Fabio Paratici torna a parlare del rapporto con Beppe Marotta passato dalla Juventus all’Inter. Il dirigente bianconero ha svelato che Ronaldo voleva solo la Juve, ma ha trovato tempo anche per lanciare una leggera frecciatina all’ex collega: “I calciatori li sceglievo io? Diciamo di sì, poi c’era il confronto con Beppe Marotta perché è una persona molto esperta e conosce il calcio e conosce molto bene i numeri. Io credo che noi eravamo molto ben assortiti e complementari. Io mi occupavo della parte più prettamente tecnica cioè scouting, rapporto con agenti e individuare i calciatori“. Non è da escludere che possa arrivare una risposta da parte di Beppe Marotta che probabilmente non avrà gradito la voglia di Paratici di raccontare cose anche da considerarsi molto private e legate anche al suo passato. Quello che è certo che la rottura tra Marotta e la Juventus ha lasciato dei strascichi e che il passaggio a una rivale importante come l’Inter non sia stata gradita dall’ambiente bianconero. (agg. di Matteo Fantozzi)
LE DIFFICOLTÀ PER ARRIVARE A CARLITOS
Fabio Paratici sempre più centrale nella crescita della Juventus. Dopo le voci di un suo possibile addio, a salutare è stato Beppe Marotta. Il direttore sportivo così ha acquisto un ruolo sempre più importante all’interno del gruppo dirigenziale bianconero. Ne ha parlato in un’intervista a Sky Sport, ripercorrendo momenti cruciali della sua carriera. Dagli albori e dal dna per le trattative che ha ereditato dal padre, presidente della Borgonovese. Paratici si definisce «ossessionato dal conoscere, curioso di sapere». E queste sono qualità che lo portano a fare «azioni di disturbo pur non volendo» chiedendo informazioni sui giocatori accostati ad altri club. Ma ci sono trattative che lo coinvolgono direttamente, alcune delle quali hanno lasciato il segno nella recente storia della Juventus, come Carlos Tevez e Cristiano Ronaldo. Il primo era un pupillo del dirigente, ma portarlo a Torino non è stato facile, figurarsi quanto lo è stato per il fuoriclasse portoghese, e invece per CR7 tutto è stato più semplice.
JUVENTUS, PARATICI TRA RONALDO, TEVEZ E CHAMPIONS…
«La trattativa per Tevez è stata la più logorante», racconta Fabio Paratici a Sky Sport. Il dirigente della Juventus ha raccontato dei contatti dopo il primo anno in bianconero, anche se la squadra non si era qualificata in Champions League. «Lui si dimostrò disponibile fin da subito, ma poi la trattativa non andò in porto per altri motivi. Però, era un mio chiodo fisso e siamo rimasti in contatto». Con Cristiano RonaldoAveva in testa di venire a Torino. Dopo la finale di Champions, è stato subito deciso. Diceva “se la Juve c’è, voglio solo la Juve”». Parole riferite dall’agente Mendes, incontrato per discutere di Joao Cancelo: «Tu non ci crederai, ma Cristiano vuole venire alla Juve». Questa la frase riferita a Paratici. «Ci credo, ma è difficile far quadrare tutto», la sua risposta. Invece ci è riuscito grazie al presidente Andrea Agnelli: «Quando gli ho parlato di Cristiano, ci ho messo un minuto a capire che lui stava già ragionando in quella direzione. Mi disse: “Fammi pensare un giorno o due”, mi ha chiamato dopo tre ore». Infine, sulla Champions: «È un’ambizione, non un’ossessione».