E’ Nicol Delago il nuovo fenomeno dello sci alpino femminile: la giovane di Bressanone ha ottenuto un secondo posto nella discesa libera sulla Saslong in Val Gardena, agguantando così il suo primo podio in carriera. E la vetta più alta è sfuggita di soli 14 centesimi, superata dalla vincitrice Ilka Stuhec. Ma chi è la nuova stella dello sci nostrano? Nata il 5 gennaio del 1996 a Bressanone, in Val Gardena, Nicol è sorella di Nadia e nipote di Oskar e Karla, sciatori di alto livello a loro volta, e ha iniziato la sua carriera nello Sci Club Gardena, per poi arruolarsi nel Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Attiva in gare FIS dal 2011, ha fatto il suo esordio in Coppa Europa nel dicembre del 2014 in slalom gigante. L’esordio in Coppa del Mondo è datato 24 gennaio 2015, in discesa libera: 43esimo posto per lei. Importanti riconoscimenti nel periodo successivo: ai Mondiali juniores di Hafjell 2015 ha vinto la medaglia di bronzo nella discesa libera, mentre il 14 gennaio 2016 ha ottenuto ad Altenmarkt-Zauchensee in discesa libera il suo primo podio in Coppa Europa (terza).
NICOL DELAGO, IL MITO DI DENISE KARBON E KAREN PUTZER
Nicol Delago può contare su un fisico robusto e possente, con ottime doti di scorrevolezza che le permettono di mantenere la velocità alta anche nei tratti di pista caratterizzati da scarsa pendenza. La 22enne, inoltre, ha un’ottima agilità e può vantare una buona capacità di interpretazione dei tracciati più complessi a livello tecnico. Dopo essersi orientata in un primo momento sullo slalom speciale, ha deciso di puntare sulla discesa libera e sul supergigante. OA Sport evidenzia che è cresciuta nel mito di Denise Carbon e Karen Putzer, due punti di riferimento dello sci italiano, e secondo gli addetti ai lavori può rappresentare il futuro dello sport femminile nostrano. Come riporta Repubblica, al termine della discesa in Val Gardena, ha esultato così: «È incredibile festeggiare il primo podio qui a casa mia. Sono partita che sentivo tutto il tifo e mi sono detta ‘vado a tutta. Mi sono studiata bene il tracciato con i tecnici. Sono felicissima, quando ho sentito che c’era la gara in casa, quasi mi veniva da piangere, non avrei mai pensato che qui, a casa mia, un giorno avrebbero fatto gareggiare le donne».