Vittoria, esultanza polemica con la mano all’orecchio e lite con Leonardo Bonucci. Mourinho torna a Torino e ridiventa Special One per una sera: potrebbe essere questo il titolo di una notte incredibile, che ha visto il Manchester United a tratti dominato dalla Juventus, che si era portata in vantaggio con un eurogol di Cristiano Ronaldo. Copione scritto? Macché. A 4′ dalla fine un capolavoro balistico su punizione di Juan Mata ha riportato sotto i Red Devils, e poi il patatrac con l’autogol di Bonucci allo scadere. Vittoria vitale per lo United, nulla di compromesso per la Juventus neppure in chiave primo posto, ma la reazione finale di Mourinho ha riportato la mente all’anno 2010, quando col Triplete interista il tecnico portoghese era il rivale numero uno degli juventini. Mano portato all’orecchio con fare provocatorio, atteggiamento che ha ricordato i tempi in cui Mourinho era il tecnico più chiacchierato.
“A FREDDO NON LO RIFAREI”
Nel dopogara, Mourinho ha provato immediatamente a raffreddare gli animi, affermando: “A freddo non lo rifarei, ma non era un gesto d’offesa: volevo solo sentire più forte il pubblico che mi ha insultato per novanta minuti senza sosta, attaccando anche la mia famiglia. Nella trance agonistica ci sta, poi credo sia giusto parlare della partita.” Leo Bonucci, con toni molto pacati, a fine partita ha cercato spiegazioni da Mourinho, evidenziando come il gesto potesse essere fuori luogo. Mourinho però ha continuato a portare la mano all’orecchio, ricordando i tempi italiani in cui sulla panchina dell’Inter (“la famiglia interista”, come l’ha definita anche stasera) si era divertito a mimare atteggiamenti plateali come le manette, o si era esibito in veri e propri show in conferenza stampa quando sottolineò gli “zero tituli” delle rivali come Juventus e Roma. Insomma, squarci di vecchio Mourinho a margine di un risultato clamoroso in questo turno di Champions.
“94 MINUTI DI INSULTI”
Commentando alla Rai, José Mourinho ha ribadito la ragione del suo gesto: “Dopo 94 minuti di insulti, mi è venuto spontaneo il gesto, anche se ovviamente a freddo non lo rifarei.” Paola Ferrari dallo studio ha cercato di ricordare come anche all’andata a Manchester, mostrando il 3 (riferito al triplete dell’Inter) Mourinho abbia provocato gli juventini, ma l’inviato Rai non ha riportato la domanda, terminando la polemica. Parlando del match, Mourinho è stato chiaro: “Noi abbiamo messo in mostra le nostre fragilità, i cambi poi ci hanno aiutato a cambiare il corso della partita, Allegri ha cercato di mettere nella sua squadra maggiore fisicità nel gioco aereo con Barzagli, ma Fellaini è troppo forte in questo ed è stato decisivo nell’azione finale. Abbiamo vinto la partita con un po’ di fortuna ma giocando un grande match contro una squadra che comunque non ha paragone con noi per potenziale. Ora vincendo contro lo Young Boys il secondo posto è garantito.”
#Mourinho leggermente polemico ?#ChampionsLeague #JuveMUFC #JuventusManchesterUnited pic.twitter.com/1iMERVLdhd
— Ciro D’Auria (@cirodauria95) 7 novembre 2018