Chi ha lasciato una macchia indelebile sulla panchina della nazionale italiana è senza dubbio Antonio Conte. Da quando l’Italia centrò la finale degli Europei nel 2012 sono passati sei anni e l’unica nazionale che ha convinto è proprio quella del tecnico del Chelsea. Billy Costacurta, vicecommissario della FIGC, si è sbilanciato sulla possibilità di vedere il nuovo nome del commissario tecnico il prossimo 20 maggio. Non si può escludere il nome di Antonio Conte che è in totale rottura con il Chelsea, ormai praticamente fuori da tutto, se si esclude la FA Cup, dopo la vittoria della Premier League dello scorso anno. Conte era stato in grado di vivere un Europeo da protagonista nel 2016, dimostrando di saper fare molto bene anche senza troppi talenti in squadra, fermato solo ai calci di rigore dalla Germania campione del mondo. Esaltanti erano state le vittorie poi contro Belgio e Spagna. Conte rimane tra i papabili, ma non è l’unico. (agg. di Matteo Fantozzi)



“PI BRAVI DI DI BIAGIO? NON CE NE SONO MOLTI”

Il nome del nuovo commissario tecnico dell’Italia verrà comunicato il 20 maggio prossimo. Lo ha annunciato Alessandro Costacurta, vice commissario della FIGC, nella conferenza stampa tenuta oggi. L’ex commentatore di Sky Sport non ha escluso la conferma dell’attuale ct ad interim Gigi Di Biagio: «Non penso che ce ne siano molti più bravi di lui. un tecnico federale che è migliorato anno dopo anno. Gigi è bravo e in federazione la pensano come me. L’ho seguito e posso confermarlo. probabile che sia lui l’allenatore o che entri nel nuovo staff tecnico. Tra l’altro il dirigente federale ha promosso Di Biagio dopo la prestazione dell’Italia contro l’Argentina a Manchester, amichevole persa 2 a 0. «Non penso che Mourinho e Guardiola ieri sera avrebbero fatto meglio di Gigi, ha spiegato Costacurta. Il vice commissario FIGC ha parlato anche delle riforme previste per i prossimi mesi: «Non è facile intervenire. Ci sono priorità come quella dei giovani. Nelle prossime settimane uscirà il nostro programma. (agg. di Silvana Palazzo)



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AVANZA ROBERTO MANCINI. SU DI BIAGIO: RESTA UNA RISORSA

Arrivano segnali importanti da parte di Alessandro Costacurta dopo il 2-0 rifilato dall’Argentina alla Nazionale italiana nella gara amichevole di ieri. Parlando in conferenza stampa il vicecommissario straordinario della Federcalcio ha risposto ad una domanda sul nuovo selezionatore della Nazionale individuando nel 20 maggio prossimo la data in cui verrà reso noto il nome dell’allenatore chiamato a risollevare le sorti dell’Italia calcistica. Costacurta, come riportato dall’Ansa, ha spiegato: “Il profilo del nuovo ct? In Italia ci sono grandissimi allenatori, è chiaro che il 20 maggio saprete chi è il nuovo commissario tecnico“. Una dichiarazione che sembrerebbe escludere di fatto dai giochi Gigi Di Biagio. Per l’ex tecnico dell’Under 21, però, Costacurta ha espresso soltanto parole di stima: “Se abbiamo la possibilità di prendere qualcuno più bravo di Di Biagio, lo prenderemo. In ogni caso, Di Biagio rimane una risorsa della Figc“, ha detto l’ex difensore del Milan.



AVANZA MANCINI?

Ma chi sarà il prescelto di Alessandro Costacurta come nuovo c.t. dell’Italia? I nomi che si fanno sono sempre gli stessi da mesi: Carlo Ancelotti, Antonio Conte e Roberto Mancini. Soprattutto quest’ultimo negli ultimi giorni pare avere scalato le gerarchie all’interno della Federazione. Sia Ancelotti che Conte, secondo il modo di interpretare il calcio di Costacurta e dell’attuale dirigenza della FIGC, sono due maestri in grado di offrire il meglio quando hanno una squadra sulla quale lavorare giorno per giorno. Leggermente diverso il profilo di Mancini, perfetto come selezionatore come ampiamente dimostrato nel corso della sua carriera. Non è un mistero che anche nella sua esperienza in Inghilterra al Manchester City il “Mancio” abbia preso gusto a fare il mercato come un perfetto manager inglese, ad ulteriore dimostrazione del fatto che quando si tratta di dover fare delle scelte sui giocatori l’ex allenatore dell’Inter non si tira indietro. In più, a voler pensare male, c’è un indizio da non tralasciare: il 20 maggio indicato da Costacurta potrebbe infatti non essere casuale. Forse si tratta soltanto di aspettare la fine dei campionati per rispetto dello Zenit, prima di formalizzare l’accordo. Ci sbagliamo?