Irlanda-Italia sarà il secondo banco di prova per la nazionale azzurra di rugby impegnata in questa edizione del 6 Nazioni 2018: fischio d’inizio atteso a Dublino alle ore 15.15 secondo il fuso italiano. La sfida ovviamente si annuncia accesissima ma anche molto dura per l’Italia, anche se la formazione del Ct O’Shea dopo le buone cose viste con l’Inghilterra guarda alla partita con ottimismo. dall’altra parte del campo però ecco i padroni di casa gli Shamrock, che con l’Inghilterra sono i favoriti per la vittoria del titolo 2018. Se quindi il pronostico racconta dell’Irlanda al successo annunciato, di certo l’Italia quest’anno può pure giocarsi le sue chance con le grandi. Per presentare la sfida Irlanda-Italia abbiamo sentito Andrea Lo Cicero, leggenda del rugby azzurro: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede Irlanda-Italia? Una partita difficile con una squadra che ha saputo vincere a Parigi contro una Francia in via di rinnovamento e ancora difficile da decifrare. Una squadra che ha lottato fino in fondo in quest’incontro e ha avuto il merito di vincere con un drop di Sexton.
Sarà un’altra sconfitta pesante come contro l’Inghilterra per l’Italia? Intanto non si può che sottolineare la buona prestazione dell’Italia contro l’Inghilterra che nei minuti iniziali di questo match è stata in partita. Abbiamo fatto anche due mete all’Inghilterra, una squadra di grande valore, seconda nel ranking mondiale. Vedremo poi quello che succederà a Dublino, anche se non sarà facile contro una nazionale di grande qualità tecnica.
Cosa teme della formazione irlandese? Sanno essere molto furbi, molto abili a gestire il pacchetto di mischia, sono molto bravi a sporcare i palloni, una cosa molto importante per l’Irlanda.
I nostri avversari potrebbero vincere il 6 Nazioni? Diciamo che intanto l’Irlanda non è contenta che l’Inghilterra sia stata la formazione maggiormente indicata per fare il Grande Slam a questo 6 Nazioni. E si può dire che la classifica del ranking mondiale sia stata fatta rispetto a vecchie partite, prima del 6 Nazioni. Si può quindi dire che l’Irlanda avrà possibilità di successo finale a questa competizione.
Parisse punto di riferimento degli azzurri? Sergio è un grande giocatore, uno da cui imparare molto, uno da cui anche i giocatori più giovani possono imparare come da tutti quelli che hanno fatto la storia del rugby azzurro. Lui in ogni caso dovrà solo cercare di fare quello che ha sempre fatto.
Come dovremo giocare gli azzurri per cercare di fare l’impresa? Dovremo cercare di non dare dei palloni all’Irlanda, gestire la palla, stare nella loro area di meta. Non sarà facile però battere l’Irlanda che è molto più forte. Niente è però impossibile e può succedere sempre qualsiasi cosa nel rugby.
Un successo che ci manca dal 2013. Già bellissimi ricordi, fu l’ultimo incontro della mia carriera in nazionale (16 marzo 2013, 22 – 15 Roma, ndr). Il giorno più bello della mia vita rugbistica. Prima c’era stata sempre in quel 6 Nazioni il match di una grande Italia a Londra con l’Inghilterra in cui disputammo una grande partita. Dopo il match con l’Irlanda fui invitato a giocare una partita dai Barbarians. Non avrei potuto chiudere la carriera che nel miglior modo possibile.
Un giorno potremo battere anche l’Inghilterra una nazionale che non abbiamo mai sconfitto? Speriamo, non è mai successo ma credo proprio che ci sarà una prima volta anche lì.
O’ Shea conosce bene l’Irlanda cosa pensa potrebbe inventare? Diciamo che ogni partita è un fatto a sé, magari O’ Shea potrebbe inventarsi qualcosa come le ruck del 6 Nazioni 2017 quando l’Italia mise in difficoltà l’Inghilterra.
Il suo pronostico su quest’incontro. Non sono solito fare pronostici, preferisco sempre evitare.
Come vede Inghilterra-Galles e Scozia-Francia, gli altri match del turno? Inghilterra-Galles sarà battaglia, non scorre veramente buon sangue tra le due nazionali. Del resto l’Inghilterra non ha ancora digerito la sconfitta del Galles ai Mondiali! La Francia è in fase di ricostruzione, guidata da Jacques Brunel un tecnico molto preparato che l’Italia ha già avuto come suo allenatore. Sarà una bella partita con una Scozia che sta crescendo negli ultimi anni.
Francia magari che sta già lavorando per i Mondiali che ospiterà nel 2023? E’ così, la Francia vorrà vincerli quei Mondiali, giocando in casa. Del resto poi la nazionale transalpina non ha mai vinto, giocando tre finali e vorrebbe raggiungere finalmente quel traguardo!
(Franco Vittadini)