“NO A OFFERTE IMPORTANTI”
Tra passato, presente e futuro: Igli Tare a 360 gradi ai microfoni di Sky Sport. Il ds della Lazio ha esordito così: «Il mio obiettivo è quello di trovare calciatori con fisicità, tecnica e linguaggio del corpo, che in campo è fondamentale: ci sono tanti dettagli che alla fine fanno la differenza. Nel calcio conta molto il presente, io cerco di viverlo con tutto me stesso con questa società. La scelta di rinnovare è andata in questa direzione, nonostante le offerte lusinghiere dall’Italia ma anche da società estere. In questi momenti capisci cosa significa il presente: ho valutato anche col cuore, la mia scelta è stata quella di rimanere». Prosegue Tare, parlando dell’inizio dell’avventura da direttore sportivo: «Lotito è stato pazzo, solo un pazzo poteva farlo: ha visto cose che neanche io avevo visto. Io volevo continuare a giocare, avevo l’accordo per farlo e invece mi sono trovato a fare il diesse».
IGLI TARE: “HO PENSATO DI MOLLARE”
Prosegue il direttore sportivo biancoceleste, svelando di aver pensato a un addio: «Onestamente ci ho pensato: ci sono stati dei momenti in cui ci ho pensato, soprattutto nei momenti di difficoltà, per la mia famiglia. Abbiamo subito minacce di morte e cose che non si possono raccontare, sono stati momenti in cui ho pensato se valesse la pena di andare avanti o di mollare. Ho sempre lavorato con il cuore e alla lunga il mio valore è venuto fuori. Minacce? E’ stato brutto il periodo della cessione di Hernanes, lo ricordo come una esperienza molto negativa». Dopo aver definito Milinkovic-Savic ‘un uomo di parola’, il dirigente laziale ha parlato della sessione di mercato di gennaio: «Ci sarà più in uscita che in entrata: alcuni calciatori non trovano gli spazi giusti e solo in caso di qualche cessione possiamo intervenire per comprare».