Dopo lannuncio che pone fine a 22 anni di sodalizio (uno dei più lunghi della storia del calcio) tra lArsenal e Arsene Wenger, in casa Gunners è tempo di pianificare il future ma con calma. Infatti, nonostante era chiaro da tempo che il rapporto tra il manager francese e parte dei supporter biancorossi era agli sgoccioli, da oggi fino allultimo match contro il Burnley verrà seppellita lascia di guerra e si penserà a celebrare uno dei tecnici più vincenti nella storia dellArsenal. Daltronde, anche uno dei proprietari del club, Ivan Gazidis, pur non rivelando i dettagli del dialogo avuto con Wenger, ha ammesso che il board non ha fretta di cercare un sostituto e che, in realtà, non si sta cercando un semplice rimpiazzo dellalsaziano. Tuttavia, i bookmaker dOltremanica puntano forte su un tecnico italiano per raccoglierne leredità, vale a dire Carlo Ancelotti che viene preferito di poco a Patrick Viera, leggenda del vecchio Highbury ma meno esperto in panchina. Stessa cosa in Italia, dove sor Carletto è dato in pole position assieme a Roberto Mancini: anzi, pare che chi tra loro due non siederà sulla panchina della nazionale, sarà lanno prossimo su quella dellEmirates Stadium (agg. R. G. Flore)
LE TRE FASI DELL’INNOVATORE
Dopo 22 anni Arsene Wenger dice addio al suo Arsenal. Lo farà ufficialmente al termine della stagione in corso, ma la lettera daddio è già stata pubblicata sul sito dei Gunners, come un fulmine a ciel sereno. Poche le vittorie dellallenatore francese, soprattutto se rapportate alla lunga militanza sulla panchina dei Cannonieri, ma Wenger ha saputo comunque trasformare la squadra londinese, da compagine noiosa, come scrive Davide Longo per La Gazzetta dello Sport, a club che ha giocato un calcio spumeggiante. Diversi i campioni che il tecnico transalpino ha scoperto, o i giocatori a cui ha dato lustro. Pensiamo ad esempio a Bergkamp e ad Henry, due che hanno scritto la storia dellArsenal, e che in Italia hanno fallito, o forse, non sono stati compresi. Più recentemente, invece, si segnalano i Fabregas e i Van Persie, scovati quando giovanissimi, poi affermatisi nel calcio che conta. I 22 anni di Wenger si possono dividere in tre distinti tronconi. Il primo, quello più spumeggiante, va dal 1996 al 2006, chiusosi con la finale di Champions persa contro il Barca, ma anche tre Premier League (una senza mai perdere), e la finale di Coppa Uefa persa contro il Galatasaray. Quindi il secondo, dal 2006 al 2013, compromesso in parte dai risparmi per il nuovo stadio e senza neanche un successo importante, infine il terzo, dal 2013 ad oggi, con 3 FA Cup e 3 Community Shield, ma con lallontanamento costante dallEuropa che conta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE 5 SQUADRE CHE WENGER NON HA MAI BATTUTO
Wenger lascia lArsenal dopo 22 anni. La decisione é ufficiale, ed è già stata comunicata tramite il sito web dei Gunners. A fine stagione, il tecnico francese farà le valigie, lasciando così dopo più di due decenni la prestigiosa compagine londinese. Tanti le curiosità legate alla 22enne carriera nellArsenal di Wenger, come ad esempio, il numero di squadre affrontate. Come testimoniato dalle statistiche Opta, lallenatore di Strasburgo ha sfidato 124 formazioni diverse, e solo contro cinque di queste non è riuscito a vincere. Si tratta precisamente del Paok Salonicco, del Paris Saint Germain, del Port Vale, del Rotherham United, e dulcis in fundo, della Fiorentina. Contro la Viola, Arsene ha giocato la fase a gironi della Champions League 1999/2000, con pareggio per zero a zero allArtemio Franchi di Firenze, e vittoria a Wembley della Viola per uno a zero, successo firmato da un gol di Gabriel Omar Batistuta, poi entrato nella storia. Al 75esimo minuto di gioco, il nazionale argentino ricevette palla in area, sulla destra; il bomber albiceleste diede vita ad unaccelerata incredibile che lasciò sul posto Winterburn, e poi scagliò un destro fulminante che si infilò allincrocio dei pali, alle spalle di Seaman. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA TOP 11 DI WENGER
Finisce lera Wenger in casa Arsenal. Il tecnico francese lascia dopo 22 anni la guida del club londinese, come annunciato dallo stesso sul sito ufficiale. Un matrimonio ricco di successi quello fra lallenatore di Strasburgo e la compagine del nord di Londra, e ovviamente, ricca di campioni. Sono infatti svariati i giocatori di assoluto livello che Wenger ha avuto la fortuna di allenare, a cominciare da David Seaman, ex portierone della nazionale inglese. In difesa, invece, troviamo lattuale terzino destro del Benevento, Bacary Sagna, che disputò per 285 gare con la casacca della squadra biancorossa. Dobbiamo tornare indietro di molti anni, invece, per ricordare Martin Keown, roccioso centrale di difesa, affiancato da Kolo Touré, altro difensore davvero tosto, che disputò più di 300 match in maglia Gunners. Spostandosi a sinistra, come dimenticarsi di un altro dei fedelissimi di Wenger, leggasi Clichy, che rimase a Londra 11 stagioni, mentre a centrocampo è dobbligo partire da Cesc Fabregas, stella che gioca attualmente nel Chelsea, e che ha definito Wenger come un padre. Al suo fianco, un altro giovane lanciato da Wenger, che forse avrebbe potuto compiere una carriera più brillante, Theo Walcott (ancora nellArsenal), e a completamento del reparto, Patrick Vieira, non compreso dal Milan, ma invece pienamente soddisfatto a Londra. Infine il tridente dattacco, da mettersi le mani nei capelli: lesterno della nazionale svedese Ljungberg, che rimase nellArsenal quasi 20 anni, quindi il gioiello olandese Dennis Bergkamp, e infine lui, il più forte di sempre dei Cannonieri, Henry, il goleador più prolifico nella storia del club (226) e il giocatore con più presenze (368). (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I TROFEI VINTI
Senza dubbio laddio di Arsene Wenger allArsenal lascerà un grande vuoto in casa dei Gunners, di cui rimane uno degli allenatori più di successo di sempre. Volendo infatti fare un bilancio di questi ben 22 anni di dirigenza del tecnico di Strasburgo, raccontano appena dei trofei e i record trovati in questo lunghissimo periodo possiamo ben capire quando il suo addio costi nei cuori dei tifosi del club inglese. Dal ottobre 1996 (suo arrivo nello spogliatoio) a oggi lArsenal con Wenger è stato ben tre volte Campione dInghilterra (1997-1998, 2001-2002, 2003-2004), ha alzato per 7 volte la Coppa dInghilterra (1997-1998, 2001-2002. 2002-2003, 2004, 2005, 2013-2014, 2014-2015 e 2016-2017). Oltre a ciò con i Gunners il tecnico francese classe 1949 ha anche messo in bacheca per 7 volte la Supercoppa inglese, vinta nelle sue edizioni 1998, 1999, 2002, 2004, 2014, 2015 e 2017. Un palmares davvero importate per lArsenal che deve quindi moltissimo allallenatore francese. (agg Michela Colombo)
WENGER DICE ADDIO ALL’ARSENAL
Si chiude unepoca in casa Arsenal e nel calcio in generale: Arsene Wenger ha detto ufficialmente addio ai Gunners. Dopo 22 anni di onorata carriera sulla panchina del club londinese (era addirittura il 1996, praticamente un secolo fa per il calcio), il manager francese ha deciso di salutare la sua società. Il messaggio di addio è stato pubblicato dal sito web dei Gunners: «Dopo una seria e attenta considerazione dice Arsene nel salutare e ringraziare tutti – e dopo aver discusso con il club sento che era arrivato per me il momento di fare un passo indietro alla fine della stagione. Sono grato per aver avuto il privilegio di servire questo club per così tanti e memorabili anni. voglio ringraziare lo staff, i giocatori, i dirigenti e anche tutti i tifosi che rendono così speciale il club.
LA CRISI DEGLI ULTIMI MESI
Wenger guiderà lArsenal fino al termine della stagione in corso, poi, a partire dal primo luglio, non sarà più lallenatore della squadra del nord di Londra. Qualcosa si era già capito nelle scorse settimane, con i Gunners che stavano attraversando una crisi senza precedenti in campionato. Quindi la svolta europea un mese fa, a cominciare dal doppio confronto con il Milan in Europa League agli ottavi di finale, e quindi il successivo accesso alle semifinali. In campionato, però, la situazione non è così migliorata, visto che attualmente lArsenal si trova al sesto posto assoluto in classifica, a quota 54 punti, lontana 14 lunghezze dalla zona Champions League, delimitata dal Tottenham. Servirà quindi un miraggio per tornare in Coppa Campioni.