Vincenzo Nibali ha vinto oggi l’edizione numero 109 della Milano Sanremo. Dopo dieci partecipazioni e un terzo posto nel 2012 ecco il momento più bello grazie a una fantastica azione in solitaria sul Poggio, dodici anni dopo l’ultimo successo italiano di Filippo Pozzato. Lo Squalo ha conquistato la Milano Sanremo 2018 a suo modo, come sanno fare solo i grandi campioni. Un capolavoro, attaccando sul Poggio Nibali ha scollinato con 12 secondi di vantaggio. Poi Matteo Trentin si è buttato al suo inseguimento senza successo. Tornati in pianura, il gruppo rinveniva ma Nibali ha resistito e ha vinto a mani alzate. I tre Grandi Giri, due Lombardia, ora è arrivata la Sanremo: Vincenzo Nibali nel ciclismo di oggi è l’unico a vincere sia i grandi Giri sia le classiche Monumento. Gli manca solo il Mondiale, in Austria a Innsbruck quest’anno il percorso sembra adatto a lui… Per commentare il successo di Vincenzo Nibali abbiamo sentito Claudio Chiappucci, che vinse la Sanremo nel 1991. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Grande Nibali, si aspettava la sua vittoria in questa Milano Sanremo? No, sinceramente no, è stato un successo proprio inaspettato, che nessuno poteva prevedere.
Un’azione preparata o decisa all’improvviso quella del corridore siciliano? Credo che possa aver pensato di fare una cosa del genere, ma abbia anche approfittato dell’indecisione dei suoi avversari con un’azione veramente da grande campione!
Era dal 2006 che non vincevamo con Filippo Pozzato, finalmente una vittoria italiana… Finalmente possiamo dire è arrivato Nibali. Ormai non riuscivamo più a vincere la Sanremo…
E da ancora più anni nessuno vinceva con un attacco solitario, un’impresa epica. Un po’ come Claudio Chiappucci… Già, una bella azione questa per la vittoria dello Squalo, ma la mia fu completamente diversa. Partii a centocinquantachilometri dall’arrivo sul Turchino e arrivai da solo a Sanremo. Ero in forma ma decisi di fare quell’azione per evitare problemi, sorprese nel finale. Ebbi ragione. Riuscii anche a evitare i momenti di paura, che i miei avversari mi prendessero. La Sanremo è un grande successo, capisco la gioia di Nibali. Gli ultimi cinquanta metri però ci ha fatto soffrire, un finale emozionante: lo stavano prendendo, Nibali è riuscito a tenere e ha vinto.
Questo potrà essere l’anno del Mondiale? Vedremo, ci sarà ancora tanto tempo prima del Mondiale. Il percorso è duro e adatto a Nibali, ma dovrà stare attento anche a Sagan. Il corridore slovacco è sempre da mettere nei pronostici in questo tipo di corse.
Lei lo sfiorò nel 1994, in Sicilia, ad Agrigento, secondo dietro il francese Leblanc… Già, anche allora il Mondiale era duro, purtroppo arrivai secondo. Non fui molto aiutato nella corsa, nel ciclismo di allora a differenza di adesso c’erano molte rivalità nelle squadre nazionali.
Nibali oggi è l’unico a vincere Giri e classiche, che posto avrà nella storia? E’ proprio un grande corridore, un corridore completo, che ha ottenuto tanti successi importanti.
Dove hanno sbagliato i suoi avversari: troppo attendismo, troppi calcoli? Hanno corso su Sagan, hanno aspettato troppo. Anche questa Sanremo doveva finire in volata. E’ il leitmotiv del ciclismo attuale, un ciclismo spesso noioso, dove si attacca poco. Dico bravo a Trentin, l’unico che ha provato a inseguire Nibali: ha fatto una grande Sanremo.
Sopratutto Sagan il grande favorito si è visto poco, per lui la Sanremo resta stregata? Sagan era il più forte, correva da solo, aveva tutti contro. Ha aspettato le ultime fasi della corsa, ma la Sanremo resta in effetti ancora stregata per lui.
Cosa vorrebbe dire a Nibali dopo questo successo? Gli faccio le mie congratulazioni, è stato veramente grande. Questo suo successo alla Sanremo è stata la ciliegina sulla torta… (Franco Vittadini)