Arriva la stangata del giudice sportivo che ha combinato due giornate di squalifica a Lorenzo Insigne dopo l‘espulsione in Inter Napoli. L’esterno d’attacco salterà così le sfide contro il Bologna e la Lazio. Nel referto viene evidenziato come la sanzione sia arrivata per aver rivolto al direttore di gara un epiteto decisamente pesante. La squalifica è stata più pesante perché il calciatore era il capitano della squadra azzurra. La squalifica del talentuoso calciatore priverà Carletto Ancelotti di un punto di riferimento importante soprattutto all’interno dello spogliatoio. In campo non ci dovrebbero essere grandi problemi con la possibilità di vedere con continuità Dries Mertens titolare davanti insieme ad Arkadiusz Milik. Sono diverse le alternative perché in rosa ricordiamo c’è anche Ounas oltre a Callejon, Rog e Zielinski che giocano più dietro e potrebbero essere avanzati. (agg. di Matteo Fantozzi)



Perde la pazienza a fine gara

Lorenzo Insigne

è stato espulso da Mazzoleni alla fine della partita Inter Napoli, decisa poi all’ultimo respiro da Lautaro Martinez. L’esterno d’attacco azzurro ha commesso un’ingenuità clamorosa lasciando i suoi addirittura in nove dopo il precedente rosso a Koulibaly. Insigne si era precedentemente “pizzicato” con Keita Baldé Diao prendendo un cartellino rosso diretto per un intervento antisportivo nei confronti del calciatore senegalese, scalciandolo a palla lontana dopo un contrasto. Nessuno si sarebbe aspettato una reazione del genere da un calciatore sempre molto tranquillo come il talento del Napoli e della nazionale azzurra. Il rosso non può essere discusso, perché al di là dell’entità dell’entrata è l’antisportività che viene punita in questo caso. Il giudice sportivo potrebbe dargli due giornate di squalifica visto il rosso diretto.

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Insigne espulso da Mazzoleni: prestazione insufficiente

L’espulsione di Lorenzo Insigne è una ciliegina al contrario nella torta di Inter Napoli per il talento azzurro. Il fantasista aveva giocato una partita decisamente negativa, senza i suoi soliti guizzi e sbagliando sempre la posizione in campo. Davanti poi non era riuscito praticamente mai a impensierire Samir Handanovic, non entrando in nessuna delle migliori occasioni della partita. Tanto che Carlo Ancelotti al momento di inserire Dres Mertens aveva deciso di togliere lui e non Arkadiusz Milik, invertendo alla fine la sua decisione sostituendo il polacco. Il brevilineo poi si era molto scaldato nel finale, spesso protagonista di proteste e anche di qualche entrata molto decisa. Quanto fatto nei confronti di Keita, seppur provocato, non può essere tollerata in un campo di calcio soprattutto da un calciatore di livello assoluto come Insigne.

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