Dagli Stati Uniti d’America fa molto rumore il rifiuto dei Golden State Warriors di andare alla Casa Bianca a trovare il Presidente degli Usa Donald Trump come già fatto in passato con Barack Obama. Uno schiaffo morale, un secco rifiuto con la squadra campione in carica della Nba che ha preferito recarsi in un museo afroamericano insieme a una scolaresca di 40 alunni felicissimi per la presenza di Stephen Curry e compagni. Una protesta silenziosa che non ha portato a pesanti ripercussioni, ma che sicuramente fa molto più rumore di chi invece magari si reca in piazza con un megafono. Staremo a vedere se Donald Trump stesso deciderà di dare una risposta a quanto accaduto cercando di esprimere il suo punto di vista in merito. Sicuramente però Golden State Warriors andrà avanti per cercare di dare ancora grandi emozioni ai tifosi dopo aver lanciato comunque questo segnale.
LA STORIA DEI GOLDEN STATE
I Golden State Warriors sono la squadra di basket di Oakland e sono stati fondati nel 1946 con il nome di Philadelphia Warriors. Passati poi per San Francisco sono diventati solo nel 1971 Golden State. Nella loro storia hanno vinto 5 volte la Nba, 9 la Conference e 10 la Division. I titoli sono stati messi a segno tutti e tre nella scorsa stagione che è stata una delle più importanti della loro storia. Ovviamente il grande punto di riferimento di questa squadra è da moltissimi anni il capitano classe 1988 Stephen Curry, ma la squadra allenata da Steve Kerr può contare su altri campioni come Quiin Cook, Jordan Bell e Kevin Duran. Gli stranieri presenti in squadra sono tre e cioè il canadese Chris Boucher, l’israeliano Omri Casspi e il georgiano Zaza Pachulia. Una squadra quella dei Golden State Warriors in grado di emozionare tutti anche oltre oceano, una favola che si spera possa andare avanti ancora per molti anni.