Il Carpi viene trascinata da Melchiorri che grazie alle due reti realizzate alla Pro Vercelli permette agli emiliani di conquistare tre punti che gli avvicinano sensibilmente alla zona playoff costringendo invece i piemontesi al penultimo posto in graduatoria. Il Carpi rispetta il pronostico sconfiggendo per 2 a 0 la Pro Vercelli al Cabassi, una vittoria conquistata grazie alla bella doppietta di Melchiorri che ha sfruttato al meglio due incredibili disattenzioni difensive di Konatè. Iniziano forte i padroni di casa che sfiorano il vantaggio già al 5′ con un tiro da fuori area di Sabbione che deviato è uscito in calcio d’angolo. Al 6′ ci prova da quasi trenta metri Pasciuti con una botta che Pigliacelli è riuscito a controllare in due tempi. All’11’ bella apertura di Melchiorri per Garritano che ha scoccato un gran tiro da fuori area che Pigliacelli è riuscito a respingere con un bell’intervento in tuffo. Al 24′ su una punizione dalla trequarti calciata da Di Chiara si accende una mischia, la palla allontanata al limite dell’area arriva a Verna il cui potente tiro scagliato è deviato in corner dall’ottimo Pigliacelli. Al 25′ sul cross di Pachonik ci ha provato ancora Melchiorri con un bel tiro al volo che l’attento portiere ospite è risucito a deviare in corner. Al 33′ arriva il meritato vantaggio del Carpi che nasce da una clamorosa svista di Konatè che perdendo il contatto col pallone e l’uomo ha permesso a Melchiorri di calciare indisturbato dal limite dell’area ed insaccando con un potente rasoterra. Dopo aver subito la rete del numero 11, gli ospiti hanno cercato di organizzare una reazione che però non è riuscita a creare nessun pericolo concreto nell’area emiliana dove la retroguardia di Calabro è sempre riuscita a gestire al meglio le sortite dei piemontesi. Dopo un minuto di recupero le due squadre sono pertanto rientrate negli spogliatoi sul punteggio di 1 a 0, decide la rete di Melchiorri.
LA RIPRESA
Il secondo tempo della sfida tra Cosenza e Lecce è iniziato da 10 minuti ed il punteggio è ora bloccato sullo 0 a 0. La ripresa si è aperta senza sostituzioni, i due allenatori hanno pertanto deciso di dar fiducia ai ventidue protagonisti che hanno dato vita ai primi quarantacinque minuti di gioco. Ripartono meglio i padroni di casa che sfiorano il gol al 52′ quando Calamai ha potuto tentare un piattone destro dal limite dell’area che Perrucchini è riuscito a respingere con un bell’intervento in tuffo. Al 58′ arriva il primo cambio del match deciso da mister Liverani che ha mandato in campo Tabanelli al posto di Tsonev. Al 64′ una sostituzione per parte con Trovato e Costa Ferreira che hanno rilevato rispettivamente Okereke e Torromino. Al 74′ un pò a sorpresa il vantaggio del Lecce che nasce da un preciso cross di Mancosu dalla sinistra che pesca al centro dell’area Saraniti che ha insaccato in rete con un bel tiro. Al 76′ mister Occhiuzzi che sostituisce in panchina Braglia, prova a sbilanciare i suoi inserendo Baclet al posto di Camigliano. Al 78′ sono finalmente gli ospiti a rendersi pericolosi col subentrato Reginaldo, la cui girata al volo di prima intenzione è stata deviata in corner dall’intervento di Ligi. All’81’ Melchiorri cerca la personale tripletta quando, dopo aver ricevuto palla in area di rigore, ha tentato un rasoterra mancino che è uscito colpendo la parte esterna della porta. All’83’ e all’86’ mister Calabro decide di gettare nella mischia Concas e Bittante al posto di rispettivamente di Verna e Garritano. La Pro Vercelli prova ad attaccare fino all’ultimo sfiorando la rete al 93′ con un tiro tentato da fuori area da Castiglia che deviato è uscito di pochissimo fuori dallo specchio. Prima del triplice fischio di chiusura c’è ancora il tempo per assistere ad una punizione calciata a giro da Mammarella che Colombi ha respinto con un deciso intervento coi pugni. Il Carpi riesce così a proseguire il buon momento di forma replicando così il successo di Pescara ed avvicinandosi alla zona playoff sconfiggendo una Pro Vercelli che ha iniziato a giocare solamente dopo aver subito la doppietta di Melchiorri, quando ormai era troppo tardi.