Ecco uno stralcio della conferenza stampa post-partita dellallenatore della Lazio, Simone Inzaghi. Dopo il pareggi amaro con la Dinamo Kiev, nel match valevole per landata degli ottavi di Europa League, il tecnico biancoceleste ha ammesso: «Dovremo andare a vincere in Ucraina dove dovremo fare una partita importante, non sarà facile, loro sono unottima squadra, dovremo fare una partita giusta perché hanno dimostrato che sono agli ottavi di finale non per caso. Noi avremmo meritato di più ma in questo periodo non basta per vincere. Nel primo tempo ero contento, abbiamo sbagliato qualche ultimo passaggio ma siamo stati corti senza concedere nulla alla Dinamo Kiev, poi ci siamo allungati, prendendo due gol che bisogna evitare, concedendo più spazio, e sappiamo che per difenderci meglio dobbiamo mantenere le distanze, essere squadra, come siamo stati nelle ultime partite. Clicca qui per il video con le dichiarazioni integrali di Inzaghi in conferenza stampa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VIDEO LAZIO-DINAMO KIEV 2-2: GOL E HIGHLIGHTS PARTITA
E’ davvero un periodo no per la Lazio, che dopo la beffa ai rigori in Coppa Italia contro il Milan e quella in campionato contro la Juventus, subisce una terza partita piena di recriminazioni. 2-2 in casa contro la Dinamo Kiev significa dover cercare l’impresa in Ucraina per centrare il passaggio del turno fra sette giorni. Un peccato perché la Lazio si è dimostrata superiore ad avversari però più furbi ed esperti. Primo tempo in verità un po’ sottotono, con poche occasioni: una girata di Felipe Anderson di poco fuori, una conclusione di Basta murata da… Murgia, un pallone tirato alle stelle da Milinkovic-Savic su bella imbeccata di Wallace. Nella ripresa invece è tutta un’altra musica. Prima la Dinamo Kiev al 7′ trova la ripartenza giusta, sponda aerea di Besedin per Tsygankov che aggancia male, ma fulmina furbescamente Strakosha di tacco. La reazione della Lazio è però immediata, al 9′ Felipe Anderson imbecca Immobile che batte Boyko in diagonale. La squadra di Inzaghi si rianima e si porta in vantaggio al 17′: grande apertura di Milinkovic-Savic e un Felipe Anderson ispirato non sbaglia. La Lazio sembra padrona della partita ma la Dinamo Kiev ha sangue freddo. Strakosha salva su Pivaric, ma non può nulla al 34′ sull’eurogol di Junior Moraes, col bomber degli ucraini partito dalla panchina ma micidiale con una conclusione a girare. Per la Lazio la beffa finale arriva al 95′: grande sponda di Milinkovic-Savic per Immobile che coglie un clamoroso palo a Boyko battuto. E Inzaghi spera che la fortuna possa finalmente girare proprio a Kiev.
LE STATISTICHE
In questa sfida degli ottavi di finale di Europa League il possesso palla è stato di marca laziale, 53% contro il 47% della Dinamo Kiev. I biancocelesti hanno azzeccato l’80% dei passaggi (348 su 433) contro il 79% degli ucraini (330 su 419) segnale di una partita giocata con un buon palleggio da entrambe le formazioni. 34 i palloni recuperati dalla squadra di Inzaghi contro i 36 degli ucraini, i cartellini gialli sono stati 3 per i padroni di casa e 4 per la formazione ospite, che nel finale di partita hanno visto Garmash, già ammonito, espulso per proteste. 17 i falli commessi dalla Lazio contro i 16 della Dinamo in una partita non scorretta seppur agonisticamente accesa, soprattutto nel secondo tempo. La Lazio ha tirato 9 volte verso la porta di Boyko, centrando 3 volte lo specchio, i tiri della Dinamo Kiev sono stati invece 5 dei quali 3 nello specchio. 5-4 la conta dei calci d’angolo in favore della Lazio.
LE DICHIARAZIONI
Felipe Anderson è stato protagonista e nelle sue dichiarazioni a SAky Sport dimostra di credere ancora nella qualificazione: Siamo dispiaciuti, volevamo ottenere un risultato positivo. Ma non sottovalutiamo questo pareggio, potrebbe rivelarsi più utile del previsto. Loro sono una buona squadra, esperrta, gli abbiamo lasciato un po di spazio di troppo e non avremmo dovuto farlo. Dobbiamo mantenere la calma e lavorare per ottenere al ritorno la qualificazione. Io provo a farmi sempre trovare pronto, quando gioco dallinizio è diverso e mi trovo sicuramente meglio di quando devo entrare a partita iniziata. Il mister sa che può contare di me, siamo cresciuti dall’inizio della stagione e credo sia evidente. Voglio lavorare di più per farmi trovare al 100% ogni volta che sarò chiamato in causa. Le tensioni nello spogliatoio? Siamo esseri umani, ora è tutto risolto. Quello che è accaduto ci ha insegnato cose importanti e anch’io sento di essere più utile alla squadra.
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