Le Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018 si apriranno ufficialmente solo oggi venerdi 9 febbraio e ovviamente l’appuntamento più atteso della cerimonia inaugurale, dopo l’accessione del braciere olimpico atteso nello Stadio Olimpico di Pyeongchang, è la sfilata degli atleti dove avremo l’occasione di ammirare tutte le delegazioni nazionali. Proprio in questa occasione ecco che assisteremo a un’evento unico nel suo genere dato specialmente l’attuale clima politico mondiale: oggi infatti le due Coree, del Sud e del Nord sfileranno assieme. Questa in realtà sarà la quarta volta che le due Coree sfileranno assieme dopo Sidney 2000, Atene 2004 e Torino 2006 ma si tratta senza dubbi d un segnale unico, di quanto lo sport possa fare per unire ciò che la politica e la storia separa. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Italo Cucci: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Come giudica la scelta delle due Coree di sfilare assieme alle prossime Olimpiadi? Una scelta positiva, speriamo che poi possa dare i suoi frutti anche nei prossimi anni, una cosa importante anche per il futuro.

Uno spot per la pace quindi molto importante in questo senso. Si ma se questa cosa potrà veramente non essere legata solo a questa Olimpiade, a questo momento. Una cosa che possa essere proprio duratura per le due Coree.



Ancora una volta lo sport però ha fatto la sua parte. Sì può dire questo, lo sport è stato strumento di pace. Bisognerà però aspettare. Ricordo della partita per la pace tra israeliani e palestinesi a Roma ( 25 maggio 2000, ndr) che sembrava avesse dato risultati importanti per la distensione tra i due paesi. Poi abbiamo visto come stanno andando le cose.

Potrebbe essere anche una decisione solo d’immagine dei due paesi? Già potrebbe essere anche questa, una scelta di questo genere, mi auguro di no, non penso che sia così alla fine. Del resto il presidente della Corea del Sud è nato in Corea del Nord, non che può avere che a cuore il desiderio di un riavvicinamento di queste due nazioni.



Pensa che in futuro ci possa essere anche un riavvicinamento politico ulteriore delle due Coree? Le due Coree sono divise sono da un confine geografico, in fondo sono un’unica nazione, ci sono differenze ideologiche tra di loro. Credo che la riunificazione delle due Coree possa essere possibile nel futuro. E’ la cosa più ovvia.

Come si troveranno gli atleti della nazionale di hockey femminile a giocare assieme sotto la stessa bandiera?  E’ una cosa già successa in passato, diciamo che invece la nazionale di hockey femminile non sarà molto forte, non sarà molto competitiva.

Pensa che il Cio abbia preso la decisione più giusta in questo senso? Direi proprio di sì, ha fatto una scelta giusta, ha preso la decisione migliore in questo senso.

E’ una cosa che potrebbe riguardare anche altre situazioni in futuro? Lo sport unisce, attraverso lo sport si superano barriere ideologiche, frontiere. Una cosa che è avvenuta anche in altre occasioni nella storia. Tutti possono ricordare che il riavvicinamento tra Stati Uniti e Cina avvenne attraverso una partita di ping pong.

 

(Franco Vittadini)