Douglas Costa si è preso la Juventus, diventando protagonista in moltissimi dei gol segnati in questo periodo decisivo dai bianconero. Il brasiliano però ha scioccato tutti con parole davvero molto pesanti sul suo passato. Difficile capire quali potrebbero essere ora le conseguenze per l’ex Bayern Monaco che potrebbe anche incorrere in qualche tipo di squalifica. Nel caso questa dovesse davvero arrivare e fosse breve la Juventus ovviamente sosterrebbe il calciatore, aspettandolo. Nel caso remoto invece di una squalifica di anni, cosa assai improbabile, i bianconeri potrebbero chiedere anche un rimborso per i quaranta milioni spesi in estate per andarlo a prendere dal Bayern Monaco. Quanto mai in questo momento Douglas Costa è diventato importante per i bianconeri che hanno ritrovato Paulo Dybala, ma perso allo stesso tempo per infortunio Federico Bernardeschi. Domenica contro l’Atalanta sarà ancora titolare a destra, visto che va ricordato rimane out anche il colombiano Juan Cuadrado. (agg. di Matteo Fantozzi)



“CHE BRUTTO, DOVEVO GIOCARE PER NON VINCERE”

Sono decisamente scioccanti le rivelazioni dellattaccante della Juventus, Douglas Costa. Lesterno brasiliano è esploso in patria, fra le fila del Gremio, e durante lesperienza nel suo ex club, è stato costretto a perdere una partita, evitando così di morire. A raccontare quanto accaduto è stato lo stesso calciatore bianconero, che intervistato dai microfoni del canale Youtube Pilhado, ha svelato questo retroscena riguardante una vecchia sfida contro il Flamengo: in poche parole, il Gremio avrebbe dovuto perdere contro i rossoneri, di modo che lInternacional non andasse a vincere il titolo. «Eravamo con la squadra riserve, dopo i primi 45 minuti avevamo segnato un gol ed eravamo sull’1-1 alla fine del primo tempo spiega lex giocatore del Bayern Monaco – nella ripresa, arrivò la notizia che l’Internacional sarebbe stato campione del Brasilerao con quel risultato. Facemmo dei cambi, io facevo dei dribbling da una parte, dall’altra, ma sempre lontano dalla porta. Era una partita difficile da giocare. Non potevo dare me stesso perché era brutto, ma dovevo giocare per non vincere.



O PERDETE O SIETE MORTI

Douglas Costa racconta che prima dellinizio del match, alcuni dirigenti del Flamengo entrarono negli spogliatoi, facendo chiaramente capire loro come dovevano andare le cose: «Ci era stato ordinato di perdere? E’ normale che i dirigenti facciano visita in spogliatoio spiega il calciatore della Juventus – specie prima di una partita di questa importanza. Il Flamengo stava lottando per il titolo e il Maracanà era pieno. Ci dissero che potevamo fare quello che volevamo, che la responsabilità era nostra. Che se avessimo vinto la gente avrebbe invaso la pista in aeroporto e non saremmo potuti partire. Che i tifosi del Gremio avrebbe voluto ucciderci. Sarebbe stata una macchia per la storia del Gremio: dare il titolo all’Internacional. Andò bene così. Se avessimo battuto il Flamengo, saremmo morti. Il calcio, a volte, raggiunge anche questi eccessi, che sarebbe meglio non raggiungere mai. Ma in paesi dove la povertà è molto elevata, come appunto il Brasile, questi episodi sono quasi una consuetudine.