Gonzalo Higuain si ferma, ma non resta immobile. Il Pipita ha grande voglia di aiutare la Juventus in corsa ancora per tutti e tre gli obiettivi stagionali. L’attaccante argentino però ha riportato un problema alla caviglia sinistra, rimasta sotto in uno scontro con Salvatore Sirigu nella gara di ieri contro il Torino. Il calciatore ha voluto mandare un messaggio a tutti i tifosi tramite i social network, rincuorandoli sul suo problema. Ha spiegato: “Buongiorno, voglio ringraziare tutti, amici, compagni di squadra, tifosi, gente che non ti conosce ma che vuole il tuo bene. Grazie a tutti di cuore. Tornerò presto a esultare con la squadra e con tutti voi. #FinoallafineforzaJuventus”. Un messaggio che il pubblico ha gradito molto, assalendo il suo profilo Instagram con commenti di incoraggiamento e richieste disperate di tornare in fretta. Gonzalo Higuain è già al lavoro, la gara di ritorno col Tottenham è nel mirino e la voglia di scendere in campo ancora più forte proprio per il problema alla caviglia che al momento lo tiene ai box.
ITALO CUCCI LO DIFENDE
In una stagione in cui Juventus e Napoli si lottano lo Scudetto non si può non fare il nome di Gonzalo Higuain, attaccante che proprio dalla Campania al Piemonte si è mosso un anno e mezzo fà. Di lui ha parlato Italo Cucci nel suo consueto editoriale de Il Roma, dove l’ha giustificato: “Qualcuno ha accusato Gonzalo Higuain del rigore sbagliato contro il Tottenham e quindi gli ha attribuito la mancata vittoria. L’ingratitudine è davvero senza confini e la bravura di Kane ha spento il sorriso sulle labbra dei tifosi“. Parole importanti che scuotono il bomber ferito, con la caviglia rimasta sotto in un contrasto con Salvatore Sirigu che ha portato il Pipita a perdere il derby e non solo. Ora Gonzalo Higuain però si deve concentrare perché è davvero troppo importante il suo recupero soprattutto in vista del ritorno del sette marzo prossimo a Wembley con il Tottenham, partita che deciderà il futuro europeo di una Juventus che non vuole arrendersi agli ottavi di finale.