Fra i candidati per le elezioni politiche in programma il prossimo 4 marzo, cè anche un volto molto noto non soltanto al pubblico calcistico; stiamo parlando precisamente di Adriano Galliani, fino a poche mesi amministratore delegato del Milan, nonché braccio destro di Silvio Berlusconi da trentanni a questa parte. Lex ad rossonero ha scelto di candidarsi per Forza Italia, come non poteva essere altrimenti, e ieri, in occasione di un incontro con alcuni elettori a Luino, in provincia di Varese, vi era anche La Gazzetta dello Sport. Il quotidiano rosa ha captato alcune delle dichiarazioni rilasciate dal presidente di Mediaset Premium, che in vista del nuovo ruolo politico ha spiegato: «Sento ladrenalina delle notti di Champions. In qualsiasi professione bisogna faticare, lo insegna pure Gattuso. E i riferimenti al calcio e al suo Milan, non si esauriscono di certo qui.
IO COME ANCELOTTI
«Ovunque sono stato un uomo del fare ha proseguito limprenditore monzese – come un bravo centrocampista. E sarà lo stesso anche in politica: più che un genio come Pirlo, in Senato posso ricordare Ancelotti, giocatore e allenatore insieme. Ma guai comunque a parlare direttamente di Milan, visto che Galliani ha ammesso che per un anno, non proferirà alcuna parola sul suo grande amore. Il tifo è comunque ancora quello dei tempi doro: «Sono saltato sul divano al gol di Bonaventura, mentre a chi gli chiede se diventerà Ministro dello Sport, Galliani replica con una battuta delle sue: «Non sono neanche cardinale e volete già farmi papa?. Lex dirigente del Milan ha spiegato di essere già stato contattato in passato da Berlusconi, in occasione delle politiche del 1994, ma facendo parte della società rossonera ha preferito rimandare al mittente la proposta: «perché il Milan aveva tifosi sia a destra che a sinistra le parole del candidato di Forza Italia a riguardo – adesso me lo ha richiesto e ho accettato con entusiasmo: la mia vicinanza al Cavaliere mi aiuterà, è come se avessi preso un master stando al suo fianco.