Un intervento alla colonna vertebrale durato 17 ore, ma adesso Sophia Florsch è rinata alla vita. La pilota tedesca lo scorso 27 novembre era stata vittima di un brutto incidente durante una gara di F3 a Macao mentre stava correndo a quasi 300 chilometri di velocità. “Volevo sorpassare quelli davanti, uno ha frenato, ho perso il controllo e ci siamo toccati. A quel punto ricordo tutto da dentro la macchina hai una prospettiva diversa. Ricordo quando sono finita contro il muro sulle barriere, i soccorsi, il rumore”. Tutto in pochissimi secondi per colpa della velocità. Solo quando ha visto le immagini dell’incidente sul telefonino ha avuto paura, dice che da dentro la macchina non sembrava una cosa così orribile.



GLI ANGELI CUSTODI

“Avevo tanti angeli intorno a me” racconta: “Non sono praticante ma credo in Dio, E adesso credo negli angeli, a Macao mi hanno protetta”. E adesso, dice, festeggia due compleanni: il primo dicembre quando è nata e il 27 novembre quando è tornata alla vita. In Formula 3 corre anche il figlio di Schumacher, si conoscono da quando erano bambini, correvano sui go-kart: “E’ un bravo ragazzo, mi ha dato tanta forza, lui e tutte le prove di affetto che ho ricevuto dalla Formula 1”. Di smettere non ci pensa nemmeno, tornerà a correre appena possibile dice. Nessuna paura, dice, correre è la sua vita, aggiunge. Sophia non ne ha di paura: “Non voglio correre in campionati femminili, voglio correre solo contro i migliori e i migliori in questo momento sono uomini”.

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