Il botta e risposta tra Vardy e Insigne ha messo in luce sprazzi di un’Italia finalmente in grado di tenere testa a un avversario blasonato, anche se il lavoro da fare è ancora tanto. Non si sa però se sarà Luigi Di Biagio a portare avanti questo lavoro. Sul futuro ai microfoni di RaiSport l’attuale ct azzurro, forse già al passo d’addio, ha dimostrato comunque di avere le idee chiare: “In generale è stata un’esperienza fantastica: dieci giorni importanti che mi hanno dato veramente tanto. L’ho detto ai calciatori prima della gara e li ho ringraziati. Se il 27 maggio ci fossi io ad allenare questo gruppo, insisterei coi miei concetti. Questi ragazzi non sono così scarsi come si vuole fare credere. Loro sono l’Italia, devono capire ciò che rappresentano. Vedremo se ci sarò io o meno, ma non è un problema. Parlo da tifoso e non da allenatore. Non accetterò qualsiasi cosa. Non sono qui perché altri debbano decidere del mio futuro.” (agg. di Fabio Belli)



DIRETTA ITALIA INGHILTERRA (RISULTATO 1-1): TRIPLICE FISCHIO

A Wembley l’Italia impatta con un pareggio per 1 a 1 contro l’Inghilterra. Nel primo tempo la squadra di Di Biagio non raccoglie quanto semina mancando diverse opportunità importanti tramite Immobile, impreciso o contenuto dagli avversari. I padroni di casa crescono col passare dei minuti e passano in vantaggio al 26′ grazie a Vardy, agevolato dalla disattenzione degli italiani sulla punizione battuta rapidamente da Lingard. Il solito Immobile fallisce il pareggio nella prima frazione e, nel secondo tempo, ci pensa Insigne a rimettere le cose a posto, trasformando il calcio di rigore dell’87’ concesso per fallo di Tarkowski sul subentrato Chiesa. Durante la ripresa i britannici hanno perso per infortunio Stones ma sono sembrati abbastanza in forma in vista del Mondiale in Russia mentre l’Italia rientra nei propri confini con nuovi segnali positivi per il futuro.

FASE FINALE DEL MATCH

Quando manca ormai solamente una decina di minuti al novantesimo della sfida tra Inghilterra ed Italia il punteggio è sempre di 0 a 1. Secondo tempo abbastanza deludente quello messo in scena da britannici ed azzurri che si affrontano costantemente a viso scoperto, senza tuttavia riuscire ad affondare il colpo vincente nè da un lato nè dall’altro, nemmeno con l’ausilio di nuovi giocatori partiti dalla panchina.

E’ INIZIATA LA RIPRESA

Arrivati al cinquantacinquesimo minuto il risultato tra Inghilterra ed Italia è ancora di 0 a 1. In queste prime battute del secondo tempo le due compagini non regalano particolari emozioni al pubblico sebbene siano i britannici a spingere con maggiore insistenza. Al 55′ mister Di Biagio effettua pure la prima sostituzione della serata inserendo Chiesa al posto di Candreva.

FINE PRIMO TEMPO

Al termine del primo tempo le formazioni di Inghilterra ed Italia sono da poco rientrate negli spogliatoi per l’intervallo sull’1 a 0. Il buon avvio di gara da parte degli azzurri, fallendo diversi tentativi per portarsi in vantaggio con Immobile, non spaventa gli inglesi che non stanno con le mani in mano e sbloccano la situazione al 26′ con Vardy, servito da Lingard e mal gestito sulla punizione battuta rapidamente dai britannici. Nel finale Tarkowski al 35′ e Young al 38′ mancano il possibile raddoppio.

SCOCCA LA MEZZ’ORA

Giunti alla mezz’ora del primo tempo, il punteggio tra Inghilterra ed Italia è ora di 1 a 0. L’ennesima occasione mancata da Immobile al 16′ costa caro agli uomini di Di Biagio che subiscono la rete del vantaggio inglese al 26′ con Vardy, servito da Lingard battendo rapidamente una punizione concessa per fallo su Sterling. Gli azzurri non stanno a guardare ed il match rimane comunque in bilico.

FASE INIZIALE DEL MATCH

A Londra l’amichevole tra Inghilterra ed Italia è cominciata da una decina di minuti nel primo tempo ed il risultato è di 0 a 0. In queste fasi iniziali dell’incontro gli azzurri falliscono un paio di buone opportunità per sbloccare la situazione in apertura già al 1′ ed al 3′ con Immobile. I padroni di casa resistono e cercano di orchestrare la propria manovra e De Sciglio chiude ottimamente Vardy al 10′.

FORMAZIONI UFFICIALI!

Siamo al via di Italia Inghilterra: stiamo per leggere le formazioni ufficiali, ma prima dobbiamo dire che l’ultima partita che abbiamo giocato contro i tre leoni in assoluto è quella del marzo 2015. Atra amichevole, contesto diverso: avevamo appena intrapreso il cammino verso gli Europei e in panchina c’era Antonio Conte. Lo scenario fu l’allora Juventus Stadium (oggi Allianz Stadium) e finì 1-1: alla rete di Graziano Pellè dopo 29 minuti rispose Andros Townsend al 79’. Dei giocatori impiegati quel giorno fanno parte dei convocati di Gigi Di Biagio, per queste due amichevoli, Buffon, Bonucci, Florenzi, Parolo, Verratti, Darmian e Immobile. Ci sarebbe Chiellini se non fosse infortunato, ma in soli tre anni le cose sono cambiate tanto: è curioso leggere oggi i nomi di Franco Vazquez, Roberto Soriano, Mirko Valdifiori, Emiliano Moretti e Luca Antonelli, che magari non hanno mai fatto stabilmente parte del gruppo azzurro ma in quel momento storico erano largamente considerati dal nostro CT. Ora però dobbiamo dare la parola al campo: ecco le formazioni ufficiali che scendono in campo, poi ci mettiamo comodi perchè Italia Inghilterra comincia! ITALIA (4-3-3): G. Donnarumma; Zappacosta, Bonucci, Rugani, De Sciglio; Parolo, Jorginho, Lo. Pellegrini; Candreva, Immobile, L. Insigne. Allenatore: Luigi Di Biagio. INGHILTERRA (3-1-4-2): Butland; Walker, Stones, Tarkowski; E. Dier; Trippier, Oxlade-Chamberlain, Lingard, A. Young; Vardy, Sterling. Allenatore: Gareth Southgate (agg. di Claudio Franceschini)

ITALIA INGHILTERRA, DIRETTA LIVE

STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA

Italia Inghilterra verrà trasmessa in diretta tv sulla televisione di stato, appuntamento classico per tutte le partite della nostra Nazionale: come di consueto il canale di riferimento è Rai Uno – disponibile anche in alta definizione – e per chi non avesse a disposizione un televisore sarà possibile assistere all’amichevole di Wembley anche in diretta streaming video, vale a dire su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone. Basterà visitare il sito www.raiplay.it; ricordiamo anche che sull’account Twitter ufficiale della Federazione italiana, @Vivo_Azzurro, troverete informazioni utili sulla sfida e sullo stato di forma della nostra Nazionale.

ITALIA INGHILTERRA, DIRETTA STREAMING SU RAIPLAY

GLI AZZURRI A WEMBLEY

Abbiamo parlato esplicitamente, presentando Italia Inghilterra, della nostra prima vittoria a Wembley; e anche della seconda, firmata da Gianfranco Zola. Ne esiste una terza a casa dei tre leoni, ma ottenuta a Elland Road: casa di un Leeds che all’epoca era ancora una delle squadre più competitive a livello nazionale. Nel marzo 2002, in preparazione ai Mondiali di Corea e Giappone, l’Italia guidata da Giovanni Trapattoni andò a vincere per 2-1: segnò Robbie Fowler, rispose Vincenzo Montella che realizzò una doppietta, con il secondo gol arrivato su rigore al 92’. Nel novembre 1977 perdemmo sulla strada verso Argentina 1978 (reti di Kevin Keegan e Trevor Brooking) e c’è uno 0-0 risalente al novembre 1989 in amichevole, quando Azeglio Vicini stava costruendo il gruppo che avrebbe dovuto affrontare il Mondiale casalingo; nel novembre 1934 andammo per la prima volta in Inghilterra e l’amichevole non fu certo banale, perchè noi eravamo campioni del mondo ma si diceva che finchè non ci fossimo confrontati con loro (che fino al 1950 rifiutarono di andare ai Mondiali) non avremmo potuto dire di essere davvero i più forti. Segnarono tre gol nei primi 12 minuti con doppietta di Eric Brook (giocava nel Manchester City) e Ted Drake (appena passato all’Arsenal), ma Giuseppe Meazza ne fece due nel secondo tempo: sfiorammo il pareggio, la partita passò alla storia come la Battaglia di Highbury (si giocò in quello stadio) e per la prima volta l’Inghilterra si rese conto che forse c’erano nazionali che potessero rimanere al loro livello. (agg. di Claudio Franceschini)

LA PRIMA DI SEMPRE

La prima Italia Inghilterra nella storia è di 85 anni fa: il 13 maggio 1933 la Nazionale di Vittorio Pozzo, che di lì a un anno si sarebbe laureata campione del mondo, ospitò allo Stadio Nazionale del Partito Fascista – demolito nel 1957 – gli inglesi dello storico Herbert Chapman, l’inventore del sistema o WM (di fatto un 3-4-3 secondo la disposizione moderna). Allenava l’Arsenal – due campionati, una Coppa d’Inghilterra e tre Charity Shield – ma per quella unica volta accettò di sedersi sulla panchina della nazionale: l’Inghilterra all’epoca non partecipava ai grandi tornei internazionali considerandosi “superiore”, e del resto fino a quel momento si era disputato soltanto il Mondiale del 1930 al quale tante nazionali europee (tra cui l’Italia) avevano rinunciato. A Roma quel giorno finì 1-1: Giovanni Ferrari segnò per noi dopo 4 minuti, ma al 54’ minuto arrivò il pareggio di Cliff Bastin che era uno dei pretoriani di Chapman nei Gunners, autore di quasi 200 gol con la maglia dell’Arsenal in 18 anni di militanza (era un centrocampista). La nostra squadra era già quella che avrebbe vinto il Mondiale casalingo, o quasi: c’era però con il numero 7 Raffaele Costantino, uno dei primi meridionali a vestire l’azzurro: era un’ala che giocava nella Roma ma era di Bari. Mise insieme 23 presenze in Nazionale, ma alla Coppa Rimet del 1934 non fu convocato; fu però il primo di sempre a segnare due gol a Ricardo Zamora in singola partita, e soprattutto rimane a oggi uno degli unici tre calciatori a giocare con l’Italia prima di aver esordito in Serie A (lo avrebbero imitato, parecchi anni più tardi, Massimo Maccarone e Marco Verratti). (agg. di Claudio Franceschini)

CAPELLO E WEMBLEY

Italia Inghilterra a Wembley non può che riportare alla mente una data storica: 14 novembre 1973, un mercoledì. Andammo a giocare nel tempio di Londra e, per la prima volta nella nostra storia, lo espugnammo. Va detto che quella era ancora un’epoca nella quale gli inglesi tenevano particolarmente all’inviolabilità del loro stadio; non che adesso sia diverso, ma solo sette anni prima avevano vinto i Mondiali e dunque quell’aura di superiorità che avevano sempre avuto si era riformata. Noi però li battemmo: in precedenza ci avevamo giocato tre volte a casa loro, uscendone con due sconfitte e un pareggio; nel maggio 1959 ci eravamo avvicinati (reti di Sergio Brighenti e Amos Mariani) con un 2-2, nell’autunno di 14 anni più tardi ci preparavamo al Mondiale in Germania Ovest (che non sarebbe stato granchè per noi) e fu una rete di Fabio Capello, a quattro minuti dal 90’, a darci una vittoria che rimarrà storica. Il nostro CT era Ferruccio Valcareggi, ma Enzo Bearzot era già assistente e studiava dal tecnico che ci aveva portati al secondo posto nel Mondiale messicano. Capello era il nostro numero 8; completavamo il reparto offensivo Franco Causio, Gigi Riva e Gigi Rivera e Giorgio Chinaglia. In difesa avevamo Luciano Spinosi e Mauro Bellugi davanti a Dino Zoff con Tarcisio Burgnich e Giacinto Facchetti sugli esterni, a centrocampo ringhiava Romeo Benetti. L’impresa sarebbe sta ripetuta nel febbraio 1997, qualificazione ai Mondiali. Gol di Gianfranco Zola dopo 19 minuti, in panchina Cesare Maldini. (agg. di Claudio Franceschini)

ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA PARTITA

Italia Inghilterra si gioca alle ore 21:00 italiane di martedì 27 marzo: siamo nel tempio di Wembley (a Londra) per la seconda amichevole che queste due nazionali giocano nel giro di pochi giorni. Il contesto è di fatto lo stesso che la nostra Nazionale ha già vissuto venerdì: l’avversaria, una delle più competitive a livello internazionale, ha iniziato la sua preparazione in vista dei Mondiali che giocherà in estate, mentre noi proseguiamo nel nostro cammino di crescita e ricostruzione avendo però un obiettivo fissato più in avanti, cioè quando inizieranno le qualificazioni agli Europei 2020 che non potremo fallire. Intanto però proviamo a confrontarci contro avversarie di livello assoluto: la nostalgia e la delusione per non poter volare in Russia chiaramente ci sono, ma dobbiamo fare di necessità virtù e guardare soltanto a noi stessi, tenendo conto del fatto che in questo momento i risultati che maturano da queste partite sono l’ultimo dei problemi, e che bisogna guardare a ben altro.

IL CONTESTO

L’Italia ha un problema offensivo in questo momento, e lo ha fatto vedere anche contro l’Argentina: fatica nel costruire azioni da gol e fatica nell’andare a rete. Gigi Di Biagio sarà anche CT ad interim, ma giustamente sta prendendo l’incarico come se dovesse essere lui a condurci ai prossimi grandi appuntamenti; potrebbe essere anche così, ma in attesa di nominare ufficialmente la prossima guida l’Italia ha bisogno di ritrovare le proprie certezze, che significa innanzitutto individuare nuovi giocatori da inserire in un gruppo che ha perso alcuni veterani ma che certamente riparte da giocatori di sicuro affidamento, che possono far parte della rosa ancora per molto tempo e che certamente daranno una mano.

La parola d’ordine comunque deve essere ricostruzione, anche accettando scelte dolorose o in controtendenza con il passato recente; un processo che l’Inghilterra ha iniziato già qualche anno fa, tanto che Europei 2012 e Mondiali 2014 erano sostanzialmente dei banchi di prova per testare una generazione di giovani di talento che adesso sembra poter fare strada. Il problema del tre leoni è sempre lo stesso: le nazionali competitive l’Inghilterra le ha sempre avute e in certi casi si diceva anche che potessero mettere dei titoli in bacheca, ma quando poi si fa sul serio manca qualcosa per arrivare in fondo. Se sarà così anche il Mondiale 2018 lo vedremo, ma questo gruppo certamente ha del potenziale tutto da esplorare.

PROBABILI FORMAZIONI ITALIA INGHILTERRA

L’Italia dovrebbe cambiare qualcosa rispetto a venerdì: a cominciare dal portiere, che sarà Gigio Donnarumma e che sarà supportato da una linea difensiva nella quale potrebbero giocare ancora Bonucci e Rugani e con Zappacosta e Darmian che sono invece in vantaggio per occupare le corsie laterali, anche perchè Spinazzola per un problema al ginocchio ha lasciato il ritiro. Potrebbe arrivare l’esordio di Gian Marco Ferrari nel secondo tempo, ma c’è anche una timida opzione per la sua titolarità da subito; a centrocampo sicuro Lorenzo Pellegrini e con lui Cristante, il terzo giocatore potrebbe essere Jorginho oppure Verratti e, a seconda di chi sarà, cambierà anche il playmaker davanti alla difesa. Davanti invece spazio a Candreva e a uno tra Belotti e Cutrone, sulla sinistra Lorenzo Insigne si gioca la maglia con Federico Chiesa a meno di sorprese dell’ultima ora.

Più difficile capire come si schiererà l’Inghilterra, ma anche qui possiamo ipotizzare dei cambi dopo l’Olanda: in porta sempre Pickford, ma con Eric Dier che in difesa prende posto al fianco di Stones e Joe Gomez senza dimenticarsi di Maguire, che potrebbe partire dall’inizio. Walker ed Ashley Young sulle corsie, con Henderson che potrebbe essere confermato al centro ma questa volta insieme a Livermore; la prima punta potrebbe essere Vardy, con lui nello schieramento offensivo Lallana e Dele Alli vanno per la maggiore e, in presenza del talento del Tottenham, Gareth Southgate può anche giocare con il trequartista alle spalle di due punte (in questo caso Welbeck sarebbe quasi certamente titolare).

QUOTE E PRONOSTICO

Parte favorita l’Inghilterra, almeno secondo i pronostici delle principali agenzie di scommesse che hanno quotato l’amichevole: prendiamo in esame la Snai, ricordando che in casa giocano i tre leoni e che dunque per la loro vittoria dovrete puntare sul segno 1. In questo caso la quota assegnata dai bookmaker è di 2,00 contro il 3,90 che accompagna invece il segno 2, che è quello che per contro dovrete giocare qualora crediate che l’Italia riuscirà a fare il colpo a Wembley. Per quanto riguarda il pareggio, questa eventualità come sempre è contraddistinta dal segno X e, se questa sera le cose dovessero effettivamente andare in questo modo, il vostro guadagno sulla partita sarebbe di 3,15 volte la cifra che avrete deciso di mettere sul piatto.

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