe Di Stefano, inviata Nyon di Sky Sport, quello di oggi “è stato un incontro piuttosto lungo, di oltre due ore. Erano presenti gli stati generali del Milan, come Gordon Singer, figlio del numero uno di Elliott, il presidente Scaroni, Tuil, Furlani e un numero importante di avvocati. Gordon Singer ci ha messo la faccia, vuole un futuro roseo per i rossoneri“. Intanto Milannews ha ribadito come l’ipotesi al momento più plausibile sia quella di una sanzione economica e di un settlement agreement. Più complessa la strada di un voluntary agreement, non tanto per i dubbi nei confronti degli impegni presi da Elliott, quanto per ragioni politiche interne alla UEFA, che vorrebbe evitare mal di pancia da parte di altri club illustri. (agg. di Dario D’Angelo)



LE PAROLE DI SCARONI

Si è concluso l’incontro tra il Milan, rappresentato dal presidente Scaroni, Gordon Singer, Tuil e Furlani, e la Camera giudicante dell’UEFA, chiamata a decidere sulle sanzioni da applicare al club rossonero in merito alla violazione dei paletti del fair play finanziario per il triennio 2014-2017. Intercettato da Sky Sport al termine dell’udienza, il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha rilasciato delle brevi dichiarazioni:”Non so quando arriveranno le decisioni sulle sanzioni, mi auguro che arrivi in tempi brevi“. Scaroni si è anche espresso sulla presenza nella delegazione di Gordon Singer, figlio di Paul, da interpretare presumibilmente con la volontà di rendere ancora più palpabile la vicinanza di una proprietà solida come quella di Elliott nei confronti del Milan:”Gordon Singer? La sua presenza è sempre significativa“. (agg. di Dario D’Angelo)



TRE POSSIBILI SCENARI

E’ il giorno del giudizio per il Milan: in questi minuti la delegazione rossonera, capitanata da Paolo Scaroni, sta discutendo con la Camera Giudicante della Uefa, chiamata a emettere una sanzione equa per le violazioni al Fair Play Finanziario fatte registrare dal club di via Aldo Rossi nel triennio 2014-17. Come riportato da Tuttosport, però, non sarà oggi che la giuria emetterà sentenza definitiva, ma è chiaro che si capiranno le linee guida per quel che sarà l’indirizzo economico-finanziario che il Milan dovrà seguire per rientrare nei paletti del FPF. Gli scenari possibili sono tre: “l’opzione meno quotata, ma che ovviamente sarebbe la più favorevole al club rossonero, è la concessione da parte dei vertici di Nyon di un voluntary agreement”. Le altre due opzioni prevedono una multa, con un terzo da pagare subito e due terzi congelati e legati al rispetto dei paletti del Fair Play Finanziario, alla quale però potrebbe aggiungersi l’ipotesi più temuta dai tifosi: ovvero limitazioni alla lista Uefa e sul mercato. La sensazione generale – scrive sempre il quotidiano torinese – è che, “alla fine, si andrà verso una sanzione economica e un settlement per il triennio 2018-21, dove i -126 milioni di passivo dovranno diventare -30”. (agg. di Dario D’Angelo)



MILAN, IL MOMENTO DELLA VERITA’

Potrebbe essere il momento della verità per il Milan, dopo una lunga querelle con l’UEFA partita da quest’estate. Era arrivata l’esclusione dalle Coppe Europee per i rossoneri, poi la riabilitazione con l’Atalanta costretta a ripartire dai preliminari e poi esclusa ai rigori dal Copenaghen dalla fase a gironi di Europa League. Ma dopo la precedente bocciatura di Voluntary Agreement e Settlement Agreement, la sentenza del TAS di Losanna ha riportato il Milan in Europa ma non l’ha salvato dalla mannaia dell’UEFA che ha riesaminato il caso dei rossoneri. Ed ora il massimo organismo calcistico europeo è pronto a entrare in udienza a Nyon per decidere sulle sanzioni da “ricalibrare” per il club rossonero: ma fatta salva la presenza del Milan nelle Coppe, quale potrà essere la scelta dell’UEFA?

DIFFICILE IL VOLUNTARY AGREEMENT

Il problema del Milan riguarda principalmente il fair play finanziario e i conti che ai tempi della gestione cinese della società hanno destato più di qualche perplessità. La violazione dei paletti del fair play finanziario per il triennio 2014-2017 porterà comunque a una sanzione e il Milan spera nella soluzione che sarebbe più semplice per il club, ovvero una ridefinizione del voluntary agreement che al momento sembra però particolarmente improbabile. Se i conti del Milan saranno di nuovo bocciati dall’UEFA, si potrà arrivare invece ad una multa e a limitazioni sul mercato che potrebbero riguardare già le prossime sessioni, compresa quella di gennaio. E la sanzione andrebbe poi calibrata rispetto a quanto l’UEFA stabilirà siano stati violati i paletti del fair play finanziario, senza dimenticare ovviamente i precedenti che hanno riguardato club come Manchester City e PSG, che hanno portato il TAS a respingere l’idea dell’UEFA di usare il “pugno di ferro” contro il Milan.

LEONARDO, MANI LEGATE?

La sentenza definitiva dovrebbe arrivare entro la fine della settimana, ed ovviamente viene attesa con una certa apprensione dalla dirigenza del Milan. Da quando il Fondo Elliott ha preso in mano la situazione, il club rossonero sembra aver intrapreso un piano di vero rilancio che potrebbe però essere frenato dalle decisioni dell’UEFA. Leonardo sta lavorando, su mandato della proprietà, per operare già nel mercato di gennaio e chiudere affari che potrebbero far compiere al Milan un balzo considerevole nella corsa Champions. Il nome più caldo delle ultime ore è quello di Zlatan Ibrahimovic, ma se i rossoneri dovessero avere limitazioni negli investimenti e una multa da onorare per rientrare nei paletti del fair play finanziario, le suggestioni di mercato più importanti potrebbero svanire prima ancora di prendere consistenza. Non resta che attendere per chiudere una telenovela ormai lunga più di un anno, da quando nella scorsa stagione già prima di Natale arrivarono i primi pareri negativi da parte dell’UEFA sui conti del Milan.