Benchè sulla carta il match di ieri sera al Ciro Vigorito contro il Benevento non avrebbe dovuto preoccupare più di tanto la capolista Napoli, n casa azzurra lattenzione è stata comunque massima. A svelare il retroscena è stato poi in conferenza stampa al termine della partita di Serie A lo stesso Maurizio Sarri: stasera la partita era nettamente più difficile rispetto alla apparenze della classifica. Cerano tutti i presupposti per una trappola in grande stile e una squadra che gioca un derby importante e che probabilmente è molto più sentito per loro che per noi. il Benevento poi è una squadra che vedeva nella partita di stasera la possibilità di iniziare una rincorsa, che benchè sia in fondo alla classifica, ha cambiato faccia ed è entusiasta e che ha fatto arrivare giocatori importantissimi. Cerano tutti i presupposti quindi perché il Benevento facesse la partita della vita e noi una partita normale e questo nei primi minuti si è visto. Loro in casa poi danno delle buone sensazioni di vivacità di brillantezza e di gamba e che non mollano mai, specie in casa. (agg Michela Colombo)



 

IL MATCH

Numeri da record per Napoli e Juventus che ormai viaggiano sempre più a braccetto e disputano un campionato a parte: 60 punti per i partenopei, 59 per i bianconeri, una media altissima paragonabile solamente a quella della Vecchia Signora targata 2013-2014 di Conte che concluse l’annata a quota 102, oppure alle versioni deluxe di Real Madrid e Barcellona nell’era Guardiola. Se fino a qualche mese fa si parlava di corsa a quattro per lo scudetto, ora le pretendenti si sono ridotte a due con la sensazione che possano arrivare a questi ritmi fino in fondo. E sarebbe davvero clamoroso vedere due squadre andare in tripla cifra, a definitiva conferma dei livelli di eccellenza raggiunti al culmine di un percorso pluriennale che ha visto la squadra di Sarri crescere giorno dopo giorno, fino a trovare un equilibrio pressochè perfetto non solo in attacco ma anche in difesa. Semplicemente impressionante, poi, il rendimento esterno del Napoli che in dodici trasferte ha raccolto ben 34 punti sui 36 a disposizione, lasciandone un paio solamente al Bentegodi in casa del Chievo: 11 vittorie e 1 pareggio lontano dal San Paolo che un tempo era il fortino per definizione, dove i partenopei racimolavano la maggior parte dei punti; anche questo è un segnale di crescita e maturità. Dopo 23 giornate il Benevento resta ultimo isolato dal resto della compagnia con appena 7 punti, è senz’altro il record negativo da quando la Serie A è tornata a 20 squadre, ma in realtà nell’era dei tre punti c’è chi è riuscito addirittura a fare peggio dei sanniti: l’Ancona che nella stagione 2003-04 si era fermata a quota 6 chiudendo poi il campionato con 13 punti, nel 1994-95 il Brescia ottenne solamente 12 punti perdendo le ultime 15 partite. Se la salvezza ormai sembra irraggiungibile, De Zerbi ha il compito di non far aggiornare alcuni record negativi del campionato italiano, da qui a fine stagione il Benevento che ha cambiato parecchio la sua fisionomia nell’ultima sessione di mercato può comunque togliersi qualche isolata soddisfazione soprattutto se saranno confermati i progressi intravisti a sprazzi contro il Napoli.



LE DICHIARAZIONI

Il tecnico del Benevento, Roberto De Zerbi, nel dopo gara è intervenuto durante la trasmissione Sky Calcio Club: “Oggi ho schierato giocatori di qualità superiore arrivati in questi ultimi giorni di mercato, stiamo bene fisicamente, dobbiamo sforzarci nel tenere la palla a terra, a volte esageriamo ancora e non capiamo come piazzarla. Non so se ci sarà tempo per lottare per la salvezza: il distacco dalla quartultima è notevole e assemblare il gruppo nuovo non sarà semplice e rapido. L’aspetto più difficile è tornare al lavoro dopo ogni sconfitta, le vittorie contro Chievo e Sampdoria forse ci avevano illuso, ora dobbiamo cercare di ripartire”.



Subito dopo la gara il capitano del Napoli, Marek Hamsik, ha rilasciato una dichiarazione flash ai microfoni di Sky Sport: “Non pensiamo alla Juve, in questo momento dobbiamo guardare solamente a noi stessi, adesso ogni partita è una finale, ogni punto perso può essere fatale. Ci siamo spaventati quando l’arbitro ha chiesto la barella per Mertens, fortunatamente è uscito sulle sue gambe e quindi non dovrebbe essere niente di serio, non possiamo assolutamente permetterci di perdere un campione come lui”.

Le parole di Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ai microfoni di Sky Sport: “Per quanto riguarda Mertens dovrebbe essere un infortunio più leggero di quanto si era temuto in un primo momento, speriamo di poterlo recuperare per sabato prossimo, la caviglia si è girata in maniera innaturale ma per fortuna non è rimasta sotto. Il Benevento aveva tutte le carte in regola per fare una partenza aggressiva, per loro era un derby molto sentito e una vittoria avrebbe potuto ridar loro qualche speranza di salvezza, nei primi minuti abbiamo rischiato, poi siamo emersi alla distanza. Difficile che possa incontrarmi con il presidente De Laurentiis il giorno prima della partita, non sarei nelle condizioni per starlo a sentire. In questo momento non mi importa del contratto, ma non perché non ho a cuore il Napoli, è che in testa ho ben altri pensieri, tra l’altro non sento nemmeno l’impellente bisogno di negoziare il contratto che è già blindato”.

BENEVENTO NAPOLI, GOL E HIGHLIGHTS: IL VIDEO DELLA PARTITA

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