Lunga intervista rilasciata da Gennaro Gattuso a Milan Tv, con il tecnico rossonero a rischio esonero dopo il pareggio esterno contro il Frosinone. Sarà decisiva la sfida di dopodomani contro la Spal, Ringhio si è espresso così sul momento dei suoi giocatori: «Abbiamo sistemato la difesa, ora il problema è l’attacco: ogni volta che tiriamo non diamo la sensazione di fare male agli avversari. Già è difficile giocare con la maglia del Milan, dobbiamo sbagliare senza deprimerci. L’errore ci sta, ciò che conta è rimediare e mettersi a disposizione di tutti: la paura ha preso il sopravvento». Prosegue Gennaro Gattuso: «C’è troppo pessimismo: è vero che potevamo fare il salto di qualità e non lo abbiamo fatto, ma respiro un’aria che non mi piace. Anche quando eravamo quarti sembrava quasi scontato che questa squadra dovesse fare di più in termini di classifica. Bisogna anche capire che tipo di giocatori abbiamo e che tipo di giocatori ci sono venuti a mancare». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI TORNA A INFIERIRE
Una partita da vincere a tutti i costi, quella contro la Spal, per salvare la panchina. E anche per mettere a tacere tutte le voci critiche nei suoi confronti. Saranno giorni di fuoco per Rino Gattuso, l’allenatore del Milan finito sulla graticola dopo lo 0 a 0 di oggi a Frosinone. Il tecnico calabrese è finito anche nel mirino di Matteo Salvini, non nuovo ad attacchi nei confronti dell’allenatore rossonero, che in una diretta Facebook – pur senza mai citare Gattuso – è stato molto esplicito nel bocciare la squadra messa in campo da “Ringhio”:”Non posso più commentare nemmeno il calcio perché qualunque cosa dica non va bene, ma non mi ricordo una squadra senz’anima come questa. Ho cominciato a tifare Milan in Serie B, prima dell’era di Gullit, Rijkaard e Van Basten, ma quattro partite senza gol, senza idee e senza cuore credo di non averle mai viste”. Gattuso certamente non risponderà a parole: ma può farlo contro la Spal, sabato sera, vincendo la gara più importante da quando siede sulla panchina del Milan. (agg. di Dario D’Angelo)
DECISIVA LA GARA CON LA SPAL
Nonostante le voci di un possibile esonero, il passo falso di oggi a Frosinone non dovrebbe costare la panchina del Milan a Gennaro Gattuso, salvo ovviamente clamorosi ribaltoni: infatti, come peraltro era filtrato da ambienti rossoneri nei giorni scorsi, nella testa della dirigenza sarebbero state decisive le sfide con Frosinone e Spal, due delle ultime della graduatoria e quindi lo scialbo pareggio maturato sul campo dei ciociari, seppure mette Ringhio in una posizione delicatissima, gli lascia la chance di rimettersi in carreggiata nell’ultimo impegno casalingo oltre che del 2018 del Diavolo, in casa contro i ferraresi, per un impegno che sulla carta dovrebbe essere abbastanza agevole per il Milan. Insomma, fiducia a tempo per l’ex centrocampista calabrese anche se la sensazione è che oramai le voci su un suo esonero torneranno a riacquistare forza a ogni nuovo risultato negativo da qui a maggio e che il destino di Gattuso, a meno di risultati di prestigio o un piazzamento Champions, potrebbe essere sin da ora segnato. (agg. di R. G. Flore)
MA A GENNAIO NON RISCHIA SOLO RINGHIO…
Gattuso rischia l’esonero, ma non è solo lui a traballare in casa Milan dopo il pareggio di Frosinone di oggi. Il tecnico rossonero si è preso tutte le responsabilità del caso, ma non si può fare a meno di parlare di Gonzalo Higuain. Il Pipita era arrivato in rossonero per una cifra davvero molto importante, dopo due anni straordinari alla Juventus. A Milano però fino a questo momento non è riuscito ancora a far vedere le sue qualità, anzi si è chiuso in un digiuno di gol ed emozioni decisamente preoccupanti. Il Pipita è smarrito e continuano le voci di calciomercato che a gennaio lo vorrebbero veder partire verso la Premier League dove c’è Maurizio Sarri al Chelsea ad aspettarlo. Tra le delusioni di questa stagione c’è anche un centrocampo con poca qualità, anche a causa dell’assenza prolungata per infortunio di Lucas Biglia. Se Bakayoko sta crescendo partita dopo partita, chi è in grave crisi di involuzione è Franck Kessié anche se pensare a una sua cessione è molto difficile. (agg. di Matteo Fantozzi)
FLOP A FROSINONE
L’ennesimo flop, questa volta col Frosinone, che non solo allunga la striscia senza vittorie ma pure quella senza gol del Milan (un inedito per il club rossonero), potrebbe costare la panchina e dunque l’esonero a Gennaro Gattuso: il tecnico del Diavolo era infatti atteso a una sorta di ultima prova, anche se c’è chi sostiene che gli esami erano due e che l’ex centrocampista sarà sotto esame anche per l’ultimo appuntamento del 2018 a San Siro, ma più che lo 0-0 maturato allo “Stirpe” ha deluso l’atteggiamento degli ospiti, incapaci di segnare contro una delle ultime delle graduatoria e salvati anzi nel finale da una grande parata di Donnarumma e da una Var review sul precedente gol di Ciano. “Mi assumo tutte le responsabilità” ha detto Ringhio ai microfoni al termine del match conclusosi da poco, sottolineando la pessima prova dei suoi nel primo tempo. “Se vuoi arrivare in Champions non puoi giocare così, e non ci attacchiamo alla sfortuna anche se bisogna essere freddi e non lo siamo”, Infine, Gattuso ha ammesso di non pensare al suo futuro e alle decisioni che prenderanno Leonardo e Maldini ma alla squadra: “I risultati non sono soddisfacenti, ci metto la faccia dato che devo capire come fare esprimere al massimo i miei giocatori”. (agg. di R. G. Flore)
CLIMA TESO A MILANELLO?
Gennaro Gattuso a rischio esonero: Frosinone-Milan sarà decisiva per il tecnico rossonero. Domenica il Diavolo è stato sconfitto 0-1 a San Siro dalla Fiorentina di Stefano Pioli e la posizione di Ringhio si è complicata ulteriormente, considerando la clamorosa eliminazione in Europa League per mano dell’Olympiacos e i due pareggi deludenti contro Bologna e Torino. Le indiscrezioni delle ultime ore hanno parlato di un clima teso tra Leonardo, Maldini e Gattuso, con i due dirigenti che non sono stati avvistati a Milanello come al solito. E circolano voci sui possibili sostituti: il nome principale è quello di Arsene Wenger, uomo di fiducia dell’amministratore delegato Ivan Gazidis e libero dopo l’esperienza all’Arsenal. Difficile l’ipotesi Antonio Conte, mentre è stata rilanciata la candidatura di Francesco Guidolin: l’ex Udinese e Swansea piace al presidente Paolo Scaroni.
GATTUSO ESONERATO? LE ULTIME, WENGER E GUIDOLIN IN ARRIVO
Tifosi delusi dopo la sconfitta contro i gigliati, con i sostenitori rossoneri che hanno chiesto la testa di Gattuso sui social: virale l’hashtag #gattusoout, con il tecnico ritenuto primo responsabile del periodo negativo del Diavolo. Da Milanello filtra ottimismo, complice il recupero di alcune pedine fondamentali assenti per infortunio, ma la situazione è da monitorare. Intervenuto ai nostri microfoni, Venzo Calamassi ha spiegato: «Non penso proprio che Gattuso possa rischiare l’esonero. Questa cosa non mi sembra assolutamente probabile. Da cosa dipenderà la sua conferma? Credo che i dirigenti rossoneri abbiano fiducia in lui visto che è un tecnico serio e preparato. Sta cercando di fare tutto quello che può per il Milan». Come riporta Milan News, il giornalista Riccardo Trevisani non ha escluso il possibile esonero: «Qualora il Milan non vincesse col Frosinone, il rischio per Gattuso è altissimo anche se onestamente posso imputargli poco. La sequela di infortuni dei rossoneri è impressionante, tutti insieme e tutti nello stesso reparto».