Si torna a parlare di Maurizio Sarri dopo la brutta sconfitta casalinga di ieri contro il Lipsia al San Paolo che complica decisamente il passaggio del turno in Europa League. Il giornalista Raffaele Auriemma ha parlato ai microfoni di Radio Crc durante la trasmissione Si gonfia la rete: “L’unico difetto di Maurizio Sarri è legato alla gestione delle riserve. Prendo come esempio la partita in casa contro il Beenvento quando il primo campio poteva essere effettuato già all’intervallo e il secondo al decimo della ripresa. Chiuso il discorso europeo gli altri già sanno di doversene stare in panchina a guardare gli altri giocare”. Staremo a vedere se il Napoli davvero crederà nell’impresa per provare a ribaltare il risultato nella gara di ritorno anche se c’è da dire che il principale obiettivo su cui concentrare le forze rimane il campionato di Serie A. (agg. di Matteo Fantozzi)
TIFOSI CON SARRI, STADIO SOLD OUT CON LA SPAL
Maurizio Sarri mastica amaro dopo la sconfitta di ieri in Europa League nel match con il Lipsia. Una prestazione inaccettabile quella della capolista in Serie A che lo ha fatto salire sul banco degli imputati insieme alla società. Quest’ultima è accusata di non averli dato una rosa completa per competere su più fronti, l’allenatore invece è finito nel mirino per il turnover, che avrebbe potuto impiegare nel prossimo match di campionato contro la Spal. I tifosi però in questo momento così delicato per la squadra sono pronti a far sentire il proprio affetto. Domenica per la sfida di Serie A lo stadio San Paolo va verso il tutto esaurito: la Curva B è già sold out, in esaurimento anche gli altri tagliandi. Ieri invece nell’impianto di Fuorigrotta c’erano meno di 15mila tifosi. Anche i tifosi partenopei dunque sembrano aver deciso di puntare tutto sulla corsa scudetto… (agg. di Silvana Palazzo)
I QUOTIDIANI BOCCIANO IL TECNICO TOSCANO
Fra i principali responsabili della disastrosa sconfitta in casa del Napoli con il Lipsia, vi è Maurizio Sarri. Il tecnico partenopeo ha infatti parlato nella conferenza stampa della vigilia di Europa League, facendo chiaramente capire come conti di più il campionato rispetto appunto alla partita di Coppa. La scelta è condivisibile, ma forse, sarebbe stato meglio evitare di sottolinearlo nuovamente, giudicando tra laltro lEuropa League come un campionato folle. Anche per questo i quotidiani hanno voluto bocciare allunisono lex allenatore dellEmpoli, colpevole appunto di aver buttato al vento la qualificazione agli ottavi di finale, solo con le parole. Il voto più basso è quello de La Gazzetta dello Sport, che rifila un 5 al tecnico toscano, mentre Il Corriere dello Sport e Tuttosport giudicano Sarri con un 5.5. Per la sfida del ritorno, a Lipsia, servirà un miracolo, anche perché il Napoli dovrebbe vincere almeno 3 a 1 per andare ai supplementari, ma con le motivazioni sotto i piedi, sarà dura anche solo fare un gol, e si potrebbe rischiare la goleada…
ZAZZARONI LO DIFENDE
Sono molte le critiche piovute nei confronti del Napoli, ed in particolare del suo tecnico, Maurizio Sarri, lindomani la brutta sconfitta contro il Lipsia in casa. Il club partenopeo ha chiuso la sfida del San Paolo, valevole per landata dei sedicesimi di finale di Europa League, con il risultato di tre a uno in proprio sfavore, suicidandosi di fatto in vista della partita del ritorno di settimana prossima. Cè però chi è convinto che alla fine Sarri abbia fatto bene a lasciar fuori alcuni dei titolarissimi, e soprattutto, ad abbassare in qualche modo le motivazioni in vista della gara di Coppa. Fra questi vi è senza dubbio il noto giornalista Ivan Zazzaroni, che attraverso Twitter ha espresso così il proprio pensiero sulla questione: «La vita è fatta di scelte, priorità, consapevolezze e di figure di m***a calcolate. Prima della partita approvavo la linea Sarri: confermo, ha fatto bene a tener fuori i necessari assumendosi la responsabilità del ko. Lobiettivo è evidente come i limiti del gruppo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I NUMERI DEL TECNICO IN EUROPA
Ancora una volta è un Napoli poco convincente in Europa. Nei confini nazionali gli azzurri regalano spettacolo, ma quando varcano la dogana, sono spesso e volentieri più dolori che gioie. Basti pensare che questanno, in Champions League, sono arrivate solamente due vittorie, mentre sono state quattro le capitolazioni, e in un girone in cui vi erano Feyenoord e Shakhtar Donetsk, due formazioni senza dubbio alla portata dei partenopei. Il cammino in Europa League è quindi iniziato male, con la sconfitta al San Paolo con il Lipsia che di fatto già condanna gli azzurri ad uneliminazione certa. In totale, Maurizio Sarri ha disputato 14 partite in Champions, con un bilancio che parla di cinque vittorie, due pareggi e sette sconfitte, per una media punti di 1.21 a gara. NellEuropa minore, invece, sono nove le sfide disputate, con 6 successi, un pareggio e due capitolazioni. A non convincere è soprattuto latteggiamento remissivo del Napoli, che sembra quasi entrare in campo sicuro di perdere, come se limpegno fosse solo un fastidio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UNA SCONFITTA ANNUNCIATA
Maurizio Sarri è stato molto deluso dalla prestazione fornita dalla sua squadra nel corso di Napoli Lipsia (1-3), partita d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Probabilmente però lo stesso allenatore ci ha messo del suo: niente di clamoroso, è normale che per il Napoli in questa stagione la priorità sia lo scudetto, però magari dichiarare apertamente nella conferenza stampa alla vigilia della partita che l’Europa League passa in secondo piano non è il modo migliore per preparare una partita che il Lipsia invece attendeva con ansia. Insomma, una nettissima differenza di motivazioni che alla fine il Napoli ha pagato. Sentire il proprio allenatore affermare che “l’Europa League è ai limiti della follia” non è certamente un messaggio positivo per una squadra che già di suo naturalmente vive il campionato con il sogno di regalare a Napoli uno storico scudetto che fa passare tutto in secondo piano. Insomma, tutti hanno sbagliato nell’approccio alla partita e poi nel corso del match: a questo punto, Sarri e giocatori dovranno essere bravi a resettare tutto per evitare che questo stop abbia ripercussioni anche in Serie A. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LE DICHIARAZIONI DI MAURIZIO SARRI
Napoli Red Bull Lipsia è terminata 1-3, azzurri quasi fuori dall’Europa League. Al San Paolo si è giocata questa sera la sfida valida per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League e i partenopei sono stati protagonisti di una partita altamente insufficiente. E nel post-partita Maurizio Sarri non le ha mandate a dire ai suoi calciatori: Abbiamo giocato una partita deludente: sono molto, molto deluso. La maglia del Napoli va sempre onorata, questa sera siamo scesi in campo senza determinazione. Mi auguro che questa gara non abbia ripercussioni. Il gol dell1-3? Non possiamo prendere gol come questi, con i due difensori centrali che rimangono nellarea avversaria e non tornano. L’ex tecnico dell’Empoli continua nel post-partita, analizzando la prova dei suoi calciatori, in particolare di chi avrebbe dovuto dare di più: E stata una partita molto deludente: è mancato lentusiasmo di chi solito gioca poco, sono mancate le certezze di coloro che sono rimasti in panchina. In generale è mancato il piglio giusto: questi colori vanno onorati.
NON SIAMO UNA GRANDE SQUADRA
Continua Maurizio Sarri, tornando ad attaccare i suoi calciatori con il timore in prospettiva: Ho visto in campo una squadra che gioca per dovere, per lavoro e senza entusiasmo, senza fame e determinazione. Quello di questa sera è un brutto segnale in vista del futuro: mi auguro che non abbia ripercussioni. Una riflessione, poi, sull’atteggiamento in Europa League, totalmente differente rispetto a quello in campionato: A partire da domani torneremo a pensare al campionato, ma questa sera ho ricevuto la conferma che questa squadra a livello di maturità è ancora molto indietro. Non giochiamo tutte le competizioni con lo stesso spirito. Infine, una battuta sulla possibile influenza delle sue dichiarazioni alla vigilia: E ovvio che non posso prendere in giro i miei calciatori: lobiettivo principale è il campionato. Ma quando sei in Europa non hai alibi, perlopiù contro una squadra forte. Invece eravamo scarichi e sfilacciati. Non siamo per niente una grande squadra: servono enormi passi in avanti.