Federica Brignone sarà una delle nostre punte di diamante nello sci alpino alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018 che per le ragazze inizieranno la prossima notte con il gigante dove proprio Federica sarà una delle favorite, la più forte sulla carta del nostro eccellente quartetto – tutte sono salite sul podio nel corso della stagione di Coppa del Mondo. Federica Brignone quest’anno ha già ottenuto due vittorie: il 29 dicembre nel gigante di Lienz e il 13 gennaio nel SuperG di Bad Kleinkirchheim. In determinate condizioni la figlia d’arte (sua mamma è Ninna Quario) può essere fortissima anche nella velocità, in paerticolare in super-G; è sciatrice completa, dunque potrà essere protagonista anche in discesa; sicuramente sarà però proprio il gigante la sua gara principale, quella in cui può entrare nella leggenda. Alla vigilia del gigante olimpico, abbiamo sentito proprio Federica Brignone in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Mesi di preparazione difficili, poi una stagione che sta andando meglio del previsto: come te lo spieghi? La preparazione in realtà fino ad agosto era stata perfetta, in autunno ho avuto sicuramente momenti difficili dove ho sciato poco, per quello che è successo sono molto soddisfatta per i risultati raggiunti. Ho lavorato tanto in estate e mi è rimasto un buon feeling sugli sci. 



Le Olimpiadi sono arrivate: ti senti pronta? E’ difficile dirlo se mi sento pronta, però ci arrivo convinta di esserlo, conterà tanto cosa riuscirò a mettere in pista e lasciare da parte lo stress che un evento del genere di provoca. 

In gigante sei soddisfatta del tuo livello di competitività? Cosa vorresti ancora migliorare? Per come avevo finito la stagione l’anno scorso, forse avrei voluto di più, però con lo stop autunnale devo accettare ciò che sto facendo, sicuramente sto facendo delle belle manche, però mi manca soprattutto quando è facile un po’ di sicurezza perchè mi mancano un po’ di chilometri.



Quali sono le rivali che ritieni più pericolose? Tutte indistintamente dalla prima all’ultima, è una gara secca e può succedere qualsiasi cosa, alla fine bisognerà tirare fuori il massimo per battere le avversarie.

In super-G e in combinata quali sono le tue aspettative? Sono altre due gare in cui posso fare molto bene, dovrò sciare al meglio per giocarmela alla pari con le altre, l’atteggiamento non cambia. 

Dopo Bad Kleinkirchheim, inizi a pensare in grande anche in discesa? Sicuramente Bad era una pista molto tecnica senza la parte in piano che è stata tolta. Un passo in avanti l’ho fatto in questa disciplina, mi mancano i chilometri però sono sulla buona strada, ho acquistato feeling e posso togliermi delle buone soddisfazioni nei prossimi anni.

Nella velocità quali potrebbero essere i tuoi obiettivi, ai Giochi ma anche a lunga scadenza? Alle Olimpiadi ho buone chance, in discesa non so se parteciperò comunque è una pista abbastanza facile, per il proseguio della carriera la discesa è una buona cosa, posso ottenere buoni risultati.

La squadra femminile ci regala sempre tante soddisfazioni: che valore ha lavorare con un gruppo così forte? E’ una bella fortuna, sicuramente il livello è alto e in allenamento c’è sempre tanta competizione, di conseguenza è difficile anche qualificarsi per le Olimpiadi. 

Vuoi mandare un messaggio ad Elena Fanchini? E cosa pensi del grande ritorno di Nadia? A Elena dico “Forza!”, le mando tutte le energie positive possibili, è una tosta; Nadia ha delle qualità buonissime sugli sci, è una grande perchè tutti gli infortuni che ha avuto potevano farla smettere, invece è ancora qui a lottare per togliersi delle belle soddisfazioni. 

Sarà la tua terza Olimpiade: come pensi di viverla? Sicuramente meno allo sbando delle prime, cercherò di isolarmi il più possibile. E’ un’Olimpiade, deve essere vissuta e mi godrò lo spirito olimpico, ma nello stesso tempo vorrò concentrarmi sulle mie gare, senza farmi distrarre. 

La situazione in Corea ti preoccupa o c’è l’orgoglio di quello che può fare lo sport per la pace? Per me lo sport è semplicemente pace, penso non avremo alcun problema.

La Coppa del Mondo generale è un obiettivo concreto nei prossimi anni? O la Shiffrin è davvero di un altro pianeta? La Shiffrin è veramente robotica, però la coppa è un sogno grandissimo e personalmente non ho mai vinto una coppetta: quello sarà il mio prossimo obiettivo, poi faremo i conti alla fine dell’anno. (Franco Vittadini – Mauro Mantegazza)