L’ex viola Carlos Sanchez ha avuto ieri un lievo malore in campo dopo aver appreso la notizia della morte di Davide Astori. I due avevano giocato fino allo scorso anno insieme alla Fiorentina, condividendo anche il ruolo in campo perché spesso Paulo Sousa schierava il centrocampista nella difesa a tre proprio al fianco di Davide Astori. E’ stato lo stesso Carlos Sanchez poi ieri a voler ricordare l’amico scomparso su Instagram, dove ha postato una sua foto e scritto delle parole davvero molto commoventi: “Oggi se n’è andata una persona stupenda e un professionista. Quelli che hanno avuto la possibilità di condividere con te lo spogliatoio, siamo uniti in una gran tristezza perché ci sarebbe piaciuto continuare a condividere la tua professionalità. Condoglianze alla famiglia, riposa in pace capitano Davide Astori“. Sicuramente è un messaggio splendido che ci fa capire come Davide Astori fosse stimato veramente da tutti.



MALORE PER CARLOS SANCHEZ

La notizia della morte di Davide Astori ha colpito in maniera devastante non solo Diego Lopez, rimasto addirittura vittima di un malore: anche Carlos Sanchez si è infatti sentito male alla notizia della scomparsa dellamico e collega in viola. Certo la dipartita del difensore della Fiorentina e della nazionale ha davvero lasciato un paese sotto shock e non solo: innumerevoli infatti sono i messaggi di cordoglio che stanno arrivando in questa ore da tutto il mondo. La tragica notizia infatti ci ha messo ben poco a diffondersi e ha presto raggiunto anche le orecchie di Carlos Sanchez, ex compagno di squadra di Astori e ora in maglia con lEspanyol. Il colombiano infatti appreso della morte di Astori al termine della sfida di campionato contro il Leganes, è stato colpito da un lieve malore: immediato il soccorso di compagni e staff medico. incorriamo infatti che Carlos Sanchez ha vestito la maglia della Fiorentina dal 2016 fino a pochi mesi fa: la notizia della perdita di uno degli amici più cari a Firenze è stata chiaramente un durissimo colpo. Secondo le ultime notizie pare poi che il colombiano abbia chiesto alla dirigenza dellespanyol un permesso speciale per partecipare ai prossimi funerali di Davide Astori. (agg Michela Colombo)

MALORE PER DIEGO LOPEZ

La morte di Davide Astori, come stiamo raccontando purtroppo da ore in questa tragica domenica, è stata uno shock per tutti: non può che essere così quanto un calciatore nel pieno della carriera scompare allimprovviso, nel sonno e in seguito a un arresto cardiocircolatorio definito naturale anche se chiaramente strano. Una notizia terribile, che ha profondamente commosso il mondo del calcio: il primo polso della situazione lo abbiamo visto al Ferraris, dove Genoa e Cagliari sarebbero state in campo circa mezzora dopo che la morte di Astori è stata resa di pubblico dominio. Secondo Ansa, Diego Lopez sarebbe stato tra i più colpiti dalla notizia: lallenatore uruguaiano del Cagliari sarebbe stato colto da un lieve malore nellapprendere la scomparsa del difensore. I volti tesi, increduli e sconvolti da Marassi li abbiamo visti tutti; abbiamo visto un Mattia Perin – compagno di nazionale di Astori – correre improvvisamente negli spogliatoi provando a trattenere le lacrime, abbiamo visto Tommaso Giulini scuotere più volte la testa come a voler scacciare una realtà in quel momento troppo dura da accettare. Non abbiamo visto Diego Lopez, che era negli spogliatoi quando si è sentito male: niente di grave, semplicemente – come detto – lo shock per quanto accaduto.

LOPEZ E ASTORI

Diego Lopez è stato il simbolo di un Cagliari di cui Astori aveva vestito la maglia per sei stagioni: i due si erano incrociati per tanti anni in Sardegna, ed è dunque comprensibile la reazione fisica avuta dallallenatore. Arrivato in Italia nel 1998 – dopo il biennio nel Racing Santander – Lopez a Cagliari ha giocato 12 anni, con anche quattro stagioni in Serie B, e ha collezionato 344 presenze diventando anche capitano della squadra. Nel 2008 lui era un veterano quando Astori si è aggregato alla rosa: il 5 ottobre 2008 la società lo ha premiato per le 300 partite in rossoblu, il Cagliari fermò il Milan di Carlo Ancelotti sullo 0-0 e Astori era in panchina, un giovane che aspettava unoccasione che avrebbe ben presto avuto. Appese le scarpe al chiodo, Lopez si era messo ad allenare la Primavera isolana restando dunque in società, poi era diventato il vice di Ivo Pulga andando in panchina in una squadra di cui Astori era ormai uno dei leader. Non solo: nel 2013-2014, fino ad aprile, Diego Lopez era stato allenatore di quel Cagliari nel quale il difensore scomparso oggi giocava lultima stagione, prima di scatenare unasta di calciomercato vinta infine dalla Roma, che si era assicurata le sue prestazioni.