E’ arrivato il momento dell’addio di Fernando Alonso alla Formula 1, o forse, si tratta solo di un arrivederci. Questo weekend si correrà l’ultimo appuntamento del mondiale 2018, il Gran Premio di Abu Dhabi, e coinciderà con il congeda del pilota asturiano. Lo spagnolo aveva annunciato tempo fa di volersi ritirare alla fine del campionato in corso, e così sarà: «So che domenica sarà una gara speciale – le parole del pilota della McLaren – e spero che sia anche buono per il risultato». Dopo 17 anni, più di 300 gare e due campionati del mondo ottenuti, Alonso è pronto ad appendere i guanti al chiodo: «Ho sempre cercato di fare del mio meglio – ha proseguito Alonso – mi piace ricordare le persone con cui ho lavorato, con cui ho condiviso metà della mia vita. Questo ricorderò sempre di questo mondo, la disciplina, la preparazione maniacale dei team in ogni parte del mondo non la vedrete mai in altri sport e ad un livello così alto e di perfezionismo come nella Formula 1».
FERNANDO ALONSO ADDIO ALLA FORMULA 1
Alonso ripercorre quindi brevemente la sua carriera in Formula 1, considerando un po’ a sorpresa il 2007, con Hamilton, la sua stagione più bella, quella in cui non vinse il titolo che andò invece a Raikkonen. Sull’avversario più duro pochi dubbi: «Michael Schumacher. Quando sono arrivato, dominava questo sport. Io l’ho visto sempre vincente e improvvisamente mi sono trovato a lottare ruota a ruota con lui, ed è stato molto emozionante». Il successo più bello è invece quello di Valencia del 2012, con la Ferrari, partito dall’undicesima posizione: «Una gara che normalmente non avrei mai potuto vincere, anche se l’avessi corsa 100 volte». Ma come detto in apertura, quello di domenica potrebbe non essere un addio: «La porta per tornare non è completamente chiusa. Vedremo come mi sentirò fra un anno, magari ad aprile-maggio sarò disperato sul divano a casa, anche se mi sembra difficile tornare indietro e l’idea non è originale. Amerò sempre questo mondo»