La notte del basket Nba porta in dote il settimo successo consecutivo per Philadelphia, che può celebrare anche il ritorno – peraltro decisivo – di Fultz, la prima scelta del draft rimasto lontano dal parquet per 5 mesi. I 76ers si impongono in casa contro i Denver Nuggets con un perentorio 123-104 che è frutto non solo di Fultz, che in meno di un quarto d’ora di gioco realizza 10 punti e 8 assist, ma anche grazie alla prova maiuscola di un grande Belinelli, autore di 11 punti, 4 rimbalzi e 2 assist. La settima vittoria consecutiva consente di Philadelphia arriva soprattutto grazie ad un ottimo secondo tempo, a dimostrazione che in questo periodo le gambe girano a dovere. Una tenuta fisica che rischia di rivelarsi decisiva per mantenere la quarta posizione a Est quando mancano ormai pochi giorni al termine della regular season ed ogni risultato rischia di essere decisivo. 



IL CROLLO DI MINNESOTA

Non se la passa bene Minnesota, che in casa davanti al pubblico del Target Center incassa un pesantissimo 93-101 contro i Memphis Grizzlies, una squadra che in trasferta fino a stanotte aveva inanellato una serie di 17 sconfitte consecutive che la dice tutta sul ruolino di marcia lontano dal palazzetto amico. Ma il lungo digiuno, che durava in realtà dal 31 dicembre, viene interrotto da una prestazione fisica e aggressiva degli ospiti a partire dalla palla a due. Al contrario Minnesota mette in scena una prestazione assolutamente senza piglio, all’opposto dei concetti di coach Thibodeau, che comìè noto richiede ai suoi giocatori intensità atletica e mentale. In questo senso i Grizzlies trascinati da Selden (23 punti) e Gasol (20) hanno vita facile nel mandare al tappeto una squadra che si piace troppo. I problemi restano a Minnesota, ottava nella confederazione Ovest a sette partite dalla fine della Regular Season ma con un calendario favorevole che consente di sperare.

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