Termina con la doppia sfida contro il Borussia Dortmund, lavventura in Europa League dellAtalanta. La squadra di Gasperini non va oltre l1 a 1 al Mapei Stadium, e in virtù del 3 a 2 a Dortmund, è costretta a dire addio alla coppa. Un pizzico di amarezza resta, anche perché i nerazzurri erano sul due a due a pochi secondi dalla fine una settimana fa, e anche in casa è arrivata la rete della condanna a pochi minuti dal triplice fischio finale. Del resto, alzi la mano chi non ha fatto il tifo per la favola nerazzurra in questa Europa League. I gironi si erano messi bene, con la doppia straordinaria vittoria sullEverton (otto gol in totale realizzati), e il successo con il Lione per il conseguente primo posto nel Girone. UnAtalanta che non si è mai snaturata, giocando sempre a viso aperto, attaccando con tutti i suoi centrocampisti, che poi sono la vera arma in più della Dea. I meriti di questa splendida cavalcata vanno ovviamente a Gasperini, che con grande probabilità non se ne andrà più da Bergamo, dove ha trovato un ambiente che lo venera quasi come un Dio, e lui lo ripaga ampiamente con il bel gioco e i risultati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL MANCATO SALTO DI QUALITA’

Alejandro “El Papu” Gomez non ha brillato come altre volte ieri sera nella sfida Atalanta-Borussia Dortmund che valeva come ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. In carriera l’attaccante ha vissuto sempre una condizione di calciatore in grado di fare il salto di qualità, senza averne la possibilità. Nei sei mesi di questa stagione Gomez ha avuto la possibilità di giocare però due partite decisive, fallendole entrambe. Ricordiamo tutti infatti la partita decisiva con la maglia dell’Argentina di Sampaoli che il ragazzo ha nettamente fallito e il doppio incontro contro il Borussia Dortmund l’ha visto assente ingiustificato. Partite di grande calibro che ha portato il calciatore a dover soffrire di pressione, senza riuscire a incantare come più volte ha fatto in Serie A. Un Papu che però si è mostrato distrutto ai microfoni di Sky Sport facendo capire quanto ci teneva a fare bella figura. (agg. di Matteo Fantozzi)



C’ POCO DA BALLARE

Baila come el Papu, recita il ritornello di una nota canzone, divenuto un vero e proprio tormentone la scorsa estate. Peccato però che ieri sera, lattaccante dellAtalanta abbia ballato davvero poco. In occasione della sfida contro il Borussia Dortmund al Mapei Stadium, il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, lalbiceleste si è reso stranamente protagonista in negativo, sbagliando diverse volte sottoporta. Lerrore più grosso è arrivato a dieci minuti circa dalla fine del match, a cui è susseguito luno a uno dei tedeschi e la conseguente condanna per la Dea. Il Papu è rimasto in ginocchio, sul prato bagnato di Reggio Emilia, con la faccia di chi ha appena vissuto una cocente delusione. Del resto leliminazione dalla Coppa vale doppio per Gomez, lui che a trentanni sperava di sfruttare proprio la vetrina europea per ottenere la convocazione del ct Sampaoli in vista dei prossimi mondiali di calcio.



ANCHE ILICIC DELUDE

Un vero peccato, perché lantipasto era di quelli giusti: euro-gol contro lEverton, e rete anche ai danni del Lione, per un girone di Europa League davvero da leader. Peccato che sia mancato nelle due sfide contro il Borussia, anche se la Coppa in generale di Gomez resta di livello assoluto. Il Papu ha sbagliato tanto ieri sera, così come un altro dei protagonisti in negativo che non ti aspetti, Josip Ilicic. Il miglior trequartista della Serie A, voti Gazzetta alla mano, ha costruito diverse azioni da gol, ma nelle tre occasioni che gli sono capitate sui piedi per gonfiare la rete, non è mai riuscito ad urlare di gioia. Probabilmente non era la serata giusta per lAtalanta, che ora avrà la testa solo al campionato (con il ritorno delle semifinali di Coppa Italia), con lobiettivo di ripetere la straordinaria annata precedente. La Dea è attualmente allottavo posto, a 38 punti, a tre lunghezze di distanza di Milan e Samp: lobiettivo è alla portata degli uomini di Gasperini.