Chris Horner e Arrivabene, rispettivamente team principal di Red Bull e Ferrari, si sono scontrati nelle scorse ore per la questione riguardante lo sbarco a Maranello di Laurent Mekies, ex direttore per la sicurezza della Fia e attuale vice direttore di gara, che secondo il britannico non sarebbe dovuto sbarcare in Ferrari dal prossimo settembre, ma solamente a partire dal 2019. Non è la prima volta che le due scuderie si scontrano. Soltanto poche settimane fa, infatti, Chris Horner reagì alle dichiarazioni di Marchionne nei confronti di Liberty Media, la società padrona della Formula 1, che secondo il presidente della Rossa non capirebbe nulla di tecnologia. «Penso che sia irrispettoso per Ross Brawn disse Horner in quelloccasione, parlando con gli spagnoli di El Confidencialuno degli ingegneri di maggior successo nella storia della F1, Liberty ha una buona conoscenza del business e sta a loro decidere cosa è meglio. Quindi Horner aggiunse e chiosò: «Naturalmente tutti vogliono che la Ferrari continui, ed è fantastico combattere contro una squadra così iconica. Ma è sbagliato riscattare la Formula 1 in questo modo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL CASO MEKIES

Sfida a 360 in Formula 1. Se in pista si danno battaglia i piloti, fuori dalle monoposto sono i vari manager a suonarsele di santa ragione. Basta andare a riascoltarsi la conferenza stampa di poco fa, in cui hanno parlato i Team Principal di Ferrari, Mercedes e Red Bull, per capire di cosa stiamo parlando. Oggetto della contesa, è lingaggio da parte della scuderia di Maranello di Laurent Mekies, ex direttore per la sicurezza della Fia e attuale vice direttore di gara. Questultimo sbarcherà in Emilia a partire dal 20 settembre, una data che non sta bene a Chris Horner, ds della Red Bull. Un gentlements agreement fra le varie scuderie ha infatti stabilito che leventuale ingaggio di personale Fia o Fom, visti i dati sensibili di cui gli stessi sono a conoscenza, sarebbe dovuto avvenire solamente 12 mesi dopo che dicessero addio alla Federazione Internazionale.



LE PAROLE DI HORNER E ARRIVABENE

Mekies, invece, vestirà il rosso con sei mesi di anticipo secondo la Red Bull: «Certe scuderie, fra cui proprio la Ferrari, volevano che questo periodo di stacco fosse di tre anni le parole di Chris Horner – ma alla fine abbiamo concordato sui 12 mesi. E stiamo parlando di un accordo trovato solo sei settimane fa. Il Team Principal della Red Bull ha quindi aggiunto: «Ci si può nascondere dicendo che ‘non fa parte delle regole’ ma come gruppo ci eravamo messi d’accordo su qualcosa, non è stato rispettato e a questo punto mi chiedo che senso abbia fare queste riunioni. Il ds Ferrari, Arrivabene, dal suo canto, è invece convinto di aver agito nel pieno rispetto delle regole: «Non c’è nulla di sbagliato ha detto il ferrarista – ci siamo attenuti alle leggi svizzere e per le leggi svizzere sul lavoro un gentleman’s agreement è illegale, anzi siamo andati oltre concedendo un periodo di stacco di 6 mesi. Come al solito, la verità, sta probabilmente nel mezzo.

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