Mario Balotelli non è stato convocato da Gigi Di Biagio per queste due attese amichevoli della Nazionale contro Argentina e Inghilterra. Lo aveva preconvocato, di fatto “costretto” ad avvisarlo essendo un calciatore impiegato all’estero, ma alla fine il nome dell’attaccante del Nizza non compare nella lista del CT ad interim. 27 anni, 33 presenze e 13 gol in azzurro, la sua ultima esperienza è quella del Mondiale 2014: di fatto solo Cesare Prandelli ha dimostrato di credere in lui, mettendolo quasi al centro del progetto. Dimessosi il tecnico di Orzinuovi, Balotelli non ha più visto la maglia della Nazionale: Antonio Conte e Giampiero Ventura lo hanno snobbato, così ora Di Biagio che, pur ammettendo di poterlo convocare in futuro, non ha voluto prendere in considerazione i suoi numeri in Ligue 1 e in Europa League. Il primo giugno l’Italia giocherà un’amichevole contro la Francia e sarà proprio all’Allianz Riviera di Nizza: l’occasione giusta per rivedere SuperMario in azzurro? Intanto per analizzare la situazione IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Giuseppe Materazzi.
Secondo lei Di Biagio ha fatto bene a non chiamare Balotelli? Partiamo dalla cosa più importante: Di Biagio sta innanzitutto cercando di ricostruire la Nazionale, una Nazionale che deve ritrovare gioco e risultati. Secondo me il fatto che non abbia convocato Balotelli passa in secondo piano; Di Biagio ha una grande esperienza come CT, è tecnico dell’Under 21 e conosce i calciatori, sa come funziona il calcio…
Quali sono allora i motivi per cui SuperMario non è stato convocato? Questo non posso saperlo, ma posso dire che Di Biagio avrà avuto le sue valide ragioni per prendere questa decisione.
Crede che possa tornare utile alla Nazionale in futuro, come ha detto il CT? Penso di sì, del resto non ci sarebbe ragione di non credere alle parole di Di Biagio…
Quanto sono state importanti per Balotelli queste due stagioni al Nizza? Sono state importanti perchè il campionato francese è uno dei tornei più competitivi che esiste in Europa, un campionato di notevole valore.
Lo vede cresciuto anche tecnicamente e pronto a diventare un attaccante dalla statura mondiale? Aspettiamo: per il momento è un ottimo attaccante, in futuro vedremo se potrà aspirare anche a diventare uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.
L’Italia dovrà puntare su di lui per gli Europei e i prossimi Mondiali? Perchè no? E’ un ottimo attaccante e potrebbe tornare utile per le prossime competizioni a cui parteciperà l’Italia. Voglio però nuovamente sottolineare che la cosa più importante in questo momento è che la nostra Nazionale ritrovi gioco e identità.
In che modo? Il Liverpool per esempio è un’espressione di quello che intendo, pratica quel tipo di calcio che mi piace e che anche noi dovremmo tornare a sviluppare.
Ci sono delle squadre del calcio italiano che lei ammira? Sicuramente l’Atalanta: per quello che ha fatto sul campo, i risultati conseguiti e il fatto di riuscire a puntare su una solida base di italiani ma a creare un mix con stranieri di qualità e utili alla causa.
Sarebbe ideale per Balotelli un suo ritorno nella nostra Serie A? Credo che al momento ci siano campionati più belli e competitivi rispetto al nostro. La Premier League, che a me piace tantissimo, rappresenta oggi la massima espressione del calcio mondiale.
A fianco di quale attaccante Balotelli potrebbe esprimersi al meglio? Intanto andrebbe valutato in che modo giocherebbe l’Italia, se con una o due punte. Balotelli comunque può giocare con chiunque: con Immobile, con Belotti, con Zaza… l’importante è fare bene e, per un attaccante, segnare.
Il primo giugno ci sarà Francia Italia a Nizza: data ideale per il ritorno di Balotelli in Nazionale? Credo che nessuna partita si giochi per omaggiare questo o quel giocatore: se si riterrà opportuno convocare Balotelli bisognerà farlo, ma il motivo non potrà certo essere che l’amichevole si giocherà a Nizza…
(Franco Vittadini)