Non tutti sono stati in grado di onorare la morte di Davide Astori, c’è chi come Dani Alves che con le sue parole ha sicuramente creato molte polemiche. Tra quelli che hanno voluto rispondere all’ennesima uscita fuoriluogo del calciatore brasiliano del Paris Saint German c’è anche la giornalista di Sky Sport 24 Lia Capizzi che ieri ha seguito da vicino la vicenda. Questa su Twitter ha messo a tacere il terzino, scrivendo: “Dobbiamo ancora perdere tempo con le m… che sempre più spesso dice Dani Alves? Ma anche no”. Sicuramente Dani Alves si poteva risparmiare parole anche un po’ banali che col contesto della vicenda Davide Astori c’entravano poco. Lia Capizzi da personaggio coinvolto nella situazione, vista la difficile maratona di ieri, si è sentita tirata in causa e allora ha voluto dire la sua mettendo a tacere Dani Alves che farebbe meglio a pensare al campo. (agg. di Matteo Fantozzi)
Dobbiamo ancora perdere tempo con le minchiate che sempre più spesso dice Dani Alves? Ma anche no.
Lia Capizzi (@LiaCapizzi) 5 marzo 2018
LEONETTI: “TACERE UN OBBLIGO”
Le parole di Dani Alves hanno scosso il mondo del calcio il giorno dopo la morte di Davide Astori. Il calciatore brasiliano del Paris Saint German ha infatti sottolineato di non essere turbato dalla morte del capitano della Fiorentina, spiegando come sia il percorso naturale della vita e che ci sono davvero molti bambini che muoiono ogni giorno. Discorso che esce un po’ fuori da quanto hanno detto i suoi colleghi e sicuramente parole un po’ fuoriluogo che tirano in ballo situazioni altrettanto tragiche che non c’entrano molto soprattutto a un giorno appena da quanto capitato a Davide Astori. Chi ha voluto rispondere a Dani Alves è il giornalista Franco Leonetti che da noto juventino si è sentito tirato in ballo da chi in bianconero ha giocato nella scorsa stagione, lasciando Torino non certo con parole al miele. Leonetti ha sottolineato: “Tacere di fronte a certe tragedie è un obbligo”. (agg. di Matteo Fantozzi)
tacere di fronte a certe tragedie è un obbligo..
FRANCO LEONETTI (@LeonettiFrank) 5 marzo 2018
“LA MORTE DI ASTORI NON MI HA TURBATO”
Dani Alves torna a far parlare di sé per un’uscita un po’ fuori dagli schemi che invita a riflettere ma fa anche arrabbiare. Il difensore del Paris Saint German ha commentato la morte di Davide Astori in maniera fredda e distaccata, cosa che a molti non è piaciuta: “Non ne siamo turbati più di tanto perché non lo conoscevo tanto. Sono addolorato per la sua famiglia. Penso che Davide Astori abbia fatto quel che doveva in questo mondo caotico e che ormai sia in un posto migliore. Nel mondo ogni giorno muoiono di fame migliaia di bambini che non ricevono altrettanta attenzione. Sono invece altrettanto importanti. Tutti dobbiamo morire prima o poi perché siamo di passaggio. Magari siamo tristi, ma non di certo come i suoi familiari”. Subito sui social si è scatenata una vera e propria bufera nei confronti di Dani Alves.
LA CARRIERA E QUELL’ADDIO AL CALCIO ITALIANO SENZA UNA PAROLA
Dani Alves aveva già fatto parlare i tifosi italiani per il suo comportamento. Non era piaciuto infatti per niente l’addio alla Juventus arrivato senza una parola nei confronti di un club che aveva creduto molto in lui. Nato a Juazeiro il 6 maggio del 1983 Dani Alves arriva in Europa nel 2002, pescato dal Bahia dove era cresciuto. Dopo diversi anni in biancorosso esplode al Barcellona dove viene portato nel 2008. Con la maglia blaugrana ha vinto tutto quello che si poteva vincere, fino a quando nel 2016 è stato chiamato dalla Juventus. In bianconero Dani Alves ha vissuto sei mesi ai margini, prima di diventare fondamentale nella rincorsa alla finale di Champions League di Cardiff poi persa contro il Real Madrid. Da quest’anno è titolare nel Paris Saint German di Unai Emery. In Nazionale ha collezionato 105 presenze senza però riuscire mai a vincere il Mondiale.