Nessun botto in estate per l’Inter, parola di Piero Ausilio. Il direttore sportivo nerazzurro ha spiegato che il Biscione «dovrà tenere conto del Fair play, ma non avrà più il problema del settlement agreement, quindi non ci aspettiamo acquisti stellari. E’ un mercato che sarà fatto puntando sui giocatori di qualità che possono migliorare l’Inter, ma anche puntando in qualche modo a fare cassa. Non si può pensare solo a comprare». Una battuta su Cristiano Ronaldo: «Noi non saremmo stati pronti per Ronaldo. Non è che dico no, io vorrei avere tutti i migliori calciatori del mondo, ma ci sono momenti in cui te lo puoi permettere e altri momenti in cui devi dire no. Al di là che non ci sia stato proposto, l’Inter non avrebbe potuto sostenere quel tipo di operazione, neanche i 100 milioni del cartellino e quello che poi è lo stipendio del calciatore. Bisogna essere molto onesti con le persone e dire quello che si può fare, ciò che possiamo dire ai nostri tifosi è che stiamo lavorando duramente per far tornare l’Inter più presto possibile a vincere». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
I RIMPIANTI COUTINHO E DYBALA
Piero Ausilio si racconta ai microfoni di Sky Sport, il direttore sportivo dell’Inter parla di rimpianti e sogni, con i fari puntati sul futuro. L’operazione che non è ancora andata giù è ovviamente quella di «Coutinho: in quel caso non è stato tanto un discorso economico. Infatti, appena venduto lui, acquistammo Kovacic e Icardi. Sia io che Branca che tutta l’area tecnica avrebbe tenuto il brasiliano per 20 anni, ma c’era un dato di fatto legato ai numeri: non giocava. E il calciatore ogni sei mesi veniva a dire che se ne voleva andare perché voleva giocare». Una battuta sul mancato arrivo di Paulo Dybala in nerazzurro: «Venne organizzato un incontro tra il presidente e Zamparini. Se in quell’occasione l’Inter avesse avuto la possibilità di fare un rilancio economico di un certo tipo, Dybala sarebbe diventato un giocatore dell’Inter. L’offerta era decisamente inferiore rispetto a quella che poi fece la Juventus, che offriva al giocatore la possibilità di giocare la Champions League».
INTER, PIERO AUSILIO A 360°
Una battuta su Mateo Kovacic: «E’ uno di quei talenti del calcio di cui non puoi non innamorarti. Non puoi non pensare bene di un ragazzo come lui. La possibilità di un ritorno? C’è stato il pensiero, ma mai nulla di concreto perché non c’erano le condizioni». Sull’affare sfumato Luka Modric: «Durante la trattativa per Vrsaljko, gli agenti ci buttarono lì questa idea. Io rimasi sorpreso, mi sembrava talmente strano che il Real Madrid potesse privarsi di Modric dopo aver perso Ronaldo. Non ci credevo fino in fondo, ma allo stesso tempo mi sono detto, perché non provarci?». Un sogno svanito anche per il futuro? «Oggi nel calcio non puoi dire mai, mai a niente». Poi su Josè Mourinho ha parlato di voci, spiegando: «Noi siamo sempre molto più attenti a quello che è il campo, il lavoro e la progettualità. Il nostro è un progetto che parte ormai da un anno e mezzo con Spalletti e durerà ancora tanto tempo con lui»