E uno Stefano Radu commosso quello che si è presentato ai microfoni di LazioTv al termine della vittoria contro il Verona. Il calciatore rumeno festeggiava i 10 anni di Lazio, e ha voluto commentare il grande traguardo con tali parole: «Mi sono commosso, anche a fine gara, è un bel traguardo quello che ho ottenuto con la squadra. Sono entrato nei primi dieci giocatori della storia di questo club, e sono ancora emozionato, inoltre era tanto che non vincevamo e oggi ce labbiamo fatta. Devo ringraziare tutti i miei compagni di questi anni, tutti gli allenatori, la società, i tifosi che mi hanno sempre trasmesso la giusta carica per giocare al meglio, sono contento. A Bucarest mi hanno un po criticato dicendo che non mi sono fermato con i tifosi, invece è andata diversamente, le cose si vedono, io ho sempre cercato di stare vicino ai tifosi anche perché mi hanno sempre fatto sentire importante. Clicca qui per il video con le parole di Radu dal minuto 5:00. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL VIDEO CON LE PAROLE DI PECCHIA
Arriva anche il commento dellallenatore del Verona, Pecchia, al triplice fischio finale della sfida con la Lazio. La squadra scaligera lascia lOlimpico con il risultato di due a zero in proprio sfavore, e questo è il commento di Pecchia nella classica conferenza post-match: «Non volevamo essere così bassi, poi però la Lazio ci ha schiacciati, la forza di questa squadra è stata tale da metterci nelle condizioni di abbassarci e di difendere a limite dellarea di rigore, e poi siamo stati troppi timidi, visto che si sono create delle potenziali situazioni in cui potevamo creargli dei grattacapi. Poi nel secondo tempo, quando eravamo più in gara e la partita sembrava più tranquilla, sono arrivati i due gol della Lazio che praticamente hanno rotto gli equiilibri, anche se poi abbiamo avuto due occasioni che potevano riaprire le partita. Speravamo di fare ovviamente qualcosa di più.Clicca qui per il video con le dichiarazioni integrali di Pecchia in conferenza stampa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL VIDEO CON LE PAROLE DI INZAGHI
E un Simone Inzaghi soddisfatto quello che si è presentato al termine della vittoria della sua Lazio contro lHellas di Verona, ai microfoni di Sky Sport. Parlando con la tv satellitare, il tecnico biancoceleste ha ammesso: «Era una partita importantissima, siamo stati bravi ad interpretarla al meglio, nel primo tempo non siamo stati bravi a segnare, poi una volta sbloccata è stato tutto più semplice. Venivamo da un periodo in cui mancavano i risultati e non il gioco, ora siamo lì e ci vogliamo rimanere fino alla fine. Per le scelte tecniche valuteremo, abbiamo tantissime partite che ci siamo guadagnati sul campo, nessuno ce le ha regalate, vogliamo rimanerci con tutte le nostre forze, fermo restando che sarà un grande dispendio di energie, soprattutto mentali. Ricordiamo che la Lazio, grazie a questo successo, si è portata a quota 49 punti in classifica, quarta dietro alla Roma (50), e davanti all’Inter (48). Clicca qui per le dichiarazioni integrali di Simone Inzaghi ai microfoni di Sky Sport. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VIDEO LAZIO-VERONA: GOL E HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
All’Olimpico di Roma il Verona sembra quasi non essersi presentato: questo è il primo pensiero che viene in mente consultando le statistiche relative al match che ha chiuso il programma della 25^ giornata di Serie A 2017-18 e che ha visto la Lazio tornare a vincere dopo tre sconfitte consecutive. I numeri della squadra di Simone Inzaghi: 61% di possesso palla, 28 tiri in tutto di cui 15 in porta, un legno colpito da Luis Alberto, 13 occasioni da gol create, 11 calci d’angolo, 32 palloni recuperati, 14 cross, 13 azioni offensive per vie centrali e ben 25 manovre alimentate sulle corsie esterne. Chi non ha visto la partita fa davvero fatica a credere che la Lazio sia andata a segno solamente 2 volte e che la gara sia rimasta in equilibrio per quasi un’ora, è ancora troppo presto per affermare che la crisi sia alle spalle, bisogna almeno aspettare cosa succederà giovedì prossimo nel ritorno dei sedicesimi di Europa League contro la Steaua Bucarest, un avversario sulla carta abbordabile ma che nei 180 minuti può dire la sua. I numeri dell’undici di Fabio Pecchia: 39% di possesso palla, ben 9 parate di Nicolas, 0 tiri in porta, 2 palle gol che non hanno creato alcun grattacapo a Strakosha, appena 2 corner, 34 palle perse, 16 lanci lunghi (con gli scaligeri incapaci di avanzare palla al piede), solamente 13 azioni d’attaccato costruite dall’Hellas nell’arco dei novanta minuti; davvero troppo poco per una squadra che da qui a fine campionato deve raccogliere il maggior numero possibile di punti per garantirsi la permanenza nella massima categoria anche per la prossima stagione. La realtà dei fatti è che attualmente il Verona è la squadra meno attrezzata tra le venti (persino il Benevento con i nuovi innesti sembra avere qualcosa in più), paradossalmente il mercato di gennaio ha indebolito la rosa (che già non era questo granché) dal centrocampo in su: la sensazione è che la dirigenza scaligera non abbia investito a dovere per garantire a Pecchia una formazione in grado di competere nonostante il salto di categoria. In casa Verona serve assolutamente un cambio di rotta e uno scossone per non chiudere la stagione nel peggiore dei modi, con un ritorno immediato in cadetteria. Vale la pena inoltre far notare che se il campionato finisse oggi retrocederebbero le tre neopromosse, un altro indizio che dovrebbe suggerire alla governance del calcio italiano di rivedere il sistema dei vari campionati, senza però illuderci: in Germania la Bundesliga è a 18 squadre eppure da anni il Bayern Monaco domina e non ha assolutamente rivali, stesso discorso in Portogallo dove Porto, Benfica e Sporting Lisbona giocano ormai un campionato a parte.
LE DICHIARAZIONI
Al termine della gara l’attaccante della Lazio, Ciro Immobile, autore dei due gol che hanno deciso questo match, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “Queste ultime sconfitte ci sono servite per maturare, la lotta per i posti in Champions è serratissima, Roma e Inter lotteranno fino all’ultimo. I momenti negativi prima o poi arrivano, l’importante è saperli affrontare mentalmente e lasciarseli alle spalle senza strascichi pensando solamente a guardare avanti. Sono soddisfatto dei miei numeri, come dicevo ai miei compagni penso anche ai gol che ho sbagliato, chissà dove sarei ora nella classifica marcatori. Luis Alberto sa sempre trovare il modo di mandarti in porta, è un giocatore straordinario. Festeggerò il mio 28^ compleanno con la mia famiglia e poi testa alla Steaua Bucarest”.
Le parole di Simone Inzaghi, tecnico della Lazio, nel dopo gara: “Questa partita era imporatntissima per noi, l’abbiamo interpretata nel migliore dei modi, peccato non essere riusciti a trovare il gol già nel primo tempo. Nella ripresa per fortuna l’abbiamo sbloccata altrimenti sarebbe stata dura anche oggi, vittoria che arriva al momento giusto, venivamo da un periodo dove mancavano i risultati ma non la prestazione. Adesso farò le mie valutazioni in vista di giovedì prossimo contro la Steaua Bucarest, sicuramente schiererò chi avrà recuperato meglio, avremo una lunga serie di incontri ravvicinati e sarà fondamentale dosare bene le forze. Non ho schierato Felipe Anderson e Nani perché sul 2 a 0 ho ritenuto che la partita non fosse ancora chiusa, loro ci torneranno sicuramente utili ma oggi avevo bisogno di inserire gente come Luiz Felipe che potesse rinforzare la difesa”.
Le dichiarazioni di un amareggiato e rassegnato Fabio Pecchia, allenatore dell’Hellas Verona: “Troppo timidi nella prima mezz’ora, a inizio gara abbiamo inoltre fallito delle ripartenze importanti con le quali potevamo mettere in difficoltà una squadra che nei novanta minuti ci ha schiacciato nella nostra trequarti. Non siamo riusciti a creare problemi alla Lazio e quando le consenti di fare quello che vuole la sconfitta è soltanto una conseguenza logica. Dobbiamo fare risultato su ogni campo, abbiamo affrontato squadre di un certo spessore, chi deve pensare a salvarsi non può fare calcoli di sorta ma cercare di strappare più punti possibili ovunque. Siamo indietro rispetto alla quota salvezza che resta comunque un obiettivo alla portata”.