Il caos a Buenos Aires regna sovrano: è saltata nuovamente la finale di ritorno del Superclasico (qui tutti i dettagli e le ultime notizie, ndr): perdono tutti, il River che rischia per colpa dei propri tifosi di perdere la grande occasione di battere gli odiati rivali dopo 2 gol fatti fuoricasa all’andata (già rinviata una volta causa maltempo, ndr); il Boca, che aveva chiesto ufficialmente la vittoria a tavolino e si vede invece “solo” rinviato la gara a data da destinarsi; i tifosi argentini, quelli onesti, che volevano godersi lo spettacolo del SuperClasico e ora si ritrovano un caso internazionale senza fine; la federazione che per giorni decide di non decidere e lascia tutti scontenti e a rischio sommossa generale qualsiasi cosa ora deciderà per rigiocare la finalissima. Il più grande calciatore di tutti tempi in Argentina attacca a tutto spiano la politica (e per una volta potrebbe davvero aver ragione, ndr): «Ciò che è successo è una cosa deplorevole – ha detto Diego Armando Maradonama purtroppo in Argentina c’è da avere paura di andare allo stadio. Sono argentino, odio la violenza ma abbiamo ciò che ci meritiamo».



IL BOCA VUOLE LA VITTORIA A TAVOLINO

Resta ancora a forte rischio la partita fra River Plate e Boca Juniors. La finale di ritorno di Copa Libertadores doveva tenersi ieri sera al Monumental di Buenos Aires, ma visti gli scontri avvenuti fuori dallo stadio, scene di vera e propria guerra, i due club hanno deciso di rinviare a questa sera, ore 21:00 (le 17 in Argentina), il grande match. Peccato però che a meno di cinque ore dal calcio di inizio, non sia ancora chiaro se si giocherà o meno. Nella notte è andato in scena un vertice straordinario nel governo in cui si è “deciso” così: chiusura parziale dello stadio, nel senso che si gioca a porte chiuse, oppure, il Monumental resta totalmente chiuso e le due squadre devono trovarsi un’altra location. Nel contempo, in casa Boca, sta montando l’idea di chiedere la vittoria a tavolino, ma il River non ci sta, sottolineando come gli scontri siano avvenuti al di fuori dello stadio e non all’interno, nonostante siano stati i supporters biancorossi gli autori delle violenze. Anche gli stessi calciatori del Boca, a cominciare da Tevez, sembrerebbero intenzionati a non scendere in campo: la decisione è attesa a breve. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



RIVER-BOCA RINVIATA

Niente “partita del secolo”, almeno per stasera. Alla fine non si è giocata River Plate-Boca Juniors, match di ritorno della finale di Copa Libertadores. Tanta l’attesa per il match che alla fine è esplosa a poche ore dal fischio di inizio, quando i tifosi di casa hanno innescato incidenti con i giocatori del Boca e con la polizia. Ad avere la peggio i giocatori di Schelotto. Il loro lungo appello di rinviare la partita alla fine è stato accolto: River-Boca si giocherà, ma domenica alle 17, quando in Italia saranno le 21. Oggi però hanno perso tutti. A partire dall’equipe medica della Conmbeol, secondo cui le ferite subite dai calciatori del Boca non sono di gravità tale da bloccare lo svolgimento della partita. Da qui la reazione della squadra xeneize che ha pubblicato le foto dei due giocatori che hanno riportato le ferite agli occhi. Sugli spalti erano rimasti in attesa 50mila tifosi che dovranno tornare domani allo stadio, nella speranza che non ci siano nuovi disordini. (agg. di Silvana Palazzo)



TEVEZ: “VOGLIONO COSTRINGERCI A GIOCARE”

Dovrebbe cominciare tra pochi minuti la finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors, ma in campo non si vede ancora nessuno. Nel frattempo si alzano cori spiacevoli dalle tribune nei confronti dei giocatori ospiti, accusati di “scarso coraggio”. All’esterno invece continuano gli incidenti, con alcuni tifosi del River che non si arrendono e provano ad entrare senza biglietto. La polizia reagisce con proiettili di gomma, mentre 16 persone sono state già arrestate dalle forze dell’ordine. Proprio in questi istanti Sky Sport ipotizza un ulteriore rinvio della partita: potrebbe cominciare quindi alle 20, mezzanotte in Italia. Al caos si aggiunge Carlos Tevez che denuncia le pressioni esercitate da Conmebol e Fifa per giocare la finale nonostante il ferimento dei suoi compagni: «Non siamo in grado di disputare la gara, ma ci costringono a farlo, Pablo Perez ha subito un danno agli occhi e ci costringono a giocare». Dichiarazioni infuocate dell’ex attaccante della Juventus: «Ho avuto una reazione allergica, diversi colleghi hanno avuto alti e bassi. Non è il modo migliore per preparare una gara. Nessun giocatore del River è venuto da noi per informarsi sulle nostre condizioni». (agg. di Silvana Palazzo)

LESIONE DELLA CORNEA PER PEREZ E LAMARDO

Rinvio dopo rinvio, il ritorno della finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors rischia di essere sospesa. La Conmebol (Confederación sudamericana de Fútbol) con un comunicato ha posticipato di un’altra ora il Superclasico, che dovrebbe disputarsi alle 23 ora italiana. Intanto Pablo Perez e Gonzalo Lamardo sono stati trasportati in ospedale, dove è stata diagnosticata una lesione della cornea ad entrambi. Il Boca Juniors comunque sta insistendo per non giocare la partita. Non ne vuole sapere di disputare il Superclasico al Monumental, stadio in cui è presente anche il presidente della Fifa Gianni Infantino. Visibilmente alterato, il vicepresidente del Boca ha anche detto che la posizione del club xeneize è molto chiara: «Non vogliamo giocare». Su questo, riportano varie emittenti argentine, si sarebbe detto d’accordo anche l’allenatore della squadra rivale, Marcelo Gallardo, il quale non può allenare i suoi perché squalificato ma è presente allo stadio. (agg. di Silvana Palazzo)

VERSO ANNULLAMENTO FINALE

River-Boca Juniors, finale di ritorno della Copa Libertadores, dopo il rinvio di un’ora del calcio d’inizio, inizialmente previsto alle 21, rischia di essere annullata. Come riportato da La Repubblica, il bus degli “xeneizes” è stato preso d’assalto da alcuni teppisti che hanno rotto i finestrini tirando pietre all’indirizzo dei giocatori diretti al Monumental. Per consentire il passaggio dell’autobus le forze dell’ordine hanno fatto ricorso ai lacrimogeni ma 6 giocatori del Boca – ovvero Carlos Tevez, Fernando Gago, Julio Buffarini, Agustin Almendra, Nahitan Nandez e Dario Benedetto – sono rimasti intossicati e hanno accusato conati di vomito. Il Boca spinge dunque per il rinvio definitivo del match: il dirigente Christian Gribaudo ha sentenziato:”I giocatori sono tutti feriti, non si può quindi giocare”. La decisione finale spetta alla Conmebol, che per ora prende tempo…(agg. di Dario D’Angelo)

RIVER-BOCA, PULLMAN XENEIZES PRESO D’ASSALTO

Attacco al bus del Boca Juniors: un gruppo di facinorosi ha rotto i finestrini, ferendo varie persone che viaggiavano all’interno. Tra questi anche due calciatori, si tratta di Perez e Jara. L’autobus stava trasferendo i calciatori allo studio Monumental in vista della finale di Libertadores con il River Plate quando alcuni teppisti lo hanno assaltato tirando pietre e rompendo tre finestrini del mezzo. Sale così la tensione a pochi minuti dal fischio di inizio del match di ritorno. La polizia di Buenos Aires ha usato del gas urticante per disperdere i facinorosi, ma sono rimasti coinvolti anche alcuni giocatori del Boca e i membri dello staff che sono arrivati allo stadio con problemi di respirazione e in preda ai conati di vomito. Tevez, Wanchope ed Espinoza sono quelli che avrebbero riportato le conseguenze peggiori e sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Intanto la Conmebol (Federazione del calcio sudamericano), su pressione del Boca Juniors, sta valutando la possibilità di posticipare di un’ora il fischio di inizio della partita.

BOCA, BUS ATTACCATO: CALCIATORI FERITI

Alta tensione al Monumental, dove il pullman del Boca è stato accolto da una sassaiola e lancio di bengala. Il conducente dell’autobus avrebbe riportato ferite dopo la rottura del parabrezza. Il personale medico in questi minuti sta intervenendo nello spogliatoio del Boca. Si sono verificati incidenti anche ai tornelli, dove un nutrito gruppo di tifosi millonarios privi di biglietto è riuscito a forzare le barriere provocando scontri con le forze dell’ordine. I dirigenti xeneizes hanno confermato che 5 giocatori sono in preda ad attacchi di vomito e con difficoltà respiratorie per l’effetto del gas lacrimogeno lanciato. Tra i dirigenti del Boca c’è anche chi starebbe chiedendo la sospensione. Il presidente Daniel Angelici sarebbe proprio in questo momento riunito con i funzionari della Conmebol per chiedere la sospensione della finale. C’è il centrocampista Pablo Perez che dev’essere portato in ospedale per gli effetti del gas lacrimogeno.



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