La gara Spal Milan è stato un trionfo per i rossoneri che arrivavano al match senza Nikola Kalinic e forse è stato anche meglio così visto quello che ha combinato in campo il giovane Patrick Cutrone. Ne ha parlato a fine gara Gennaro Ivan Gattuso che in conferenza stampa ha avuto buone parole per l’attaccante proveniente dalla cantera rossonera. Questi ha voluto sottolineare: “Vi dimenticate che dopo tante volte, se no sembra che la settimana non serva nulla dove si preparano le vittorie. Si guarda in faccia chi si comporta bene, chi male, chi si sente appagato. E’ uno che ha fatto 12 gol e per l’età che ha la dote gliel’ha data madre natura il fatto di crederci sempre. Da lui mi aspetto, perchè è giovane e in tempo, sento dire che è arruffone e non è bravo tecnicamente e può migliorare. Nel primo tempo tre quattro palle in uscita l’ha perse e può migliorare su questo. Per una squadra come la nostra non è vero che non dobbiamo passare dagli attaccanti, ma quando ci arriviamo dobbiamo sviluppare meglio. Sicuramente complimenti a quello che fa per l’età e la voglia che ci mette. E’ tarantolato Patrick Cutrone. Deve giocare meglio con la squadra e può farlo“.
IL RACCONTO DEL MATCH
Spal-Milan termina con il risultato finale di 4-0 in favore del Diavolo. Nemmeno il tempo di entrare in campo e il Milan è già in vantaggio. Dagli sviluppi di un corner dalla destra, Suso scodella sul secondo palo un assist al bacio per il colpo di testa di Romagnoli, lasciato solo da Felipe. Meret riesce a respingere ma sulla ribattuta Cutrone anticipa Simic e Salamon, trovando la sua quarta rete in questo campionato. La Spal reagisce bene e alza il proprio baricentro mettendo in seria difficoltà la formazione rossonera, soprattutto sul fronte destro, dove Rodriguez non riesce a contenere lo scatenato Lazzari. Al 21′ gli uomini di Semplici si fanno notare dalle parti di Donnarumma in seguito a un tiro dalla bandierina, con una bella sponda di Salamon per la mancata deviazione di Antenucci, disturbato da Abate al momento della battuta a rete. Nel finale il Milan torna a pungere e lo fa con due fiammate: al 32′ Calhanoglu riceve da Cutrone e scarica un fendente che termina di pochissimo sul fondo, mentre al 34′ Meret alza sopra la traversa un tentativo di Bonaventura. Al 41′ arriva la chance più nitida per la Spal: Viviani colpisce il palo esterno direttamente da calcio di punizione, con Donnarumma immobile.
Nella ripresa per la Spal è notte fonda. L’ingresso in campo di Paloschi non porta quella scossa che servirebbe. E al 64′ Cutrone trova la doppietta capitalizzando al meglio una corta respinta di Meret, non proprio irresistibile su una conclusione di Suso. Al 72′ Viviani sbaglia tutto in fase di impostazione e Biglia non perdona, trovando la sua prima rete in maglia rossonera con un tiro da fuori. Nel finale, al 90′, c’è gioia anche per Borini, che non segnava in Serie A da 6 anni: l’ex Liverpool riceve da Montolivo e trafigge Meret con una bordata di prima intenzione. Andiamo adesso a dare un’occhiata alle statistiche più importanti del match. Il possesso palla sorride al Milan: 54% a fronte del 46% della Spal. I padroni di casa hanno realizzato soltanto 5 tiri, di cui zero verso la porta di Donnarumma. Il Milan, invece, ha realizzato 15 tiri di cui 9 in porta. Un palo a testa, con Viviani per la Spal e Cutrone per il Milan.
LE DICHIARAZIONI
Al termine di Spal-Milan, terminata con il risultato di 4-0 in favore dei rossoneri, ecco quanto dichiarato da Patrick Cutrone ai microfoni di Premium Sport: “Pensiamo partita dopo partita, gli obiettivi ce li poniamo, ma ora dobbiamo pensare alla gara di Europa League che è molto importante. Il mio momento di forma? Spero di continuare così, speriamo di vincere solo dopo penso a me stesso. Gattuso? Lo ascolto sempre, mi piace come mi carica, non ho nulla da dire”. Queste, invece, le considerazioni del tecnico del Milan, Gennaro Gattuso: “Sull’1-0 abbiamo un po’ sofferto Lazzari. Sapevamo che la Spal avrebbe potuto crearci problemi. Non è stata una partita facile nonostante il 4-0. Siamo contenti del risultato ma dobbiamo pensare partita dopo partita e guardare avanti. Tutti i nostri problemi non sono finiti: dobbiamo continuare a lavorare”.