Non ha lesinato emozioni la Freccia Vallone 2018, storico appuntamento ciclistico annuale che si svolge in Belgio. Alla fine ha trionfato il francese Julian Alaphilippe, ma a rubare la scena ci ha pensato il nostro Vincenzo Nibali. Lo squalo ha attaccato a 45.8 chilometri dal traguardo sulla Cote de Reve, e a 16 km dallarrivo, il vantaggio sul resto del gruppo era di 58 secondi. Ma quando la bandiera a scacchi sembrava ormai vicina, il messinese ha perso terreno, stremato, venendo ripreso ad un chilometro dalla fine, in cima al temibile Muro di Huy, una salita con pendenze fino al 24%. Una prova comunque più che positiva per Nibali, che di fatto è pronto per la Liegi-Bastogne-Liegi, una delle grandi classiche del mondo a due ruote, che si terrà sempre in Belgio domenica prossima. Vincere la seconda corsa ciclistica più antica dopo la Milano-Torino, è il grande obiettivo di questa primavera dello squalo. La Freccia-Vallone, come dicevamo, è stata vinta da Alaphilippe, per la prima volta vittorioso qui dopo due secondi posti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VINCE ALAPHILIPPE
Julian Alaphilippe ha vinto la Freccia Vallone 2018: per il francese della Quick Step Floors è il primo successo in una grande classica, che spezza una serie di piazzamenti di grande prestigio ma che stavano creando attorno a lui la fama di eterno piazzato (già due volte secondo alla Freccia Vallone, una volta alla Liegi e una al Lombardia). Secondo posto per il solito Alejandro Valverde, a cui non riesce la quinta vittoria consecutiva, poi terzo Jelle Vanendert davanti a Roman Kreuziger. Il gruppo di sei fuggitivi che si era formato in precedenza è rimasto intatto fino alla Côte de Cherave, quando Benedetti e Roux non sono più riusciti a rimanere con gli altri quattro compagni di avventura. Così, erano rimasti in quattro alla testa della corsa, cioè Maximilian Schachmann, Tanel Kangert e Jack Haig insieme a Vincenzo Nibali. In seguito però sono stati ripresi prima Nibali e Kangert, poi anche Schachmann ed Haig: per lo Squalo comunque un messaggio molto chiaro, per la Liegi Bastogne Liegi ci sarà da fare i conti anche con lui. La vittoria della Freccia Vallone si è così decisa, come quasi sempre accade, sul Muro di Huy: qui è stato Alaphilippe a trovare lo spunto decisivo, Valverde ha perso inizialmente qualche metro poi ha rimontato ma solo fino al secondo posto, staccato di 4 dal vincitore. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
NIBALI ATTACCA
Finale decisamente emozionante per la Freccia Vallone 2018: mancano ormai circa 25 km, la fuga da lontano è stata definitivamente annullata e nel gruppo sono cominciati gli attacchi, nei quali si sta mettendo particolarmente in evidenza un ottimo Vincenzo Nibali, per il quale è evidente il tentativo di anticipare la bagarre senza affidare tutto allultima scalata del Muro di Huy, dove corridori quali in primis Alejandro Valverde sarebbero certamente favoriti dalla loro maggiore esplosività. Va dato atto che non tutti i fuggitivi della prima ora hanno alzato bandiera bianca: al comando insieme a Nibali troviamo infatti Kangert, Benedetti, Roux, Haig e Schachmann e fa dunque molto piacere trovare ancora davanti Cesare Benedetti, che faceva parte della fuga della prima ora. I primi inseguitori del sestetto al comando sono De Marchi e Kwiatkowski, che formano dunque una coppia alle spalle della testa della corsa quando abbiamo superato anche il secondo passaggio sul Muro di Huy, mentre alle loro spalle cè il grosso del gruppo. I distacchi non sono ancora netti, per cui tutto è possibile: intanto però la notizia è che Vincenzo Nibali sta bene ed è allattacco. Sarà un finale da non perdere! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SUL CIRCUITO FINALE
Già superato il primo passaggio sul Muro di Huy, la Freccia Vallone 2018 è ormai decisamente entrata nel vivo, tanto che si aggira solamente attorno al minuto il vantaggio dei reduci fra i fuggitivi nei confronti del gruppo. Al comando dunque restano Romain Hardy (Fortuneo-Samasic), Anthony Roux (Groupama-FDJ), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Anthony Perez (Cofidis), Romain Combaud (Delko Marseille Provence KTM), Patrick Müller (Vital Concept) e Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert), con un margine però assai ridotto, che non concede loro speranze quando mancano ancora oltre 45 km allarrivo, posto in cima al terzo passaggio sul Muro di Huy. Nel corso della prima ascesa si mossi anche diversi big fra i quali in particolare Michal Kwiatkowski, ma anche Damiano Caruso e Jakob Fuglsang, però in breve tempo il gruppo è tornato compatto: schermaglie comunque decisamente interessanti, che ci descrivono bene una Freccia Vallone che sta ormai per entrare nella sua fase decisiva. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL GRUPPO CONTROLLA
La Freccia Vallone 2018 è entrata nella sua seconda metà: sono infatti già stati percorsi oltre 100 km della classica belga che si deciderà sul durissimo Muro du Huy e il gruppo comincia a fare sul serio, tenendo sotto controllo la fuga di otto uomini che stanno attaccando fin dai primissimi chilometri, il cui vantaggio è in calo e si aggira ora attorno ai tre minuti e mezzo. Ricordiamo comunque la composizione della testa della corsa: in fuga ci sono Romain Hardy (Fortuneo-Samasic), Anthony Roux (Groupama-FDJ), litaliano Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Anthony Perez (Cofidis), Romain Combaud (Delko Marseille Provence KTM), Patrick Müller (Vital Concept), Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert) e Antoine Warnier (WB Veranclassic Aqua Protect). Sono già state affrontate alcune salite, compresa la mitica Redoute simbolo della Liegi Bastogne Liegi che vivremo domenica, ma alla Freccia Vallone troppo lontana per lasciare il segno: la gara entrerà nel vivo quando entreremo nel circuito finale, caratterizzato da tre ascese del Muro di Huy. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA FUGA DA LONTANO
La Freccia Vallone 2018 è per il momento caratterizzata dalla classica fuga da lontano, in questo caso composta da otto corridori. Si tratta di Romain Hardy (Fortuneo-Samasic), Anthony Roux (Groupama-FDJ), Cesare Benedetti (Bora-hansgrohe), Anthony Perez (Cofidis), Romain Combaud (Delko Marseille Provence KTM), Patrick Müller (Vital Concept), Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert) e Antoine Warnier (WB Veranclassic Aqua Protect): fra loro dunque anche litaliano Benedetti, che si sta mettendo in luce. Van Melsen e Warnier hanno raggiunto la testa della corsa in un secondo momento, aggiungendosi dunque ai primi fuggitivi che erano stati gli altri sei. Per ora il gruppo lascia fare e il vantaggio della testa della corsa si aggira intorno ai cinque minuti, anche perché il gruppo ha pure perso circa 40 secondi ad un passaggio a livello. Da segnalare infine le ottime condizioni atmosferiche: il meteo dunque non dovrebbe essere un problema oggi – e questa nelle Ardenne è sempre una notizia. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA FRECCIA VALLONE 2018
Per seguire la Freccia Vallone 2018 ci sarà una diretta tv che avrà inizio alle ore 13.45 su Rai Sport + HD (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Diretta disponibile a partire dalle ore 14.30 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire la Freccia Vallone in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.raiplay.it) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Flèche Wallonne e il profilo Twitter ufficiale @flechewallonne.
SI PARTE
Fra pochi minuti prenderà il via la Freccia Vallone 2018, edizione numero 82 della celebre classica belga di ciclismo e secondo atto del cosiddetto Trittico delle Ardenne, celebre soprattutto per il durissimo arrivo in cima al Muro di Huy, uno dei luoghi più famosi del ciclismo internazionale e salita micidiale, che non a caso negli ultimi anni ha esaltato soprattutto Alejandro Valverde, sul quale anche oggi saranno puntati i riflettori perché lo spagnolo andrà alla ricerca della sesta vittoria, che sarebbe pure la quinta consecutiva, per rafforzare lo status di corridore più vincente di sempre nella storia della Freccia. Non mancheranno però i rivali di primissimo livello, magari i padroni di casa che non vincono dal successo di Philippe Gilbert nel 2011, oppure lirlandese Daniel Martin e il francese Julian Alaphilippe, che si sono divisi gli ultimi quattro secondi posti – sempre dietro a Valverde. Anche lanno scorso tutto si decise sul Muro di Huy, dove Alejandro Valverde riuscì a togliersi tutti gli avversari dalla ruota, giungendo con un secondo di vantaggio sullirlandese Daniel Martin e il belga Dylan Teuns. Il migliore degli italiani fu invece Diego Ulissi, decimo. Adesso però bisogna pensare solamente allattualità: la Freccia Vallone 2018 sta per cominciare! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ALBO D’ORO
Oggi è il giorno della Freccia Vallone 2018. In attesa della partenza di questa attesa classica, diamo uno sguardo al suo prestigioso albo d’oro: nelle 81 edizioni fin qui disputate fanno naturalmente la parte del leone i ciclisti belgi padroni di casa, con 38 successi tra i quali spiccano le triplette di Marcel Kint in anni difficili (1943-1944-1945) e di un certo Eddy Merckx (1967-1970-1972), non a caso Il Cannibale. Il più vittorioso di sempre alla Freccia Vallone è però lo spagnolo Alejandro Valverde: luomo della Movistar aveva già vinto nel 2006, poi ecco il sensazionale poker consecutivo nelle ultime quattro edizioni per calare una cinquina leggendaria e che ha portato la Spagna a quota otto successi, tutti nel Duemila, compresi Igor Astarloa nel 2003, Joaquim Rodriguez nel 2012 e Dani Moreno nel 2013. Basterebbe dire che lultimo successo di un non spagnolo è quello di Philippe Gilbert nel 2011 per rendere lidea: sul Muro di Huy ormai lo spagnolo è la prima lingua. Anche litaliano però è molto ben conosciuto, dal momento che i nostri corridori hanno vinto per ben 18 volte (seconda nazione per numero di successi) a partire dal successo di Fermo Camellini nel 1948, bissato due anni dopo da un certo Fausto Coppi. Ricordiamo tutti i successi italiani: Roberto Poggiali nel 1965, Michele Dancelli nel 1966, Francesco Moser nel 1977, Giuseppe Saronni nel 1980, Mario Beccia nel 1982, ben tre volte Moreno Argentin nel 1990, 1991 e 1994, con l’intermezzo di Giorgio Furlan nel 1992 e di Maurizio Fondriest nel 1993 (cinque vittorie italiane consecutive), Michele Bartoli nel 1999, Francesco Casagrande nel 2000, poi ecco i tre successi di Davide Rebellin nel 2004, 2007 e 2009, mentre nel 2005 vinse Danilo Di Luca. Una tradizione leggendaria, che però andrebbe un po rinfrescata (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
ORARIO E PRESENTAZIONE FRECCIA VALLONE
Oggi si disputa la Freccia Vallone 2018, edizione numero 82 della classica belga di ciclismo. Siamo dunque al secondo atto del cosiddetto ‘Trittico delle Ardenne’ che prosegue oggi con la Freccia Vallone dopo l’Amstel Gold Race di domenica, prima di culminare con la Liegi-Bastogne-Liegi, ultimo Monumento primaverile fra le classiche più ambite. Pensiamo però a quello che ci attende oggi, in particolare al grande spettacolo che ogni anno ci regala l’arrivo sul Muro di Huy, che naturalmente è il simbolo della corsa belga, caratterizzata appunto da questo difficilissimo arrivo in salita. I corridori dovranno affrontare 198,5 km, che fanno della Freccia Vallone la più breve delle grandi classiche di primavera: percorso dunque non lunghissimo, ma ugualmente assai impegnativo. Il protagonista più atteso sarà per lennesima volta Alejandro Valverde, vincitore delle ultime quattro edizioni consecutive: sarà di nuovo festa per lo spagnolo della Movistar?
FRECCIA VALLONE 2018: IL PERCORSO
Questanno la partenza è collocata a Seraing alle ore 11.25, larrivo naturalmente in cima al Muro di Huy. Siamo in Vallonia, come dice il nome della corsa, cioè la regione francofona del Belgio. Sul percorso saranno da affrontare undici salite principali, compresi i tre passaggi sul Muro e senza sottovalutare numerosi altri saliscendi di una regione in cui di pianura in effetti ce nè poca. Tornando ai passaggi sul Muro di Huy, il primo sarà al km 140,5, il secondo al km 169,5 (cioè ai -29 dall’arrivo, quando si entrerà davvero nel vivo) e il terzo naturalmente per raggiungere il traguardo. Si tratta di una salita di 1,3 km con pendenza media al 9,6%: numero già molto interessante, ma che non rende l’idea di una salita sempre più dura man mano che ci si avvicina al traguardo, con punte di pendenza massima addirittura fino al 26%, salvo che negli ultimi 100 metri, quando spiana e chi avrà più forze potrebbe rilanciare per l’ultimo e decisivo guizzo. A partire da tre anni fa però è stata introdotta a soli 5,5 km dall’arrivo la Côte de Cherave, ascesa di 1,3 km con pendenza media dell’8,1% che potrebbe essere un trampolino di lancio per chi vorrà attaccare prima dell’ultimo passaggio sul Muro, per vivacizzare ulteriormente il finale evitando che sia solo un avvicinamento alla salita decisiva; in ogni caso, unaltra salita decisamente impegnativa a pochissima distanza dellarrivo si farà comunque sentire nelle gambe dei corridori.