Napoli Lipsia si gioca alle ore 21:05 di giovedì 15 febbraio: allo stadio San Paolo va in scena la partita di andata dei sedicesimi di finale di Europa League 2017-2018. E’ il momento della verità per i partenopei, si potrebbe dire in questo modo: la squadra di Maurizio Sarri vola in campionato, prima con 63 punti e a caccia di uno scudetto che sarebbe storico per la città e tutto l’ambiente. L’Europa League è arrivata – come per i tedeschi – dalla retrocessione dalla Champions League, e dunque è un obiettivo secondario; diviso tra l’obbligo di onorare una competizione che si può vincere e la necessità di gestire le forze della rosa in vista della volata tricolore, il Napoli si testa contro una formazione di tutto rispetto, che lo scorso anno ha centrato la prima storica qualificazione in Champions League e in questa stagione si sta ripetendo, visto che è ancora seconda in Bundesliga alle spalle dell’imprendibile Bayern Monaco. Per presentare questa Napoli Lipsia, per avere un pronostico sulla partita di Europa League e un punto sui temi salienti al San Paolo, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Alessandro Renica, ex giocatore della squadra partenopea con cui ha vinto la Coppa UEFA nel 1989.
Che partita si aspetta? Una bella partita tra due ottime formazioni che sono nelle prime posizioni dei loro campionati. Il Napoli è primo, il Lipsia secondo in una Bundesliga che è da sempre un campionato molto competitivo.
L’Europa League resta per il Napoli un obiettivo minore rispetto al campionato? Sì, effettivamente è così: il primo punto all’ordine del giorno per Maurizio Sarri è lo scudetto.
Possibile turnover quindi per l’impegno col Lipsia? Detto che la rosa del Napoli è di ottimo livello e anche le seconde linee hanno talento e valore, penso che questa sera Sarri – come del resto già anticipato – possa fare turnover e concedere spazio a chi ne ha avuto meno in campionato.
Si aspetta allora che Rog sia titolare? Rog è un giovane di buona qualità tecnica, in campionato il suo minutaggio è aumentato e in questa partita potrebbe avere una maglia da titolare.
Pensa che sia giusto che il Napoli privilegi il campionato a scapito dell’Europa League? A un certo punto ci sta che una società sia chiamata a fare una scelta; che il Napoli punti soprattutto allo scudetto fa parte dell’ordine naturale delle cose. Più che altro i partenopei devono stare attenti: la Juventus ha una grande rosa ed è lì a un punto, non è certo impossibile che vinca il settimo scudetto consecutivo…
Quindi, cosa dovrà fare il Napoli? Credo che si possa puntare a entrambi i traguardi: non snobbare l’Europa League e provare a vincerla, perchè se lo scudetto non dovesse arrivare ci sarebbe comunque un importante trofeo da festeggiare. In più vincere aiuta a vincere: in questo senso passare il turno in Europa League darebbe fiducia anche per il campionato.
Cosa ricorda del suo Napoli che, con Maradona, vinse la Coppa UEFA? Diego resta unico, ma noi vincevamo anche senza di lui. Fu bellissimo: eliminammo il Bayern Monaco e poi battemmo lo Stoccarda in finale. Devo dire che la Coppa UEFA di allora era una competizione di maggior livello tecnico rispetto a oggi; purtroppo è passato tanto tempo…
Come vede il Napoli in questo momento della stagione? Sta meritando la leadership del campionato, va ricordato che stare davanti alla Juventus è un grande merito. Certo ha anche avuto un po’ di fortuna: sabato per esempio ha trovato una Lazio in difficoltà e alcuni gol sono scaturiti da episodi fortuiti.
Il Lipsia è secondo in Bundesliga: cosa pensa di questa squadra? Ha un ottimo livello e penso che sia in grado di mettere in difficoltà il Napoli.
In particolare cosa va temuto? Non la conosco molto bene, ma spesso e volentieri le principali caratteristiche delle squadre tedesche risiedono nella concretezza del loro calcio e nella determinazione. In più, come detto prima, le qualità tecniche sono indiscutibili.
Come finirà Napoli Lipsia, e chi passerà il turno? Mi auguro ovviamente che il Napoli possa vincere quest’incontro e passare il turno. Dal punto di vista della forza mentale sarebbe davvero importante per la formazione di Sarri.
(Franco Vittadini)