Al Wembley Stadium potrebbe esserci deciso un pezzo di Premier League: vincendo 2 a 0 il Tottenham ferma il Manchester United che precipita così a -15 dal City sempre più capolista e dominatrice incontrastata del campionato inglese, ormai mancano 13 giornate al termine e una rimonta dei Red Devils appare sempre più improbabile, occorrerebbe un crollo verticale della squadra di Guardiola che finora si è rivelata invulnerabile, sbagliando solamente la partita con il Liverpool. La compagine di Mourinho nonostante il KO conserva il secondo posto in classifica, approfittando del clamoroso scivolone del Chelsea che tra le mura amiche dello Stamford Bridge prende tre sberle dal Bournemouth facendosi agganciare dal Liverpool che invece ha battuto per 3 a 0 l’Huddersfield. Lo stesso Tottenham grazie a questo successo ritorna in corsa per un posto in Champions League e lancia anche un messaggio alla Juventus, prossima avversaria in Europa: guai a sottovalutare gli uomini di Pochettino che ormai hanno tutti i crismi della grande squadra. Sul terreno di gioco l’equilibrio dura pochissimi secondi, Christian Eriksen segna forse uno dei gol più veloci di tutta la storia della Premier League, neanche 10 secondi dal fischio d’inizio e la palla termina in rete. Il centrocampista danese approfitta dello svarione di Smalling per trafiggere De Gea e portare così gli Spurs in vantaggio. Poco prima della mezz’ora arriva il raddoppio con l’autogol di Jones che nel tentativo di anticipare Kane segna nella porta sbagliata, inguaiando ulteriormente il Manchester United che non riesce a reagire.
IL SECONDO TEMPO
Nell’intervallo Mourinho si sarà sicuramente fatto sentire negli spogliatoi ma non sembra essere servito a niente, considerando che anche nella seconda frazione è più il Tottenham ad andare vicino al tris con Son che pecca di egoismo e non serve Kane liberissimo in area di rigore, Red Devils pericolosi solamente con Lukaku che viene neutralizzato senza troppi complimenti da Lloris. Non è proprio serata per gli uomini di Mourinho, la gara di Fellaini dura solamente sette minuti, per colpa di questo infortunio Rasford è costretto a scaldare la panchina visto che al posto del belga infortunato entra Ander Herrera. Nel finale Dele Alli rischia di rovinare tutto con un intervento gratuito su Alexis Sanchez, l’arbitro lo grazia ammonendolo soltanto, Pochettino decide di non sfidare la fortuna e lo toglie prontamente dal campo. A parte questo episodio è stata una serata semplicemente perfetta per il Tottenham che solamente qualche giorno fa, in FA Cup, non è riuscita a battere una squadra di quarta divisione, il Newport, ma contro una diretta rivale per i primi posti è tornato a esprimersi sui suoi standard. Battuta d’arresto preoccupante per Mourinho che deve riflettere anche sulla prestazione opaca (per usare un eufemismo) di Pogba e Martial che di certo non stanno dimostrando di valere i soldi spesi dal club inglese per ingaggiarli.
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