Dopo la notizia del sequestro di beni per oltre due milioni e mezzo di euro nei confronti del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, per provare a tranquillizzare i tifosi si è levata anche la voce dell’avvocato e braccio destro del presidente blucerchiato Antonio Romei, figura vicina alle vicende sampdoriane negli ultimi anni: “Non c’è nulla da commentare, queste voci sono uscite già un paio di anni fa. La Sampdoria è tranquilla come il suo presidente, non ci saranno ripercussioni sul club,” ha affermato l’avvocato Romei, sottolineando aspetti già trapelati dagli inquirenti, con il colonnello Angelini della Guardia di Finanza che aveva già sottolineato come la Samp fosse parte lesa nella vicenda. (agg. di Fabio Belli)

LA GDF TRANQUILLIZZA I TIFOSI BLUCERCHIATI

Dopo il sequestro di beni per 2,6 milioni di euro nei confronti di Massimo Ferrero e altri 5 indagati da parte del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza sono tanti i tifosi blucerchiati preoccupati che dall’inchiesta nei confronti del produttore possano derivare problemi per la stessa società, destinataria a sua volta di un sequestro per un importo di oltre 200 mila euro. In questo senso, però, arrivano della rassicurazioni sul futuro della Sampdoria da parte di Gianluca Angelini, colonnello della Guardia di Finanza, che a Radio 1 Sport, sull’Operazione Fuorigioco che ha coinvolto anche Ferrero, ha spiegato: “La Sampdoria Calcio risulta in parte soggetto leso perché ha subito a suo danno una appropriazione indebita, ma risponde di un reato tributario perché ha contabilizzato le fatture false avendo un indebito vantaggio fiscale evadendo l’iva di circa 200mila euro. (…) I tifosi possono stare abbastanza tranquilli”. (agg. di Dario D’Angelo)

IL COMUNICATO DELLA SAMPDORIA

Rischia davvero come mai in passato di essere disarcionato dalla sua Sampdoria e dover rinunciare alla carica di presidente, Massimo Ferrero: il sequestro di 2,6 milioni di euro eseguito dalle Fiamme Gialle a carico della compagine blucerchiata ha fatto emergere una vicenda di fatture false e nella cessione del calciatore Pedro Obiang in Premier League anche l’accusa di appropriazione indebita. In attesa di capire anche se avrà sviluppi l’indagine avviata dalla stesa FIGC che ha già fatto sapere di aver aperto un fascicolo di inchiesta sul caso, nelle ultime ore è arrivata finalmente anche la presa di posizione della Sampdoria attraverso il proprio sito ufficiale: il club genovese, in un breve comunicato, ha fatto sapere che “in merito alle notizie pubblicate dagli organi di stampa in data odierna, il Cda di U.C. Sampdoria precisa che si tratta degli stessi fatti di cui al comunicato del 3 luglio 2017 ed è sicuro della correttezza del proprio operato”, aggiungendo comunque di nutrire un fiducioso rispetto nel lavoro dei magistrati. (agg. di R. G. Flore)

PROCURA FIGC APRE UN FASCICOLO

Terremoto in casa Sampdoria dopo il sequestro di beni per 2,6 milioni di euro al presidente Massimo Ferrero. Secondo la Guardia di Finanza, il Viperetta avrebbe emesso fatture false e sarebbe colpevole del reato di appropriazione indebita nella cessione di Pedro Obiang al West Ham. E c’è di più: secondo quanto riporta l’Ansa, la Procura della Federcalcio ha aperto un fascicolo sul numero uno della compagine genovese. La Procura della Figc, guidata da Giuseppe Pecoraro, ha già avviato i contatti e presto saranno acquisiti gli atti dell’inchiesta a carico del presidente blucerchiato. Ricordiamo che anche la Samp è coinvolta direttamente, con le Fiamme Gialle che hanno disposto un sequestro per un importo di oltre 200 mila euro. Per il momento non è giunta alcuna replica dal diretto interessato, così come dai suoi avvocati. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IRONIA SUI SOCIAL

Sta decisamente attirando l’attenzione la notizia che vede Massimo Ferrero coinvolto in un giro di affari non proprio chiaro. Al presidente della Sampdoria sarebbero stati sequestrati beni per il valore di 2.6 milioni di euro per una serie di reati, fra cui truffa, fatture false e auto-riciclaggio. Su Twitter non si parla ovviamente d’altro visto che Ferrero è divenuto trend topic in queste ore. Moltissimi i commenti ironici sulla vicenda, come ad esempio quello di Giò Ametrano, che scrive: «Il presidente #Ferrero è stato indagato per TRUFFA! In effetti, vendere Schick alla Roma per 42milioni, cos’è? Più truffa di così, si muore… Qui l’affare l’ha fatto indiscutibilmente la Samp». Vittorio Esposito si è invece spaventato quando ha visto Ferrero in trend: «Quando ho visto il TT #Ferrero – scrive – ho pensato che fosse successo qualcosa di brutto alla Nutella, mi è venuto un colpo…».. Infine il cinguettio di Sfiga&Catrame: «Sequestro dei beni per Massimo Ferreo presidente della Sampdoria. Che emozione, finalmente abbiamo anche noi un presidente delinquente». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MASSIMO FERRERO: SEQUESTRATI BENI PER 2.6 MLN DI EURO

Guai finanziari per il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. Stando a quanto riportato in questi minuti dai principali quotidiani online, il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza ha eseguito oggi un sequestro di beni per un valore superiore ai 2.6 milioni di euro nei confronti della società calcistica genovese, del suo presidente e di altri 5 indagati. Le ipotesi di reato contestate nei confronti dei suddetti sono, a vario titolo, di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, appropriazione indebita, autoriciclaggio, truffa e impiego di denaro di provenienza illecita. Stando a quanto portato alla luce dalle indagini, si configurerebbe l’ipotesi di distrazione dalle casse della stessa Sampdoria, di circa 1.2 milioni di euro, una parte di quanto ottenuto dalla cessione di Pedro Obiang al West Ham in occasione del calciomercato estivo del 2015. Tale operazione sarebbe avvenuta grazie all’emissione di false fatture per operazioni inesistenti, emesse da altre società dello stesso Massimo Ferrero.

MASSIMO FERRERO NEI GUAI

Secondo gli inquirenti, il denaro distratto sarebbe stato poi reimpiegato in parte per sanare i debiti di altre società del gruppo, e nel contempo, finanziare due aziende per la produzione di un film, sempre di proprietà del presidente della Sampdoria. Ulteriori dettagli sono forniti dal quotidiano partenopeo Il Mattino, che scrive che le indagini hanno fatto emergere «finte controversie di lavoro, dinanzi alla Direzione Territoriale del Lavoro di Roma, mediante le quali, simulando l’esistenza di rapporti di lavoro subordinato con 5 società del gruppo, venivano conclusi 5 distinti accordi transattivi, con percezione indebita di 500mila euro (100mila euro per ciascuna società)». In seguito ad ulteriore indagine si è scoperto che una buona parte di questa cifra è stata destinata all’acquisizione di un immobile di pregio sito in Firenze, sequestrato dalla finanza in queste ore. Alla Sampdoria sono stati confiscati importi superiori ai 200 mila euro.