Oltre alla televisione la grande passione di Gerry Scotti è il Milan. L’amatissimo conduttore televisivo di casa Mediaset, ha il cuore rossonero da una vita, anche se oggi, a 62 anni di età, guarda con estrema nostalgia al passato, non soltanto del Diavolo ma del calcio intero: «Ormai quello che si accende è solo il tifo becero, gli odiatori, quelli che ululano e insultano allo stadio – afferma il conduttore pavese a La Gazzetta dello Sport, prossimo a condurre una nuova speciale edizione di Chi Vuole Essere Milionarioper ritrovare un bel tifo di gente sportiva che se ne intende devo tornare al bar di mio papà, quando sentivo le discussioni tra milanisti e interisti. Oggi è difficile, ai giovani o non frega niente o sono scalmanati. Eppure il poter apprezzare la forza e la validità dell’avversario ti può dare la misura della forza della tua squadra».



MILAN, LA PASSIONE DI GERRY SCOTTI

Ma nonostante tutto, il conduttore di The Wall resta un grande appassionato del calcio, ed in particolare del Milan: «Non sono un malato di calcio né lo sono mai stato – puntualizza il noto presentatore tv – ma il Milan resta una grossa, importante, parte della mia vita. L’essere milanista mi ricorda il mio papà, il quartiere di Corvetto in cui sono cresciuto a Milano e quello di viale Zara, sempre alla periferia operaia della città, le mie prime esperienze con lui allo stadio, l’emozione di prendere l’autobus o il tram con il cuscinetto rossonero sotto il braccio e poi andare a piedi, con un senso di confortante ritualità, fino a San Siro. In pratica il Milan mi fa ricordare anche, citando Renato Zero, i migliori anni della nostra vita, quando eravamo più giovani, più freschi, più illusi, più sognatori». Un ricordo romantico quello di Gerry, e ci viene quasi spontaneo immaginarlo mentre racconta questi begli aneddoti con gli occhi lucidi, così come ci ha abituati a vederlo spesso e volentieri a Tu si que vales.



GERRY SCOTTI: “RIVOGLIO IBRA AL MILAN”

Un Milan che dopo il periodo di transizione cinese sembra essersi incanalato sui giusti binari, e con un paio di acquisti potrebbe tornare a posizionarsi nelle prime quattro in classifica che significa Champions League: «Servono un paio di buoni acquisti – ammette Gerry – ho letto le dichiarazioni del presidente Scaroni. Sono d’accordo con lui quando dice che il Milan è da Champions perché è quello il posto che merita, ma per riuscirci occorre salire ancora qualche gradino». Ma chi potrebbe essere il volto nuovo del Milan? Scotti ha nostalgia di un “vecchio” come Zlatan Ibrahimovic: «Fatemelo rivedere a San Siro che io godo – il desiderio di Gerry – pensa che piacere ammirarlo in campo, fosse pure per una sola stagione! Ovviamente il ritorno di Ibra da solo non basterebbe ma se recuperiamo almeno la metà gli infortunati e a un paio di giocatori buoni aggiungiamo l’acquisto di un ciliegione come Ibrahimovic, siamo da zona Champions».

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