Ai Mondiali Indoor di Atletica Leggera in corso di svolgimento a Birmingham, prestigiosa medaglia per l’Italia che nel salto in alto femminile ha conquistato il bronzo grazie ad Alessia Trost. La finanziera è riuscita a prodursi nel suo primato stagionale saltando 1 metro e 93 centimetri, piazzandosi così alle spalle della russa Maria Lasitskene, che ha dominato la gara con un 2.01, e dell’americana Vashti Cunningham, che come la Trost si è fermata a 1.93 ma con un tentativo in meno, che ha fatto la differenza a parità di misure realizzate. Poco male, la medaglia iridata sancisce il ritorno ad altissimi livelli della Trost, che negli ultimi tre anni era progressivamente scomparsa dai radar e che come risultati si era fermata all’argento agli Europei indoor nel 2015. Ai Mondiali si era infatti presentata solamente grazie a un posto liberatosi con i cosiddetti “target number”.
SFRUTTATA L’OCCASIONE
Alessia Trost si è portata a casa da Birmingham un bronzo Mondiale sfruttando un’opportunità molto importante, visto che la gara è apparsa da subito tecnicamente non a livelli mostruosi, e dunque su binari congeniali all’atleta azzurra che di fatto è stata competitiva anche per l’argento, ed ha visto solo la russa Lasitskene viaggiare su misure al momento non replicabili. A 1.93 è arrivata la scrematura decisiva della gara, con la bulgara Demireva e lucraina Levchenko, una delle favorite per la vittoria finale, che si sono incagliate sulla misura che l’azzurra è invece riuscita a superare. E tanto è bastato, sfruttando un errore in meno della britannica Lake per salire sul podio, con la Cunningham, la Trost e la Lake che hanno fallito la quota di 1.96 e si sono piazzate rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto in base ai numero di salti nulli. L’unica che ha superato la quota è la Lasitskene, che è poi andata avanti fino al 2.01 e alla medaglia d’oro.