Michael Schumacher

non ha bisogno di un respiratore per restare in vita e non è costretto a letto. Lo rivela il tabloid britannico Daily Mail, aggiungendo che l’ex campione di Formula 1 avrebbe un peso normale. Le informazioni concordano con quanto rivelato la settimana scorsa da Jean Todt, presidente della FIA, che ha dichiarato di aver visto il Gran Premio del Brasile con il tedesco in casa. L’ex Ferrari avrebbe quindi la consapevolezza di ciò che gli accade intorno ed è in grado di seguire anche le gare. Ma il Daily Mail ha fornito anche dei dettagli sull’équipe medica che si occupa delle cure di Michael Schumacher. Sono circa 15 le persone che aiutano l’ex pilota nel suo lento recupero. Intanto il Museo Ferrari gli dedica una mostra speciale che aprirà in occasione del suo 50esimo compleanno, il 3 gennaio 2019, e durerà per alcuni mesi. Una celebrazione e al tempo stesso un segno di gratitudine nei confronti del pilota Ferrari più vincente di sempre. (agg. di Silvana Palazzo)



LA REAZIONE DI LUIGI DI MAIO

Le ultime notizie sulle condizioni di salute di Michael Schumacher hanno entusiasmato i fan dell’ex pilota di Formula 1. Secondo il tabloid britannico Daily Mail l’ex Ferrari non sarebbe più attaccato ai macchinari, né costretto a letto. Tra le tante voci che hanno commentato le indiscrezioni c’è quella del vicepremier Luigi Di Maio. «Spero davvero tanto che sia tutto confermato. Sono anni che aspetto che arrivi una buona notizia per Schumi». E così tantissimi appassionati di Formula 1. «Spero per lui e per la sua famiglia che questo miglioramento sia vero e spero, come ogni ferrarista e qualsiasi sportivo, che finalmente Michael stia meglio», ha aggiunto il capo politico del Movimento 5 Stelle, nonché ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Alla fine del suo messaggio si è lasciato andare ad una dichiarazione di affetto per il beniamino di tanti tifosi di F1. «Ti vogliamo bene, sei un grande!». (agg. di Silvana Palazzo)



“MICHAEL SCHUMACHER STA MEGLIO”

Il prossimo 29 dicembre saranno cinque anni esatti dall’incidente di sci in cui Michael Schumacher rimase coinvolto cadendo in quel coma in cui si troverebbe ancora oggi: cinque giorni dopo l’ex campione di Formula 1 compirà 50 anni esatti. Diciamo “si troverebbe” perché la famiglia ha sempre tenuto una privacy totale sulle sue reali condizioni di salute, infatti secondo molte ipotesi Schumacher sarebbe in stato vegetativo, secondo altri sarebbe immobilizzato ma cosciente. Adesso il Daily Mail pubblica una esclusiva in cui viene detto che l’uomo non sarebbe costretto a letto immobile e attaccato a dei macchinari per sopravvivere, ma necessita comunque di assistenza 24 ore su 24. L’assistenza infermieristica e la fisioterapia a cui sarebbe sottoposto, sempre secondo il quotidiano inglese, costerebbero più di 50mila sterline alla settimana. D’altro canto il campione di automobilismo si può permettere di vivere in una villa del valore di 50 milioni di sterline sul lago di Ginevra. Cinque anni fa dunque l’incidente in cui Schumacher sbatté la testa su una pietra in modo rovinoso: da allora la moglie Corinna ha chiesto ad amici e familiari il silenzio totale sulle sue condizioni di salute. Recentemente il padre Rolf ha commentato che il figlio vive nella casa di famiglia e non, secondo quanto scritto da molti, in una casa di vacanza comprata per 30 milioni di sterline a Maiorca la scorsa estate o addirittura in un centro di cura specializzato in America.



LE VISITE DI MONSIGNOR GANSWEIN

Intanto il figlio Mick, che era insieme al padre quel 29 dicembre, è diventato un campione di F3 e sembra seguire i passi del padre nel mondo dell’automobilismo. In questi anni diversi episodi inquietanti si sono succeduti, il peggiore dei quali il furto delle sue cartelle cliniche offerte poi per la pubblicazione su giornali per la cifra di 40mila sterline. La persona sospettata del furto, un dipendente della compagnia di soccorso che portò Schumacher in ospedale dopo la caduta, venne trovata impiccata nella sua cella mentre aspettava di essere interrogato. Un fotografo invece che si intrufolò nella casa scattando alcune foto del pilota venne condannato per un milione di sterline, le foto non furono mai pubblicate. Nel 2016 l’assistente personale del papa emerito e adesso di Bergoglio Georg Ganswein è stato invitato personalmente dai familiari a casa, a visitare Schumacher: “Un terapista condusse Michael nella stanza dove mi trovavo con la moglie e la madre. Gli dissi che ero un suo grande fan e gli strinsi le mani. Erano calde, fu un momento di grande consolazione per lui, ne sono convinto” ha raccontato. Ancora oggi si reca a visitarlo con regolarità, ma non ha mai rivelato nulla delle sue condizioni.