Antonio Conte continua ad essere fra i principali candidati per la panchina della nazionale italiana. Il ct attuale degli azzurri, ad interim, è Gigi Di Biagio, che avrà il compito di guidare la selezione del Bel Paese in occasione delle prossime partite amichevoli. Da settembre, poi, si tornerà a fare sul serio, e di conseguenza per quella data sarà necessario individuare un nuovo commissario tecnico con il compito di portare lItalia agli Europei itineranti del 2020. Come dicevamo, lattuale guida del Chelsea è fra i prescelti, e a riguardo lo stesso non sembra aver chiuso la porta. Uscendo allo scoperto dopo la partita di Champions League contro il Barcellona, lex ct ha infatti ammesso: «Qui al Chelsea gli allenatori non sono mai stati stabili, del resto ne sono stati cambiati 10 in 14 anni. Infatti a ogni piccola crisi escono nomi di nuovi tecnici, è capitato anche a me quest’anno. Io ho un contratto fino al 2019 e vorrei rispettarlo. Se non sarà possibile, pazienza. La nazionale italiana? Qui al Chelsea sto bene, ma bisogna essere felici in due. Se qui la cosa dovesse terminare, si aprirebbero tanti scenari possibili, chissà. Conte non ha mai smentito la volontà di tornare ad allenare un giorno gli azzurri, ma cè da affrontare una delicata questione economica. Non va infatti dimenticato che lex Juventus percepisce circa 11 milioni di euro netti annui a Londra fino al 30 giugno del 2019, una cifra che la nazionale non potrà mai elargire allo stesso tecnico. Per questo motivo il ritorno a Coverciano sembra molto complesso, a meno che lo stesso Conte non decida di fare un passo indietro, rinunciando ad un ingente quantità di denaro. Lipotesi non è da escludere ma è poco probabile, anche perché la domanda sorge spontanea: chi lo farebbe? Più plausibile quindi che il prossimo ct sia uno fra Ranieri e Mancini, che si accontenterebbero ovviamente di un ingaggio decisamente più ridimensionato, soprattutto lallenatore del Nantes, entrato nella leggenda dopo il successo in Premier League con il Leicester.



PRIMA MOURINHO E POI GUARDIOLA

Con la sfida di ieri contro il Barcellona è iniziata un periodo di fuoco per il tecnico del Chelsea, Antonio Conte. Lallenatore dei Blues dovrà infatti affrontare una serie di partite delicate, a cominciare da quanto succederà questo weekend. I Blues dovranno infatti volare allOld Trafford di Manchester per affrontare i padroni di casa dello United. I Red Devils sono una rivale diretta per un posto in Champions League, e attualmente sono al secondo posto in classifica, a quota 56 punti, con i Blues quarti, distanziati di tre lunghezze. Una vittoria per Conte sarebbe quindi importante per risalire la classifica, allontanandosi così dal quinto posto, che significa Europa League. Ma non finisce qui perché la prossima settimana, la compagine di Londra dovrà affrontare un altro esame ostico, ovvero, il Manchester City, capolista da inizio stagione della Premier.



PERMANENZA A RISCHIO

Quella contro i Citizens appare una sfida davvero improba, visto che la corazzata perfettamente allenata da Pep Guardiola, è in vetta alla classifica dallo scorso agosto, cioè, da inizio stagione. Due gare che tra laltro sono fondamentali per la permanenza a Londra di Antonio Conte, la cui panchina è stata messa in discussione ormai da mesi. Il rapporto fra lex commissario tecnico della nazionale italiana, e il patron Roman Abramovich, sarebbe ai minimi termini, complice anche un mercato che Conte non ha ritenuto allaltezza. Una volta superati i due esami di Manchester, bisognerà quindi pensare alla Champions League, e al ritorno con il Barcellona, previsto però fra poco meno di un mese, il prossimo 14 marzo. Un calendario quindi caldissimo per Conte, che non può sbagliare neanche un match: ce la farà labile tecnico italiano?

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