Il day after il ritorno della Roma nellélite del calcio europeo (proprio a dieci anni esatti di distanza da quellapprodo ai quarti di finale di Champions League culminati col funesto 7-1 rimediato dal Manchester United) è dolce nella Capitale e luomo del giorno è Edin Dzeko. Lattaccante bosniaco, rimasto in giallorosso dopo il lungo tira e molla della sessione di mercato invernale, ha festeggiato in anticipo il suo compleanno (il 17 marzo compirà 32 anni) regalando ai suoi tifosi un traguardo inimmaginabile a inizio stagione. Mentre oggi, come si evince da un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, si gode il meritato riposto dopo la “notte magica”, la sua rete di ieri sera allo Shakthar permette alla truppa di Eusebio di Francesco di continuare a coltivare il sogno europeo e farà sicuramente sorridere il patron James Pallotta per ben due volte. Il numero magico, infatti, è il 60. Come ha spiegato ieri il presidente statunitense, il passaggio del turno è stato il miglio regalo per il suo di compleanno, dato che Pallotta ieri ha compiuto 60 anni. Ma non solo: con lapprodo ai quarti di finale della Coppa dalle grandi orecchie, sorride anche il cassiere della società giallorossa. I 12 milioni di bonus che spettano per aver superato il primo dei turni a eliminazione diretta frutterà alle casse del club altri 12 milioni di euro che, sommati a quelli già precedentemente maturati dallUEFA per lottimo cammino in Champions, raggiungono complessivamente quota 60 milioni. Cifra tonda che, da qui a fine stagione, potrebbe addirittura essere rimpinguata e consentire così alla Roma di non dover effettuare una o due dolorose cessioni per sistemare i conti: come è noto, il club ha sforato i paletti del fair play finanziario ed entro maggio dovrà ridurre quel passivo che potrebbe anche portare lUEFA a calare la sua mannaia (di fatto una multa), in questottica, il gol di Dzeko sa tanto di boccata dossigeno e, a dieci anni dallo shock mai superato di quell1-7 umiliante, anche della fine di un incubo, calcisticamente parlando. (agg. di R. G. Flore)



AI QUARTI DEL 2008 PESCO’ IL MANCHESTER UNITED

La Roma ha battuto lo Shakhtar di Donetsk con il risultato di una rete a zero, e in virtù del gol segnato in Ucraina, si qualifica ai quarti di finale di Champions League. Dopo dieci anni, quindi, la compagine giallorossa torna nel club delle otto squadre più forti dEuropa. Lultima volta il sorteggio non sorrise alla squadra capitolina, che infatti pescò, dopo aver eliminato il Real Madrid, il Manchester United di sua maestà Sir Alex Ferguson, la squadra che poi andò a vincere la Coppa dei campioni in quell’annata. Allandata, allo stadio Olimpico, vittoria per due a zero dei Diavoli Rossi, con gol siglato prima da Cristiano Ronaldo (primo tempo) e poi da Rooney nella ripresa. Al ritorno, la settimana successiva, vittoria dello United allOld Trafford, con gol di Carlitos Tevez al settantesimo minuto di gioco. Un doppio confronto impari, quindi, in cui i giallorossi guidati da Luciano Spalletti non riuscirono a segnare nemmeno un gol. Curiosità, cè ancora un reduce di quella squadra nella Roma attuale, leggasi Daniele De Rossi, lattuale capitano, che allepoca aveva 25 anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



DERBY ITALIANO?

La Roma è qualificata ai quarti di finale della Champions League. Ora c’è anche il rischio che le urne del sorteggio in vista del prossimo turno ci parlino di un clamoroso e inaspettato derby italiano proprio tra la Roma e la Juventus. Entrambe le squadre italiane erano infatti in una condizione negativa dopo l’andata degli ottavi. La squadra di Massimiliano Allegri aveva pareggiato 2-2 in casa mentre i giallorossi di Eusebio Di Francesco erano usciti con una sconfitta dalla gara in Ucraina contro lo Shakhtar Donetsk. Sarebbe davvero incredibile vedere di fronte due squadre come Roma e Juventus con il calcio italiano che però in questo caso sarebbe penalizzato e costretto a perdere sicuramente una delle sue due compagini. Ovviamente la speranza di tutti è che Juventus-Roma si possa giocare davvero, ma magari più avanti nella competizione magari proprio in finale. (agg. di Matteo Fantozzi)



DZEKO DECISIVO

Impresa della Roma: dopo dieci anni vola ai quarti di finale di Champions League grazie alla vittoria contro lo Shakhtar Donetsk. Decide Edin Dzeko: che sliding door ideale, lattaccante bosniaco a gennaio era vicinissimo al Chelsea ma è rimasto a Trigoria e alla prima occasione utile – insieme a Cengiz Under, il cui gol a Kharkiv è stato fondamentale – ha deciso la partita e la qualificazione. La Roma entra in un tabellone che al momento comprende Manchester City, Liverpool, Real Madrid, Juventus e Siviglia. Ci sono anche i presupposti per un sorteggio che possa essere favorevole: staremo a vedere, ma intanto per i giallorossi questa è una grande serata. Da Luciano Spalletti a Eusebio Di Francesco: stavolta è il giovane tecnico, ex giocatore con tanto di scudetto vinto in giallorosso, a traghettare la Roma ai quarti di Champions League. Eliminato un pur volenteroso Shakhtar Donetsk che però incassata la rete, ha anche perso lucidità e nervi tanto da arrivare allespulsione di Ordets, giustamente allontanato dal campo per il fallo da ultimo uomo sullo stesso Dzeko lanciato a rete. La Roma gode, e ora si rituffa nel campionato con la speranza di blindare il suo terzo posto. (agg. di Claudio Franceschini)

HA SEGNATO DZEKO

E’ arrivato il gol che cambia tutto: la Roma è in vantaggio contro lo Shakhtar Donetsk per 1-0. Avvio di ripresa ancora di marca ucraina, ma poi Edin Dzeko è scattato alla grande sul lancio di Strootman e si invola eludendo il fuorigioco, si presenta solo davanti a Pyatov in uscita e lo beffa alla grande con il tocco di giustezza. Con questo gol la Roma è qualificata ai quarti di Champions League: fa fede la rete che Cengiz Under aveva segnato a Kharkiv e, per la regola dei gol in trasferta, i giallorossi avrebbero la meglio sugli ucraini. Serve non incassare, perchè un’altra rete da parte dello Shakhtar Donetsk girerebbe totalmente il discorso; servirà una chiusura di partita arrembante, magari alla ricerca del secondo gol che a quel punto forzerebbe nel peggiore dei casi il supplementare. 

INTERVALLO: ANCORA NESSUN GOL

Allintervallo allo stadio Olimpico, la situazione è la stessa con cui si era aperta la partita: per qualificarsi ai quarti di Champions League la Roma ha bisogno di un gol. Siamo infatti 0-0: partita difficile quella dei giallorossi, che dopo aver iniziato bene hanno concesso campo a un arrembante Shakhtar Donetsk che è riuscito a produrre iniziative senza però andare realmente a impensierire Alisson. Dallaltra parte la Roma ha comunque aumentato il ritmo trovando spazi in certi casi: bravo Pyatov ad allontanare un cross basso di Kolarov, poi Nainggolan si è visto murare un destro più o meno a botta sicura mentre Florenzi e Manolas hanno sbrogliato un paio di situazioni potenzialmente pericolose, con Ismaily e Facundo Ferreyra che si stavano liberando per la conclusione. Sfida interessante, aperta e divertente ma per i giallorossi non cambia nulla: serve un gol per volare ai quarti di Champions League. (agg. di Claudio Franceschini)

INIZIA LA PARTITA

Ci siamo: la Roma e lo Shakhtar Donetsk stanno per scendere in campo e sfidarsi nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Per i giallorossi la qualificazione ai quarti non è impossibile, anzi: basterebbe un 1-0 e, più in generale, occorrerebbe una vittoria con almeno due gol di scarto. Se andiamo ad analizzare tutti i risultati che la squadra di Eusebio Di Francesco ha centrato allo stadio Olimpico in questa stagione, scopriamo che in dieci occasioni ne ha ottenuto uno che sarebbe utile questa sera per passare il turno; due di queste volte come abbiamo già ricordato sono accadute in Champions League mentre un solo caso, il 18 novembre nel derby contro la Lazio, è arrivata una vittoria per 2-1 che porterebbe lo Shakhtar Donetsk ai tempi supplementari. Per i giallorossi sarebbe importante anche non subire gol: in Champions League è sempre successo nelle gare casalinghe, in Serie A però è accaduto solo 5 volte su 15 e rispetto allinizio della stagione si è verificata uninversione di tendenza in termini globali, perchè Alisson ha ottenuto appena tre clean sheet nelle ultime 11 gare mentre erano stati 7 nelle prime 11 partite del campionato. Adesso però non è più tempo di parlare e studiare i numeri: è arrivato il momento di lasciar parlare il campo, la Roma e lo Shakhtar Donetsk sono finalmente pronte per giocare questo appassionante ottavo di ritorno in Champions League e noi speriamo che la squadra di Di Francesco centri un altro risultato importante nella sua stagione. (agg. di Claudio Franceschini)

LE ULTIME VOLTE

In avvicinamento a Roma Shakhtar Donetsk, e per analizzare al meglio le possibilità giallorosse di qualificarsi ai quarti di Champions League, andiamo anche a pescare le ultime volte in cui le due squadre sono arrivate tra le otto regine del torneo. Per lo Shakhtar abbiamo già detto: lultima volta è proprio quel 2011, quando poi la formazione allenata da Mircea Lucescu sarebbe stata spazzata via dal Barcellona di Pep Guardiola che avrebbe vinto la sua terza Champions League in sei anni (la seconda per il tecnico catalano). Per quanto riguarda la Roma, dobbiamo invece tornare al 2008: era la prima gestione di Luciano Spalletti e già nellanno precedente i giallorossi si erano spinti ai quarti, incassando purtroppo il famoso 1-7 di Old Trafford contro il Manchester United (allandata invece era arrivata una vittoria per 2-1). Nella stagione seguente la Roma aveva ritrovato i Red Devils nel girone, ci aveva pareggiato in casa e perso in Inghilterra ma si era comunque presa il secondo posto davanti allo Sporting Lisbona. Agli ottavi era arrivata la grande impresa contro il Real Madrid, un doppio 2-1 alla squadra di Bernd Schuster che avrebbe vinto la Liga per la seconda volta consecutiva. Purtroppo agli ottavi arrivò ancora la maledizione dello United, che quellanno avrebbe messo le mani sulla Champions League a nove anni dallultima: allOlimpico Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney sancirono un 2-0 piuttosto definitivo, a Old Trafford fu Carlos Tévez a chiudere definitivamente i conti, eliminando i giallorossi che dunque, dieci anni dopo, possono tornare nelle prime otto squadre della principale competizione europea per club. (agg. di Claudio Franceschini)

I NUMERI

Per avere un quadro più dettagliato sulle probabilità di qualificarsi ai quarti di Champions League da parte della Roma, andiamo ad analizzare alcuni numeri stagionali dei giallorossi e dello Shakhtar Donetsk. La Roma nelle partite casalinghe di Champions League non ha mai perso: anzi, ha portato a casa due vittorie e un pareggio e soprattutto non ha mai subito gol. Esordio con 0-0 contro lAtletico Madrid, poi il roboante 3-0 al Chelsea e infine il tirato 1-0 al Qarabag, utile per vincere il girone. Porta imbattuta da 270 minuti grazie anche alle super prestazioni di Alisson; in campionato la squadra di Eusebio Di Francesco arranca maggiormente allOlimpico, avendo già perso 5 partite con 15 gol subiti in 15 uscite. La Roma fa molto meglio in trasferta che in casa, ma questo è vero solo in Serie A: venerdì ha battuto il Torino per 3-0, ma in precedenza aveva vinto solo una partita su cinque (5-2 al Benevento) perdendo contro Milan, Sampdoria e Atalanta. Lo Shakhtar Donetsk invece ha già perso due volte fuori casa, contro Manchester City e Napoli: nelle due gare ha incassato un totale di cinque reti e non ha mai segnato. Si è rifatto contro il Feyenoord, con un 2-1 che è risultato fondamentale per il passaggio del turno – nel senso che ha indirizzato le giornate seguenti del girone. In campionato ha un ottimo ruolino di marcia: con 26 punti in 11 partite ne ha fatto uno in più rispetto alle gare interne (stesso numero di gare), ha segnato 24 gol e ne ha incassati 10. Analizzare i risultati in Ucraina è complicato, perchè le partite del 2018 sono appena tre: una sola in trasferta, un 3-0 al Karpaty. Nel turno precedente, lo Shakhtar aveva perso 2-1 sul campo dello Zorya ma stiamo parlando del 10 dicembre scorso. (agg. di Claudio Franceschini)

IL PRECEDENTE

La Roma cerca la qualificazione ai quarti di Champions League: uno scenario che si era verificato, sempre contro lo Shakhtar Donetsk, sette anni fa. Erano i giallorossi di Claudio Ranieri, che solo pochi mesi prima – subentrando in corsa a Luciano Spalletti – aveva sfiorato un incredibile scudetto con una rimonta pazzesca; il testaccino, giunto secondo nel girone alle spalle del Bayern Monaco (e davanti a Basilea e Cluj) schierava allo stadio Olimpico un 4-2-3-1 con Vucinic prima punta, Totti alle sue spalle e Taddei e Ménez esterni, De Rossi e Perrotta cerniera in mediana e a protezione di una difesa con Cassetti e Riise terzini, Mexès e Burdisso centrali davanti al portiere Doni. La Roma iniziava bene: Perrotta la portava in vantaggio al 28, ma un minuto più tardi Jadson pareggiava e al 41 il risultato era già 1-3 per effetto dei gol di Douglas Costa e Luiz Adriano. Nella ripresa Ménez dava un bagliore di speranza alla Roma, ma il ritorno si prospettava durissimo; per di più nel weekend seguente i giallorossi crollavano a Marassi contro il Genoa, facendosi rimontare tra il 52 e l86 un 3-0 che diventava clamorosamente 3-4. Ranieri ci rimetteva la panchina; al suo posto arrivava Vincenzo Montella pescato dalle giovanili, ma alla Donbass Arena il suo 4-4-2 (Vucinic-Borriello coppia offensiva, Taddei e Perrotta larghi con De Rossi e Pizarro al centro, Juan-Mexès davanti a Doni con Burdisso e Riise sugli esterni bassi)veniva spazzato via da Willian (doppietta) ed Eduardo da Silva. Lavventura della Roma (che al 41 perdeva Mexès per doppia ammonizione) finiva lì; questa sera potrebbe essere diversa, perchè totalmente diverso è il risultato maturato allandata. (agg. di Claudio Franceschini)

PRIMI CALCOLI

La Roma va a caccia della qualificazione ai quarti di Champions League: martedì 13 marzo i giallorossi ripartono dalla sconfitta che hanno subito in Ucraina contro lo Shakhtar Donetsk, un 1-2 che la squadra di Eusebio Di Francesco ha subito in rimonta. Un risultato che però fa ben sperare: il prossimo turno per la Roma non è affatto lontano, anche se non è scontato e in ogni caso gli ucraini partono favoriti per il risultato maturato allandata. Dunque: in che modo la Roma si qualifica ai quarti della Champions League 2017-2018? Andiamo subito a scoprirlo, i calcoli sono semplici. Dobbiamo tenere conto del regolamento Uefa, che stabilisce come a parità di differenza reti nel doppio confronto (dunque due pareggi, o una vittoria a testa ma con il totale di gol in equilibrio), le marcature messe a segno in trasferta valgano doppio. Questo dà un enorme vantaggio ai giallorossi, che tre settimane fa avevano sbloccato la partita con Cengiz Under: vincendo 1-0 la Roma sarebbe qualificata, perchè appunto il totale dei gol sarebbe di due a testa ma la squadra di Di Francesco avrebbe, rispetto allo Shakhtar Donetsk, quella rete messa a segno in Ucraina a fare la differenza. Naturalmente la Roma si prenderebbe il prossimo turno di Champions League anche vincendo con due gol di scarto: in questo caso non avrebbe nemmeno bisogno di calcolare le reti fuori casa, in ogni contesto avrebbe segnato almeno un gol in più rispetto allo Shakhtar.

I RISULTATI NEGATIVI

Come già detto, lo Shakhtar Donetsk parte comunque favorito: avendo vinto allandata, la squadra allenata da Paulo Fonseca ha a disposizione due risultati su tre per archiviare la pratica e volare ai quarti di finale di Champions League. Uno è la vittoria, che farebbe il paio con quella ottenuta allandata; laltro è chiaramente il pareggio, con qualunque tipo di risultato visto che un successo e un pari eliminerebbero in ogni caso la Roma. In più, gli ucraini hanno anche un altro tipo di vantaggio rispetto ai giallorossi: possono infatti qualificarsi anche perdendo allo stadio Olimpico. Vale il discorso che abbiamo fatto prima, quello che riguarda i gol segnati in trasferta: logicamente, lo Shakhtar avrebbe bisogno di contenere la sua sconfitta entro la singola rete di scarto, e dovrebbe realizzare almeno due gol nella capitale italiana per superare la marcatura di Cengiz Under nella gara di andata. Quindi: qualunque vittoria giallorossa con un gol di margine e partendo dal 3-2 (anche 4-3, 5-4 o così via) costerebbe leliminazione alla Roma. Con il 2-1 a favore dei capitolini, ça va sans dire, si andrebbe ai tempi supplementari perchè il risultato sarebbe la replica di quello di tre settimane fa, solo rovesciato: dovesse rimanere lo stesso esito anche al termine dei 120 minuti, a decidere la qualificazione ai quarti di finale della Champions League 2017-2018 sarebbe inevitabilmente la lotteria dei calci di rigore.

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