Massimiliano Mirabelli ha affrontato diversi temi del “suo” e anche del “nuovo” Milan, a partire da uno degli acquisti più attesi dai tifosi rossoneri, quel Paquetà di cui in Brasile si parla un gran bene. L’ex responsabile dell’area tecnica ha smorzato però gli entusiasmi:”Si tratta di un giocatore di un buon talento, ma non avrei fatto un grande investimento per lui“. Al contrario Mirabelli ha difeso due dei suoi acquisti, Hakan Calhanoglu e Ricardo Rodriguez:”Il secondo non ti prende l’occhio, ma è perfetto per il gioco di Gattuso. Non è bello a vedersi, ma è essenziale. Il primo finora ha fatto vedere il 40% delle sue qualità, ha grandissimo talento“. Parole d’elogio anche per Andrea Conti, ormai prossimo al rientro dopo il secondo brutto infortunio della sua carriera:”Ragazzo straordinario e grande calciatore anche se è stato sfortunato. In quel ruolo sia Calabria sia Abate stanno facendo bene, ma Conti è unico e interpreta il ruolo in un altro modo“. (agg. di Dario D’Angelo)
MIRABELLI, “PENSAMMO A CRISTIANO RONALDO”
Torna allo scoperto l’ex direttore sportivo del Milan, Mirabelli. L’ex dirigente rossonero, silurato dopo che il Fondo Elliot ha “eliminato” quasi totalmente la vecchia amministrazione cinese, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sportitalia, in cui si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. Mirabelli è stato ritenuto fra i principali responsabili della campagna acquisti sciagurata del Milan di due estati fa, in cui sono stati spesi centinaia di milioni di euro, che non hanno però portato al risultato sperato. E pensare che il diavolo trattò seriamente Cristiano Ronaldo, come anticipò tra l’altro qualche giorno fa anche l’ex ad Marco Fassone: «Era un’operazione che ci era venuta in mente e sottotraccia ne parlammo con Jorge Mendes. Sapevamo che poteva avere problemi al Real. Parlammo anche di ingaggio e facemmo tutto, ma poi la proprietà cinese bloccò l’affare perché non era sostenibile. Con la proprietà di oggi CR7 sarebbe stato rossonero». Un grande rimpianto il portoghese, mentre Mirabelli la pensa diversamente su Ibrahimovic.
MIRABELLI, TUTTA LA VERITA’ SUL MILAN
L’attaccante dei Los Angeles Galaxy è dato molto vicino allo sbarco a Milanello, ma Mirabelli l’ha bocciato due estati fa: «Scaldare il cuore dei tifosi con un grande campione che ha vestito la maglia rossonera è sbagliato – racconta – ce lo offrirono anche a noi e dicemmo di no perché il Milan ha la necessità di acquistare giocatori per un nuovo ciclo e Ibrahimovic nonostante sia un campione a livello anagrafico non rientra in quest’ottica». E chissà che quell’operazione venne bloccata sul nascere per via anche del rapporto non proprio idilliaco con l’agente di Ibra, Mino Raiola: «Non c’è un odio o una guerra fra di noi – precisa l’ex ds rossonero – ognuno cercava di tutelare i propri interessi. Mino probabilmente era abituato in maniera diversa dai miei predecessori. I toni a volte sono stati abbastanza accesi». Per mesi i due diedero vita ad una querelle a distanza, in cui più volte si rischiò l’addio di Donnarumma al Milan.